sabato 9 ottobre 2010

Novità ottobre 2010 sul sito POLISCRITTURE




Giorgio Mannacio

NASCITA E MORTE
DELLA POESIA IMMORTALE



Prefazione
Un’elegante strada di Milano è dedicata a Enrico Panzacchi,modesto versificatore vissuto dal 1840 al 1904. Quanti panzacchi vivono , oggi, che non saranno ricordati post mortem, domani? ( Riflessioni di un anonimo )
I.
Voglio parlare della poesia e dei poeti fuori dagli schemi e senza schematismi. Anche in un periodo di crisi economica il prezzo della carta resta alquanto basso. Per scrivere poesie non occorre una penna preziosa, d’oro e dal nome illustre. Bastano una biro ed una pila di fogli anche riciclati. Alcuni si sono accontentati del margine bianco dei giornali. Un’inezia in confronto ai blocchi di travertino pretesi da alcuni scultori. Ci sono, poi, di fronte alla scultura, alla pittura, all’architettura tutta una serie di virtù pratiche e di conoscenze teoriche delle quali il poeta fa tranquillamente a meno. La poesia è - tra le arti - quella meno costosa e più semplice da realizzare. E’ quasi naturale che sia anche la più diffusa. L’alfabetismo di massa l’ha resa simile ad un diritto azionabile in giudizio. Così stanno le cose.
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[A cura di E.A.]


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