giovedì 30 settembre 2010

LA MIA CITTA' di Giuseppina Broccoli



geme l’ orizzonte d’ alluminio
tra accordi di portoni
si trascina  adagio un tram
disfa tumulti di specchi
sperde faticosi affiatamenti
fugge sui binari la sorte
graffia il furore degli errori
tra echi febbrili, voci, fragori
frantumi di tempo
ove  palazzi alzano giacigli
su cristalli di transitorietà
il giro senza tempo della vita
è appeso al filo della mia città
ed io, qui, nel vuoto, mi specchio
in un pigro stridere di  tram


mercoledì 29 settembre 2010

2 POESIE di Luisa Colnaghi












La civetta e la luna

Sulla collina degli ulivi
la grande luna si è fermata...
splende la casa tinta di bianco,
la voce d'argento nell'oliveto
un gioco tra foglie e vento,
e fuochi effimeri di lucciole.

Nel  silenzio più cupo
- la civetta lancia un grido acuto,
- un'altra risponde  due  toni,
sfilano le ali  aperte 
senza fare rumore,
complice la valle buia...


POSTO DI MOVIMENTO di Augusto Villa




Notte magica
quella notte, fra i binari

a torear coi treni e
le stelle

gettavano rose
al buio delle lucciole.

UNA VALIGIA DI POESIE di Marilena Verri





Mi trovo confinata
e al buio
fra tante amiche
mute e silenziose.

Non oso chiedere
come ci siam finite
e certamente so
che resteremo qui.


Sono in questo sonetto,
come tante altre,
sconsolata e triste.

Spero però che un giorno
qualcuno faccia in noi
una scoperta e ci trovi

affascinanti e originali!

RELIGIONE di Emilia Sergio

Dal patibolo del mondo
urla tra i pianti
Si scagliano parole
Arriverebbero al Dio
in schiuma iridescente
non fosse per quella paura
d'offenderlo.

martedì 28 settembre 2010

BLOG di Raffaele Ciccarone


 Blog, il sole si riaccende
Anche la luna, nel blu risplende

Il buio nell’oscurità si perde
Blog, blog, blog, blog

lunedì 27 settembre 2010

REINCARNASIUN di Emilia Sergio

REINCARNASIUN                             REINCARNAZIONE
Vuraria murì                                         Vorrei morire
quand i me oss                                   quando le mie ossa
saran malandà                                    saranno malandate
e cul vent in di urècc                         e col vento nelle orecchie
chel me dis pian pian:                        che mi sussurra piano piano:
-Dai, dai ndem                                    -Dai, dai andiamo
che de chi l'è finida-                          che qui è finita.-

PRIMA RIUNIONE MOLTINPOESIA


Partigiana
te mori con mi: me insenocio
davanti de ti.)

Ela l'è magra, tuta quanta oci, coi labri streti sensa più color, ela l'è drita anca se i zeno ci
tremàr la sente e sbatociarghe ‘l cor.