giovedì 30 settembre 2010

LA MIA CITTA' di Giuseppina Broccoli



geme l’ orizzonte d’ alluminio
tra accordi di portoni
si trascina  adagio un tram
disfa tumulti di specchi
sperde faticosi affiatamenti
fugge sui binari la sorte
graffia il furore degli errori
tra echi febbrili, voci, fragori
frantumi di tempo
ove  palazzi alzano giacigli
su cristalli di transitorietà
il giro senza tempo della vita
è appeso al filo della mia città
ed io, qui, nel vuoto, mi specchio
in un pigro stridere di  tram


1 commento:

Anonimo ha detto...

Rende bene l'idea di quel disorientamento...
Ci si sente proprio così, "nel vuoto"...
Viviamo la nostra quotidianita'nella routine cittadina e davvero la vita sembra non avere tempo...
Buone le immagini proposte.

Augusto V.