mercoledì 21 settembre 2011

SEGNALAZIONE
Leonardo Terzo
Visioni del mondo
e ideologie letterarie

Ogni teoria della letteratura rispecchia il senso generale che il teorico di turno ha della realtà.
Per esempio, Sartre, da filosofo esistenzialista, che vede il senso della condizione umana nella libertà delle scelte che ogni uomo è costretto a fare, considera conseguentemente la letteratura come ennesima espressione di tale libertà.
I formalisti russi, che sono sostanzialmente dei linguisti, considerano la letteratura in primo luogo un linguaggio e, per la sua specificità come letterarietà, uno scarto dalla norma linguistica, con un effetto di straniamento.
Foucault, che è uno storico e sa che la storia è governata dai rapporti di forza, è interessato all’evoluzione delle forme del potere; vede perciò nella letteratura una di queste forme, e il suo specifico, rispetto alle altre, sta nell’essere una forma di potere velata sotto una patina di piacere e mistificante naturalità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La potenza del dettato sfuma presto, peccato arrivare a conclusioni così vaghe dopo che si è sostenuto con tanta forza il valore primario della tecnica. O forse è proprio la tecnica che in se' non sa di nulla?

mayoor

Anonimo ha detto...

In questa complessa magìa che si chiama letteratura chi è il mago: colui che legge e insegna o colui che scrive e esprima la propria libertà? Emilia