mercoledì 2 marzo 2011

Redazione MOLTINPOESIA
Tante poesie nella borsetta
Omaggio alla più prole-poetaria del nostro Laboratorio

Bisogna fare un piccolo omaggio pubblico ad Emilia Banfi, che del nostro Laboratorio è di certo la più generosa e assidua nell'esporsi con le sue poesie.  E poi s'avvicina l'8 marzo! [E.A.]

Tramonto

s'offende il cielo
al calar del suo sole
ride la notte.

Alba

Veste di rosa
nuda di sole
del vento nuova sposa.
Byemi on the road [Scusate i titoli Tramonto e Alba vanno assolutamente tolti , dimenticavo che nell'Hayku il titolo non va messo. Ciaooooo  Emy]

AQUA

Aqua che te naset
gunfia e fiera
te set cume un ricam
in dèla mia brùghera
ma poeu te diventet granda
cumè un coeur chel bat indèla cursa
e la tua sciuma la ufend i sass  
che brilen al tò pasacc
Aqua de lac inscì calma e verda
che la vist ul Perà
cunt i oeucc sbasà
che a Giulin l'ha sentì
i culp del  fùsil puntà
te me guardet ammò
a ricuradam la storia
di mè vecc e la lur memoria
Aqua del mè turent
chel gira da dre la gesa
te paset cum'en can randag
e furse al sarà per quel
che te me piaset inscì tant
cont i  tò piant che te caresen
e te fan sentì ul re dèl me paes,
ul vent al te fa moeuf l'erba
bèla cintùra semper verda,
ariva la not e te taset nò
ascultat l'è  vera mùsica
de quela antiga che la fa sugnà
Aqua de mar, de quel mar
da l'unda lunga chel te lasa li
i penser sùla sabia ùmida
e poeu al turna indrè  
minga cumè i mè ann 
che va che van 
e me lasen chi cunt i afan
Aqua del rùbinet de ca mia
ammò me par de vidè la mama
pugiada al lavandin
per minga sentì i dulur
dervit cun la man rugusa 
in de l'altra man ul bicer fresc
a bef pian pian quel che la diseva:
-quand ghèm set le la roba puse bèla
Aqua sùl camp arà
sul me ort chel me ciama
sùla  salvia el rusmarin
sui mè tecc a rinfrescà i piviun
e quel prufum se po nò descrif
el te va in di oss el te risveglia,
de not l'è unguent per i mè sogn
l'è cumè senti ùna man legera
che la ta fa ricurdà la prima volta
che te fa l'amur in primavera
Aqua che te sgurgavet
dal me venter calt e prùfùmà
in d'una bèla not, insèma a ti
l'è rivà  ul me fiulin
pièna d'amour ricordi ammò
el tò calour lung i mè gamb
il mè dulur i me vint an
Aqua ammò sun chi a guardat
a tucat a ricurdà 
netum 'l coeur e la cuscienza
fam vif semper inscì
fam rit  fam arabià
fam amà e disperà
fam giuì e fam murì in di me mur
ma fam scur, ma fam scur.

ACQUA. (ah! tradurre in italiano che tristezza...)
Acqua che nasci
gonfia e fiera
sei come un ricamo
nella mia brughiera
ma poi diventi grande
come un cuore che batte nella corsa
la tua schiuma offende i sassi
che brillano al tuo passaggio
Acqua di lago
così calma e verde
che ha visto il Pelato *
con lo sguardo basso
che a Giulino ha sentito
i colpi del fucile puntato
mi guardi ancora
a ricordarmi la storia
dei miei vecchi e la loro memoria
Acqua del mio torrente
che gira dietro la chiesa
passi come un cane randagio
forse sarà per quello
che mi piaci tanto
le tue piante ti accarezzano
e ti senti il re del mio paese
il vento ti fa muover l'erba
bella cintura sempre verde,
arriva la notte ma non taci
ascoltarti è vera musica
di quella antica che fa sognare
Acqua di mare, di quel mare
dall'onda lunga che lascia lì
i pensieri sulla sabbia umida
e poi torna indietro
non come i miei anni
che vanno e vanno
e mi lascian qui con i loro affanni
Acqua del rubinetto di casa mia
ancora mi pare di veder mia madre
appoggiata al lavandino
per non sentire male alle ossa
aprirti con la rugosa mano
e nell'altra  il bicchiere fresco
e bere pian piano quello che lei diceva:
-Quando hai sete è la più bella cosa-
Acqua sul campo arato
sul mio orto che mi chiama
sulla salvia e il rosmarino
sui miei tetti a rinfrescar gli uccelli
e quel profumo non si può descrivere
ti va nelle ossa , ti risveglia
di notte è unguento per i miei sogni
è come sentire una mano leggera
che ti fa ricordare la prima volta
che hai fatto l'amore in primavera
Acqua che sgorgavi
dal mio ventre caldo e profumato
insieme a te è arrivato il mio bambino
piena d'amore ricordo ancora
il tuo calore lungo le gambe
il mio dolore i miei vent'anni
Acqua ancora sono qui a guardarti
a toccarti a ricordare
puliscimi il cuore e la coscienza
fammi vivere sempre così
fammi ridere fammi arrabbiare
fammi amare e disperare
fammi gioire e fammi morire fra le mie mura
ma fammi scorrere, ma fammi scorrere.
BYEMY
 **(Mussolini il pelato quando lo presero i partigiani a Dongo dissero- tel chi ul perà-)

DECISIUN

El va ul vent da la sacòcia
i bèi dunèt a custen tantu
i avucatuni voeuren sulduni
i giugadur vare un oeucc
ul balun l'è propi d'or
basta pagà e minga guvernà
che la gent la cur a vutà
quel che disen chel var nient
ma poeu al voeuren president
e alura per piasè
guardèmes ben in facia
l'è mèi un òm
o una bagascia?.
byemy

DECISIONE

Va il vento dalle tasche
le belle donnine costano tanto
gli avvocatoni vogliono soldoni
i giocatori valgono un occhio
il pallone è proprio d'oro
basta pagare senza governare
che la gente corre a votare
quello che dicono non valga niente
poi lo fanno presidente
e allora per piacere
guardiamoci bene in faccia
è meglio un uomo
o una bagascia?

DONNE !!!

Ricordatevi che uno strato di polvere protegge i mobili...

Una casa è più bella se si può scrivere "ti amo" sulla polvere sul mobilio.

Io lavoravo 8 ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, "nel caso venisse qualcuno". Alla fine ho capito che "non veniva nessuno", perché tutti vivevano la loro vita passandosela bene !!!

Ora, se viene qualcuno, non ho bisogno di spiegare in che condizione è la casa: sono più interessati ad ascoltare le cose interessanti che ho fatto per vivere la mia vita.

Caso mai non te ne fossi accorta... la vita è breve, goditela!

Fa' pulizia, se è necessario...

Ma sarebbe meglio dipingere un quadro, scrivere una lettera, preparare un dolce, seminare una pianta, oppure pensare alla differenza tra i verbi "volere" e "dovere".

Fa' pulizia, se è necessario, ma il tempo è poco...

Ci sono tante spiagge e mari per nuotare, monti da scalare, fiumi da navigare, una birretta da bere, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da amare e la vita da vivere.

Fa' pulizia, se è necessario, ma...

C'è il mondo là fuori: il sole sulla faccia, il vento nei capelli, la neve che cade, uno scroscio di pioggia... Questo giorno non torna indietro...

Fa' pulizia, se è necessario, ma...

Ricorda che la vecchiaia arriverà e non sarà più come adesso... E quando sarà il tuo turno, ti trasformerai in polvere.

Trasmettilo a tutto le donne meravigliose della tua vita...

Io l'ho già fatto!

Anna non voleva

Giardini pubblici
ieri filosofia
Pitagora e pitagorici
monade-diade
Oggi assente
cestino dei rifiuti
ci vomito dentro
passa un cane
c'è il sole
panchina fredda
Diciotto anni
cerco lavoro
troppo incinta
tre mesi troppi
glielo dico
non glielo dico
tre mesi e un giorno
e il padre?
Sparito merda
sparito merda
Perchè piangere
bela ragaza
iu rumena
io lavorare
perche piangere?
Cazzi miei.
Il vomito ancora
basta,
il trucco gli stivali
schifo vado.
Deciso vado
Ok dottore
Io non lo volevo fare
ma quan...
-Domani dalle nove alle dieci
 in ospedale.-
Punto.
BYEMY

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai fatto bene Ennio.Chi semina SEMY raccoglie poesia.
Alberto Accorsi

Anonimo ha detto...

GRAZIE! Anche da parte della mia prole . Emilia

Anonimo ha detto...

Ennio Abate:

8 MARZO 2011


SEMYseria disse:

Ti piacerebbe eh insemynarmi!



Porca miseria! - rispose semiserio

Il seminator - non sapevo,

quando accorsi a seminar,

ch'oggi le donne seminano…



Va là! – rispose lei

ormai del tutto seria –

Tu, seminato

alla nascita

da una di noi

non t’accorgesti

che t’abbiam seminato

pure in poesia?

Anonimo ha detto...

Cosi' non seminò il seminator
nel seminato si perse
in un bel prato
Seminerò se ne avrò voglia
e si sedette sulla soglia
seminerò quando il buio scenderà
quando Semy dormirà
stufo son di seminare
mentre lei sta qui a girare
=Seminator non t'accorgi
di quanto è forte questa semenza...
Pardon, questa scemenza?-

AH! AH! ah! semy

Anonimo ha detto...

Giorgio Mannacio:

MURALES

per Emy


Chi SEMYNA nel vento
vedrà spuntare,un giorno,
fiori sulla scarpata ? Dai detriti
ricordano i papaveri quel filo
che mai finisce. Fischia dietro il muro
un treno di breve viaggio e sempre eguale
splende il sole dell’avvenire
sul profilo stremato che una mano
febbrile ha disegnato.
Un’altra , forse fredda, ha cancellato
quell’interrogativo
con un gesto di stizza, ultimo onore
a magnanime sorti e progressive.

Anonimo ha detto...

Emilia Banfi (SEMY):

a Giorgio

SEMYNE.



Fiori di scarpata
cos'è il coraggio
se non il vento
che vi sfiora
il vostro rosso
indurrà la strada
a cambiarsi il manto
SEMY sono i miei giorni
di cobalto i cieli
brillerà la cima
e sui miei prati
se lo vorranno,
mille colori.

Anonimo ha detto...

Leonardo Terzo:

Segnalazione:

http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/2011/03/estetica-e-antropologia-clifford-geertz.html

L.T.

Anonimo ha detto...

Emilia Banfi:

Caro Ennio e cari della Redazione Moltinpoesia,
Vi ringrazio per l'omaggio che avete voluto farmi (del tutto inaspettato),in un solo anno vi ho inondato di parole mie che vi sono arrivate e senz'altro qualche volta vi avranno anche stancato . Sono comunque molto contenta di avervi conosciuti alcuni personalmente e con altri ho avuto solo uno scambio d'interesse poetico, ma quale più bella strada per conoscersi?!.Ho imparato e sto imparando molto da voi tutti , siete la mia nuova scoperta e mi auguro di poter camminare ancora sulla vostra strada. Ciao a tutti Emilia

Anonimo ha detto...

Di primavera
che insorge per le strade
la mimosa sa.

da Marco Guido Spartaco Strada