lunedì 28 marzo 2011

CONTRIBUTI
Lucio Mayoor Tosi
Scrivere al presente 14:
C'è chi non lo vuole il petrolio...
[Libia 2011]

 
C'è chi non lo vuole il petrolio, chi va solo a benzina e non fiata.
Chi non farebbe la guerra nemmeno se strapagato. L'importanza 
è importata, il vento è sovraffollato, diamo ragione e ne togliamo
pensiamo pensiamo. 

Gli europei sono così, non rinunciano al frigorifero, prima verrà 
la televisione se non cambia il canone, se non migliorano
le trasmissioni, perché gli europei quando non hanno da mangiare
si danno alla cultura. 

Pensano pensano perché nessuno decide, nessuno sceglie.
Non confondiamo la gente con i potenti, gli affari sono affari ma solo 
per qualcuno, la gente ci mette il sangue malato dai veleni perché 
non trova altro per nutrirsi.

Pensano pensano, gli europei. Non sono intraprendenti, amano
le canzonette dei centri commerciali, scrivono poesie in saudade
guardando all'oceano d'occidente, sono la memoria dentro
la modernità

e sono aristocratici anche nella povertà. I loro governi stanno
prendendo il volo, la gente intanto si barrica nelle case tutte salotto
letto e camerete, tutti uguali, tutto paté pizza e patate bollite.
Gli europei vivono in trincea.

Tra non molto, chi può dirlo, i loro governi prenderanno il volo 
perché la democrazia qui è di casa nelle famiglie, nei ragazzi
e presto tutti vedranno il vuoto lasciato dai potenti. Il loro cibo 
pieno di conservanti 

non piacerà più ai palati intelligenti. Presto, molto presto potrete
trovare le auto a benzina ammassate in qualche recinto, si andrà
a piedi principalmente, oppure in aereo o su veicoli ad alta velocità.
E i potenti dovranno guadagnarsi la stima.

Dovranno essere i primi tra la gente, i primi ad aver capito che
c'è il vuoto tra noi e loro.  Tutto spazio per i profughi, per gli anziani
e i bambini. Non terremo accese inutilmente le luci di sera 
e parleremo di più. 

Usciremo di più, ci mischieremo meglio e senza paura. Il denaro
si prende, si usa e si perde, ma costa fatica e guadagnarlo 
facilmente è insultante. In Rwanda non c'è petrolio, e spero non ci
arriverà se conteranno altre risorse nel mondo.

Per ora è così, non l'ho fatto io il mondo. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Per fortuna è primavera nel mio orto è spuntata l'insalatina, i narcisi e i lombrichi prendono un po' di sole. la rondine non è ancora arrivata ma l'aspetto. Il gatto fa le fusa sulle ginocchia calde , il medico mi ha trovato la pressione un po' alta accidenti questo non ci voleva. Ho fatto riparare la bicicletta , ho spento la televisione e anche la radio, uscirò di più mi mischierò meglio e senza paura, adesso. Ciao Mayoor Emy

Anonimo ha detto...

per fortuna è primavera. sul mio balcone spuntano le gemme. al di là, i prati in fiore aspettano il prossimo temporale. la primavera è nascita della vita..trasformazione..la primavera è morte, lotta per la sopravvivenza..selezione. così i paesi poveri spingono per sopravvivere e noi, europei, occidentali, facciamo carte false per non perdere o condividere quel che abbiamo con cura disarcionato nel tempo alle medesime popolazioni così dette del terzo mondo.
dice che si, mi trova qui nella mia malattia, un fuoco febbricitante di polmoni urlanti..dice che sì, in mezzo a milioni di individui è più facile sentirsi soli..in fine dice che sì, non so perchè poi si muore..un colpo di mortaio, un hamburgher di traverso. dd

Anonimo ha detto...

E' vero vero vero dd. come la primavera. Facciamo qualcosa per accontentarci e dare a chi urla quel che rimane, se rimane porca miseria!!!!!!!!! Emy