sabato 16 ottobre 2010

4 POESIE di Maria Maddalena Monti











ASSENZE

Il nostro giorno
si popola
di assenze.
Silenziose e assorte
ci accompagnano.
Cerchiamo
illuminante la risposta,
saldo il calore
di un abbraccio.
Ci rispondono bisbigli,
frammenti di parole
e la carezza
è un alito di vento.













LA RIMESSA  DEI TRAM

Mi  spingono
quelli della movida,
a  urtarsi, ad incontrarsi
per l’happy hour
Squilli  impazziti
di cellulari.
Tutte uguali
le facce.
nella serata  mediatica.
La mia speranza
è nel cortile.
Affacciato alla ringhiera,
nel cono d’ombra,
il viso di mia madre,
il grembiule a fiori.,
sulla porta laccata,
non  più lo screpolato marrone
di un tempo.
Anche i  gerani
sembrano finti
senza il profumo del basilico
piantato lì
per compagnia.
Non c’è ,
appoggiata al muro,
la vecchia Bianchi,
ma brilla freddo
l’acciaio di una moto.
La bambina
sulla piccola bicicletta rossa,
va su e giù
dalla rimessa dei tram.
Non ha  l’aereo nastro
fra i capelli,
ma  anche il suo visetto d’ebano
splende ardito nella corsa.

ACQUE

Lo stupore di quell’acqua,
ruscello 
a volte breve rigagnolo.
Argini,
inaspettati manufatti
fra campagna e bosco.
Acquattati fra le canne,
infidi occhi di rospo.
E dai pioppi,
nell’aria riarsa,
impazziti canti di cicale.
Allegro nel prato,
il sibilo
di un serpentello.
Ondeggia  un poco
il filo d’erba
al peso di un grosso bombo.
E voci attutite
dal sottobosco
sfidano
il silenzio di quest’arsura.
Circospetti lombrichi rosa
escono dalla pietraia.
Nulla sanno
dello stecco crudele
che li trafiggerà.
                                                
SENTIERI
 
Saliamo un poco affannati
per il sentiero in ombra.
Il profumo dei tanti fiori,
mischiato al fieno seccato.
Di terra, l’odore del muschio
e quello dei ciclamini nascosti.
Smuoviamo la pietra
 sul torrente.
Ci prende alla gola
di cose putrefatte
 un fetore.
O è la piaga del piede?




1 commento:

Moltinpoesia ha detto...

"Anche i gerani
sembrano finti
senza il profumo del basilico". Tre versi da "La rimessa dei tram" che riassumono il porsi di Maria nei confronti della realtà. Vi partecipa acuta e profonda, ma deve compensarla con quanto sente o abbisogna. Un cameo ben riuscito tra l'osservazione e il rimpianto.

Giuseppe Beppe Provenzale