martedì 1 novembre 2011

Enzo Giarmoleo
Riflessione circolare
sulla morte di Gheddafi



non sto dicendo che le infrastrutture della Libia siano state esteticamente deformate da oltre 50 mila tonnellate di bombe all’uranio impoverito ad alto contenuto esplosivo e che le nano particelle all’uranio viaggino inodori insapori incolori indisturbate nel paesaggio libico

non sto dicendo che l’obiettivo delle potenze occidentali sia quello di impossessarsi delle immense riserve di idrocarburi della Libia di far propri 200 miliardi di fondi sovrani libici presenti nei forzieri occidentali ed attuare strategie geopolitiche per bloccare la penetrazione cinese nel continente africano


non sto dicendo che i ribelli che hanno ucciso Gheddafi siano lo strumento di una rivoluzione “arancione” guidata da Multinazionali-Stato

non sto dicendo che sulla testa di Gheddafi ci fosse una taglia ,“Dead or Alive” più “Dead” che altro, di 20 milioni di $ promossa dalla Joint- Venture Multinazionali-Stato / “Ribelli”

non sto dicendo che un Drone Predator MQ-9 Reaper Statunitense , (metafora di morte “The Grim Reaper”) decollato da Sigonella , telecomandato via satellite da una base a due passi dai super hotel di Las Vegas cioè da oltre 10 mila km di distanza, abbia attaccato il convoglio su cui viaggiava Gheddafi, con numerosi missili infernali Hellfire a testate anticarro termobariche (1) e a frammentazione

non sto dicendo che per “solidarietà” lo stesso convoglio sia stato colpito anche da caccia francesi Rafale (2) Omnirole con bombe Paveway da 500 libbre e munizioni anch’esse a guida laser.

non mi chiedo cosa abbia a che fare quel Sarkozy che non ha esitato a qualificare con l'espressione "racaille" (feccia) i giovani arrabbiati della "banlieue”, con i giovani “ribelli” anti Gheddafi. 

non mi chiedo cosa i “ribelli democratici” sarebbero riusciti a fare senza il massiccio intervento aereo e, al di fuori di ogni mandato ONU e soprattutto senza il ruolo del capitale USA e non solo.
non sto dicendo nemmeno che l’Italia con Impregilo, Eni, Unicredit e pure la Juventus abbiano fatto affari d’oro con la Libia.

Sto solo parlando della bestialità di chi ha massacrato il corpo di Gheddafi,
degli avvoltoi che si sono lanciati sulla preda per concludere l’opera di macelleria già iniziata. In questo momento voglio riflettere solo sull’atroce devastazione del corpo di Gheddafi, ti accorgi in questi istanti che “la civiltà non è che una sottile pellicola che copre strutture mentali primordiali” . Basta un attimo, la pellicola cade e si scatena la follia. E se continuo a riflettere mi accorgo che anche la follia che  aveva causato grande stupore, appare inquinata, non del tutto primordiale, inquinata dai telefonini, dalle taglie, dai dollari americani, dai “consigli” degli addestratori stranieri dei ribelli, dalla consapevolezza dell’obiettivo di uccidere Gheddafi decisione delle multinazionali-Stato, dall’odore delle foto di gruppo che vince sull’odore del sangue dai  leader  occidentali che sgomitano per apparire nella vetrina libica. Tutto questo senza dimenticare che quei giovani hanno avuto padri torturati sorelle violentate nelle Guantanamo di Gheddafi.

Sto dicendo che le infrastrutture della Libia
sono state esteticamente deformate da oltre
50 mila tonnellate di bombe
all’uranio impoverito
ad alto contenuto esplosivo

sto dicendo che l’obiettivo delle potenze….
………………………………….

(1) Commenti da blog : le spiegazioni le lascio agli "esperti" , comunque posso dire che la più grande bomba con esplosivo convenzionale è una bomba termobarica che serve per perforare bunker o strutture sotterranee.
Per quanto riguarda gli effetti beh, credo che siano più o meno come il fosforo bianco. Non bello da vedere

(2) Aereo da caccia della 5° generazione nasce da uno studio congiunto tra paesi e la sua storia è tormentata ma anche appassionata. Quasi un feuilleton ! Mentre Inghilterra, Germania e Italia volevano un aereo aria-aria i francesi volevano un aereo con prevalente funzione di attacco. I francesi lasciano il gruppo, rompono il matrimonio. Il Rafele ha la bellezza di 14  punti d’attacco distribuiti tra fusoliera e ali ai quali possono essere montati svariati tipi di armi ari-aria-e aria-terra, dispone inoltre di un cannone a 30mm interno. Il velivolo ha un prezzo base veramente allettante, l’aereo nudo costa intorno ai 50 milioni di euro e in  configurazione completa supera abbondantemente i 100 miliardi di $, ma ne vale la pena. Deve solo migliorare le sue performance se vuole essere più competitivo. Occasioni da non perdere!!


40 commenti:

Anonimo ha detto...

Rita Simonitto

Il dramma da cui è difficile uscire (ma non impossibile, si spera) ha a che vedere,da un lato,con la circolarità perversa che si crea tra vittima e carnefice,e, dall'altro, dal fatto che questa circolarità venga sostenuta, foraggiata e mantenuta dall'esterno(e, nell'ottima performance di Giarmoleo, viene ben specificato da chi), affinchè *prima* si possano fare affari con il carnefice, il quale,ovviamente, deve farli 'bene' perchè è sotto ricatto; *poi*, fatti gli affari, gli si sguinzagliano contro le vittime inferocite. E' sempre accaduto così, ultimamente, con Milosevic, con Bin Laden, con Saddam e via via, fino a Gheddafi In questo modo (nuovo? non più Bushiano ma Obamiano?) i mandanti non si sporcano nemmeno più le mani. Lasciano che si massacrino fra di loro, appoggiando, dall'esterno(vedi NATO), chi è più utile al momento per il nuovo *divide et impera*.Obama, o chi per lui, ha dichiarato che in questa guerra non hanno perso un sol uomo!!!!
MA CI SI RENDE CONTO DELL'ATROCITA' DI QUESTA AFFERMAZIONE CONSIDERANDO IL MASSACRO E LA DISTRUZIONE CHE HA AZZERATO UN PAESE, UNO DEI PIU' FLORIDI DEL BACINO DEL MEDITERRANEO? E' UN ULTERIORE PERFEZIONAMENTO DEL BOMBARDAMENTO ATOMICO DI HIROSHIMA E NAGASAKI: OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE. ERGO, NESSUNA RESPONSABILITA'
Non è certo lo spirito di civiltà (che frena la follia) a sostenere tutto ciò, bensì la follia che usa la maschera di civiltà e di democrazia per portare avanti i suoi disegni. Non sto parlando della follia in senso meramente clinico, ma della pasta con cui è anche fatto il capitalismo, nelle sue innumerevoli sfaccettature. E, purtroppo, è la pasta preponderante.
Bisogna quindi guardare in sù,ai dominanti,a chi muove e non tanto (o soltanto) a chi è mosso.
"Non è la coda che muove il cane, bensì il cane che muove la coda": Vedersi a questo proposito il film *Wag the dog* (traduzione italiana *Sesso e potere*) di B. Levinson (1997).

Anonimo ha detto...

Caro Enzo,
Vedo che nonostante le mie repliche in privato continui a fare il vedovo di Gheddafi. Hai solo aggiunto la frasetta; “Senza dimenticare che…”

Allora rendo note le mie due repliche:

1 nov. Ore 12,30
Caro Enzo
A me la violenza fa paura, e il sangue fa orrore. Non sono in grado di macellare Gheddafi. Ma se fossi stato torturato, e i miei figli assassinati sarei certamente una persona diversa, e forse sentirei il bisogno di farlo. Tu da quale condizione fai queste lodevoli osservazioni?
Leonardo

1 nov. Ore 15, 12
Scusa, ma non è ipocrita parlare di pettirossi, recriminare di forze esterne, di taglie, dinamiche inquinanti, mentre le stragi in Siria continuano proprio adesso ogni giorno e tu zitto, perchè (purtroppo, dico io) non ci sono forze esterne?
L

Anonimo ha detto...

Perchè personalizzare? Le mie proteste le ho fatte e continuo a farle in prima persona.Non sto zitto! E allora? La mia riflessione voleva solo mettere in rilievo che non c'è mai pura primordialità ma questa è il risultato di sovrastrutture che contengono narcisismo sete di danaro e di gloria e nel caso libico una guerra orchestrata e condizionata da forze esterne. La taglia voleva Gheddafi più "Dead" che "Alive". Ormai le rivoluzioni arancione sono una realtà, solo gli ingenui non se ne accorgono.La realtà è complessa e sono proprio le strategie geo politiche, queste dinamiche inquinanti che fanno mutare i nostri modi di pensare.La realtà non è così lineare come la descrivi tu. enzo

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate:

@ L.T.
Una volta tanto spiegaci cosa pensi della politica statunitense nel Mediterraneo.

Anonimo ha detto...

Si, capisco che questo è l'argomento primario su cui è urgente e imprescindibile intervenire col
mio parere decisivo.
L.T.

Unknown ha detto...

..non voglio "interpretare" la distanza incolmabile fra un modo di elaborare il mondo adottata dalle chiavi "LT" e quelle di "EG", ma essa rappresenta il solito eterno problema,almeno ai miei occhi, del conflitto fra le versioni "ufficiali" della Storia e le versioni che le superano e devono superarle per non far morire mai, si spera, il più possibile nei secoli dei secoli, l'altra faccia del puzzle , quello metodicamente occultato da chi ha tutto l'interesse in mille interessi divergenti eppure convergenti, a dominare sulle coscienze e la memoria ( in oblio) tanto più in un periodo dove tutto ma proprio tutto è condizionato e azionato dal fine e il mezzo in unico diabolico insieme che è il media, ergo il mondo orwelliano della comunicazione . La democrazia è demagogia e propaganda, mai tanto come nel periodo attuale.

Chiunque , non solo Enzo G, non si adegua all'unico format o pensiero unico ( apparentemente distinto per dx o sx, sotto o sopra , ma solo per problemi di target "consumatori, non persone , non individui, non comunità) , è distante da chi serenamente o meno si è adeguato all'ufficialità.

Anonimo ha detto...

Mentre leggevo il n°5 della rivista "Farepoesia",il cui argomento principale è la figura di Pasolini mi sono reso conto dell'attualità del pensiero di questo grande intellettuale.La sua analisi, ancor'oggi pregnante,la sua idea di mutazione antropologica, l'omologazione linguistica, dei corpi e dei pensieri, dei consumi, dei desideri, delle ambizioni, mi fa tracciare un parallelo con l'omologazione più complessa derivante dalla globalizzazione. Parlerei di una degradazione antropologica che va a snaturare il naturale e autonomo evolversi delle comunità umane.enzo

Anonimo ha detto...

Quale altra fine avrebbe potuto fare Gheddafi?Non facciamo gli ingenui! Il mondo cambia per chi lo vuol cambiare tutti gli altri subiscono. Il cambiamento forse non lo decidiamo noi, casomai noi potremmo pensare di cambiare le nostre coscienze affinchè il subire non sia una condanna.Se tappi la libertà purtroppo, dilaga l'ignoranza e da questo miscuglio nasce un'esplosione che danneggia tutti ma proprio tutti. Censurare è sempre stato pericolosissimo . Quando dico ignoranza voglio soprattutto significare mancanza di conoscenza di noi stessi e dei compiti che noi abbiamo nei nostri confronti e verso la società e tutto ciò si può ottenere solo in un clima di libertà e non solo politico S'INTENDE! Emy

Anonimo ha detto...

P.S.: Ai dittatori io consiglio il suicidio in assoluto. Emy

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate:

Mai dare consigli ai dittatori!

Anonimo ha detto...

A Ennio

Alla fine...sono molto più deboli del più debole

Anonimo ha detto...

Per errore vevo messo questo commento nel post di Pasolini. Lo rimetto qui:

Caro Enzo,
Sai che non cel'ho con te personalmente, perchè sei persona educata, anche se abbiamo pareri diversi. Ma ho appena trovato una frase che secondo me ti si addice. Nell'originale si riferisce alla figura di un grande intellettuale della prima metà del '900 che non ti nomino.

La frase dice:
He was the opposite of Dr Watson who saw but did not observe: he observed, but did not see.

Ciao
L.
03 novembre 2011 15:03

Anonimo ha detto...

Hi,
Può essere in parte vero visto che da un occhio non vedo più. ciao enzo

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate:
Tawergha, genocidio nella "nuova" Libia
di
Marinella Correggia
da
http://www.sinistrainrete.info/estero/1673-marinella-correggia-tawergha-genocidio-nella-qnuovaq-libia.html


Roma, 01 novembre 2011, Nena News – Insieme a Sirte assediata e distrutta, Tawergha, la città dei neri libici, diventa il simbolo della Libia “liberata” grazie alla Nato. Situata a qualche decina di chilometri da Misurata, Tawergha contava circa 30mila abitanti, in gran parte libici di pelle nera: nacque nel XIX secolo come città di transito nel traffico degli schiavi. E “schiavi” (abeed) è l’insulto che più ricorre sui muri della città dopo la conquista in agosto da parte delle truppe dei “ribelli della Nato” provenienti da Misurata. Il suo nome è stato cancellato sul cartello stradale e sostituito da “Nuova Misurata”.

Tawergha è ora disabitata (e molte case incendiate e saccheggiate): i suoi abitanti sono scappati altrove all’avvicinarsi delle forze anti-Gheddafi due mesi fa; le ultime centinaia sono state espulsi in seguito dalle milizie. A decine di migliaia sono adesso sparsi presso parenti e soprattutto in campi profughi improvvisati; di tanti si sono perse le tracce. In molti sono stati arrestati ai check-point o addirittura prelevati dagli ospedali e scomparsi. Non si contano gli assassinati in questa pulizia etnica nella quale l’odio razziale si è mescolato all’accusa ai tawerghani di essere stati pro-Gheddafi e suoi “mercenari” (ma sono libici), perché da quella zona l’esercito libico lanciava gli attacchi contro Misurata.

Anonimo ha detto...

Caro Enzo, io, ahimè, tutta questa "pietas" nei confronti di Gheddafi e del suo corpo, francamente non riesco a sentirla. Orrore per i riti barbari dell'uomo sì, quello sempre, dato che tendo a provarlo intensamente per ogni vittima della violenza.
Forse il problema è che sono(siamo) un po' troppo desensibilizzato(i) dall'enorme quantità di corpi che mi(ci) tocca vedere giornalmente. E Gheddafi, se la devo dire tutta, non mi pare più meritevole di tutti gli altri. Anzi. Mi sembra inoltre che i corpi uccisi e/o torturati dei suoi oppositori non dovrebbero essere bellamente dimenticati. Un po' di "pietas" la meritano pure loro, perbacco, ancorché oggi appartengano al gruppo dei vincitori, e quindi criticabili per definizione. Certo quei corpi non li abbiamo visti di recente, sormontati dai mucchi di tutti quelli che sono venuti dopo. Ma esistono, tuttavia. Eccome. Così come esistono i corpi martoriati dei quasi trecento morti ammazzati del Boeing Pan Am precipitato a Lockerbie nel 1988 (non abbiamo certo la memoria corta...) e di cui, forse, Gheddafi si porta qualche responsabilità nella tomba.
Fatta la puntualizzazione, se poi vogliamo dire (cosa senza dubbio encomiabile) che ogni guerra fa schifo, che non ne esistono di giuste, che la vista delle brutture è insopportabile, così come lo sono gli sporchissimi maneggi di grandi e piccole o piccolissime potenze (compreso il nostro pacifico paese), gli approfittatori, gli squali, le sanguisughe, che ci siedono accanto e che spesso ci governano, etc. etc., pur nella banalità (come d'altra parte tende a essere il male...) del concetto, come possiamo non essere tutti d'accordo? Soprattutto se ciò ci fa sentire in pace con noi stessi.
Un caro saluto
Flavio

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate:
Mi pare che Flavio metta il dito sulla piaga (da medico qual è, tra l'altro). C'è sempre il rischio nei commenti emotivi o meditati sugli ammazzamenti che ci colpiscono (non tutti allo stesso modo per una serie infinita di ragioni, che limitano la nostra capacità di sentire e di riflettere e che non possiamo padroneggiare...) o del "pianto di parte" (sui "nostri" morti) o del "pianto ecumenico"
(se morti, che differenza c'è tra un tiranno o un bambino innocente ucciso per errore?).
Io credo che nessuno possa pretendere di far provare pietà per un Gheddafi morto in quel modo mezzo barbaro e mezzo programmato a quanti, ad es., sono stati da lui perseguitati.
Non credo che il pezzo di Giarmoleo o il brano della Correggia che ho inserito vogliano o debbano sollecitare sentimenti, ma ragionamenti. E sempre più precisi, non generici.
E allora mi permetto di dire che il ragionamento finale ("ogni guerra fa schifo, ecc.) portato come esempio negativo, perché non possiamo ragionare con l'obiettivo (implicito o esplicito) di sentirci in pace con noi stessi, non è un ragionamento.
Ragionamento sarebbe riuscire a capire dove ci stanno portando la politica statunitense nel Mediterraneo (problema che ho posto a L.T. seriamente e non per provocare) e quella degli altri statisti (frances, inglesi, cinesi, russi, ecc) e arrivare a trovare anche una mossa politica che possiamo fare "noi" o imporre a quelli che, malgrado tutto, ci comandano o ci "rappresentano".
Ma su questo siamo indietro o troppo confusi. E non è detto capiremo o riusciremo a far capire.
Possiamo però provarci. Anche come poeti. Altrimenti a che serve la poesia? Solo a farci sentire in pace con noi stessi?

Unknown ha detto...

Terminata l'Operazione Protettore Unificato, mentre la Nato «continua a monitorare la situazione, pronta ad aiutare se necessario», si è aperta in Libia la corsa all'oro anche per le imprese occidentali minori. Esse si affiancano alle potenti compagnie petrolifere e banche d'investimento statunitensi ed europee, che hanno già occupato le posizioni chiave. La Farnesina si è impegnata a «facilitare la partecipazione delle piccole e medie imprese italiane alla costruzione della Libia liberata». Ma, già prima, era giunta a Tripoli una delegazione di 80 imprese francesi e il ministro della difesa Philip Hammond aveva sollecitato quelle britanniche a «fare le valige» e a correre in Libia. Vi sono grossi affari in vista, dopo che la Nato ha demolito lo stato libico. E c'è il forziere aperto su cui mettere le mani: almeno 170 miliardi di dollari di fondi sovrani «congelati», cui si aggiungono gli introiti dell'export petrolifero, che possono risalire a 30 miliardi annui. C'è però un problema: il clima di tensione che rende pericoloso per gli imprenditori muoversi nel paese. La prima preziosa merce da vendere in Libia è quindi la «sicurezza». Se ne occupa tra le altre la compagnia militare britannica Sne Special Projects Ltd: la dirige un ex parà che ha lavorato come contractor in Israele, Iraq, Afghanistan, Pakistan, Sudan e Nigeria, assistito da ex ufficiali dell'intelligence militare, delle forze speciali e delle forze anti-sommossa e anti-terrorismo. La compagnia, che precisa di essere presente a Bengasi, Misurata e Tripoli fin dal maggio 2011, ha aperto, in una lussuosa villa della capitale a 15 minuti dall'aeroporto, un residence per Vip presidiato da contractor britannici e libici superarmati, cui si aggiunge un centro degli affari sempre nella capitale. La tariffa del «taxi» con cui li trasporta dall'aeroporto è un po' cara, 800 dollari invece degli usuali 5. La macchina è però un pesante blindato, collegato via satellite a un centro operativo a Tripoli e uno in Gran Bretagna, a loro volta collegati al sistema di sorveglianza Nato. In partnership con la Trango Limited, compagnia britannica specializzata nell'assistenza a imprese in aree ad alto rischio, la Special Projects fornisce, in particolare alle piccole e medie imprese del settore energetico, una gamma completa di servizi: informazioni di ogni tipo (corredate da foto e video), libero transito di persone e materiali sotto scorta ai confini con l'Egitto e la Tunisia, contatti interpersonali nel Cnt per concludere vantaggiosi affari. Servizi analoghi forniscono le compagnie statunitensi Scn Resources Group e Security Contracting Network, e varie altre installatesi in Libia. Ad usufruirne sono non solo le imprese occidentali, in corsa per accaparrarsi i contratti più lucrosi prima che arrivino di nuovo i cinesi, ma anche il Dipartimento di stato Usa e altri ministeri occidentali, per le operazioni in Libia sia dirette che tramite organizzazioni «non profit» da loro pagate. Il vuoto lasciato dal crollo dello stato libico, sotto i colpi della Nato, viene così colmato da una rete sotterranea di interessi e poteri. E, in caso di pericolose reazioni popolari, c'è sempre il blindato della Special Projects che permette di raggiungere velocemente l'aeroporto.
Manlio Dinucci - In Libia il Business Armato-2.11.2011

Anonimo ha detto...

Ciao Flavio, grazie per il tuo intervento sono d'accordo con te, ci sono corpi straziati di cui non si parla eppure meriterebbero la nostra attenzione. Un esempio tra tanti, le vittime del sabato sera. Le vittime del regime di Gheddafi non suscitavano indignazione. Non ho assistito a nessuna grande protesta contro il "colonnello" quando è venuto in Italia imponendo i suoi assurdi rituali. Solo abbracci! Gheddafi a Roma tra hostess amazzoni e Corano. Per lui solo abbracci!
Nel febbraio del 2011 da Roma a Perugia, studenti e lavoratori libici avevano protestato contro il dittatore e il governo italiano, accusato di aver taciuto troppo a lungo sui massacri.
Lo scritto nelle mie intenzioni non voleva suscitare "pietas", ma solo mettere l'accento sulle "nuove" strategie geopolitiche. enzo

Anonimo ha detto...

Caro Enzo, ho compreso bene il tuo obiettivo, e lo apprezzo. E' che il terreno è inevitabilmente scivoloso. Dire che la NATO ha demolito lo stato libico, omettendo di ricordare che tale stato era governato da un dittatore e non da Madre Teresa, è un'omissione non veniale, che rende ogni ulteriore osservazione sospetta di parzialità. Questo credo sia un problema molto nostro, italiano all’ennesima potenza: si cerca la verità o semplicemente prove che il nostro avversario è brutto e cattivo? Sono pessimista. Essere di parte è talmente integrato nel nostro DNA che temo non ce ne accorgiamo neppure.
Per quanto mi riguarda posso solo dirti che ogni giorno mi sento disturbato dalla targhetta che c’è nell’ascensore del mio lavoro. Riporta il nome dell’azienda che l’ha costruito: Thyssen Krupp. Ho anche visto i lavoratori che in tuta blu vengono a fare la manutenzione, e qualche volta ci hanno liberati quando siamo rimasti chiusi in ascensore. Sulla loro tuta c’è il simbolo e il nome di quell’azienda. Purtroppo, guardando quei nomi non riesco a non pensare che in un periodo della storia queste aziende hanno sfruttato il lavoro di esseri umani ridotti a schiavi, prima che fossero sterminati. Qualcuno lo ricorda ancora? qualcuno ci pensa quando prende l’ascensore?
Non m’interessano facili consolazioni né cerco di sentirmi in pace con me stesso (non lo sarò mai). Sono d’accordo con Ennio: la poesia non serve a questo. Ora però prendo sempre le scale.
Un caro saluto
Flavio

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate:

@ Flavio
Se la NATO dovesse demolire tutti gli stati con a capo dei dittatori non so quanta popolazione rimarrebbe.
La domanda da fare: è perché Gheddafi in questo momento..
E poi per catturare un dittatore o neutralizzarlo c'è da demolire un intero paese? Altre vie non c'erano anche in quest'ultimo caso ( mediazione dellUnione Africana, di Chavez, ecc)?
E ancora: la dittatura di Gheddafi era stata "sopportata" fino a ieri...
Eccetera

Unknown ha detto...

la poesia non dovrebbe fornire strumenti critici sempre più precisi, per vedere nude e crude come stanno le cose e trasferirle in parole?

possibile che non si è ancora visto che nessuno ma proprio nessuno libera un altro paese mai mai e po mai?

quanto hitler "democratici" sono nati da primo in perfetto occidente democratico?

possibile non vedere da quali criminali siamo governati?

quel corpo , pur essendo in presenza quotidiana di corpi del tutto "straziati" come quelli del fango di genova o dell'acido della 'ndrangheta , o dei giovani della casa dello studenti , rappresenta la follia iniziata dall afine dell'ottocento e tuttora in corso ...quel corpo è le migliaia di migliaia di corpi della popolazione libica assaltata non per essere liberata, ma per essere meglio sottommessa ed espropriata da ogni sua ricchezza.

coloro che un tempo facevano razzie, guerre, saccheggi, imperi, li facevano alemnodicendo come stavano le cose, questi si danno addirittura i premi nobel della pace...che cosa di diverso nel loro rito assassino rispetto ad altri riti antiuomo, che almeno tendevano a proteggere blindare il proprio paese dall'attacco dei predoni?

le gravissime responsabilità di Gheddafi come di Putin o di altri non strettamente filoimperiale o alleati, è aver ragionato nel fando del dio denaro, affari, mercato credendo di non diventarne ulteriormente vittime designate per il rito ciclico necessario alla pseudodemocrazia di recitarsi di essere civile.

Anonimo ha detto...

Alla cava di Corsico i pescatori aspettano quieti ma attenti, che i pesci abbocchino. Quando finalmente ne prendono uno lo staccano delicatamente dall'amo e poi lo rimettono in acqua. Uno a zero, pensa dentro di se' il pescatore.
Praticamente sono amici, anche se va detto che ai pesci potrebbe non piacere che si giochi con la loro vita. Per i pesci la pesca resta uno sport pericoloso.
Un tempo non era così, catturato il pesce poi te lo mangiavi.

In Libia, catturato il pesce-babbeo ci si mangia l'intero paese. Uno smacco per la mafia russa, cinese e italiana che stava sportivamente trattando affari su un asse dove si voleva essere in pochi. L'altro pesce-babbeo ce l'abbiamo alla presidenza del consiglio. Le bombe le hanno gettate su quell'asse ( Gheddafi, Berlusconi, Putin... i cinesi hanno altre "politiche") e ora sta vacillando anche il nostro paese perché le potenze occidentali aspettano che cada la testa del "nostro" pesce-babbeo. E ci staranno addosso finché se ne andrà.

Siccome sono tutti affaristi, vale a dire dei potenziali assassini, delegano alla politica l'arte delle chiacchiere. L'importante è che si stabilisca con chi sarebbe meglio trattare gli affari.
Se la politica diventa sport, il pesce-babbeo verrà rigettato in acqua... fino alla prossima gara, se mai ci sarà.

Da pesce-babbeo qual'era, Gheddafi ha pagato il prezzo di non capire d'essere solo un piccolo con manie di grandezza, ne' più ne' meno che il nostro capo del governo che si sta salvando solo perché legittimato dalla sua stessa razza babbea, più o meno quella stessa che un tempo applaudiva sospirando in piazzale loreto.

Enzo ha ragione. C'è poco da stare tranquilli. Quando le nazioni si agitano cadono bombe. La pesca andrebbe regolamentata, la politica dovrebbe diventare uno sport. Si vinca pure uno a zero ma, per cominciare, che niente e nessuno abbia da morire.

Ah, poi toccherà a quell'altro pesce-babbeo: il Sarkozy. Solo che la faccenda è politica (affari) (sport), nessuno verrà appeso per i piedi. Bisognerà dare un diverso valore di scambio tra la pizza e lo champagne. In questo momento la pizza è sottostimata, ma si sa che i presidenti cambiano...

Intanto i cinesi stanno per costruire il loro primo aeroporto in Italia (Sicilia) . Sul piano dell'equilibrio delle forze in campo, per noi sembra una vera fortuna. Un affare da non perdere... anche per i cinesi.

Tutto perché la mafia italiana, in America, s'è ormai nazionalizzata. Ora servono nuove alleanze. Nuove trattative. Nuovi affari.
E i cinesi riescono a far mangiare tutti. In questo si sa che sono bravi.

mayoor

p.s mi scuso per il sarcasmo fuori posto, si vede che non ho ancora pianto abbastanza.

Anonimo ha detto...

Vediamo un po' cosa si può fare...
Guerre NO!!
La poesie non serve a niente
I poeti servono e come!
La vita serve a tutti
Anche la televisione serve
Il quotidiano serve
L'automobile serve
Il cellulare serve
Il trucco serve
La moda serve
Le tute blu servono
Tute Blu?
Le radio servono
il Tom Tom serve
I nonni servono
Il microonde serve
Internet serve
E intanto loro si preparano.
Non ho ancora riso abbastanza.

Emy

Anonimo ha detto...

P.s. : La vecchietta del piano di sotto dice che anche lo SPRED serve , ma vuol sapere cos'è. Ho smesso di ridere. Emy

Anonimo ha detto...

SPREAD correggo

Moltinpoesia ha detto...

ENNIO ABATE:
@ Mayoor

Il tuo sarcasmo non mi pare fuori posto. Neppure quello di Enzo. E non vi dico del mio.
Fuori posto in tali sarcasmi mi pare sempre l'(inevitabile?) tentazione a consolarsi comunque per non parere "distruttivi" o "disfattisti" e per tenere su di morale "il popolo" (che dorme e non si sa davvero se sia più sarcastico di noi o incazzato o fuori gioco per sempre).
Ad es.
1.
"le potenze occidentali aspettano che cada la testa del "nostro" pesce-babbeo. E ci staranno addosso finché se ne andrà."
Perché si crede che quando Berlusconi "se ne andrà" le potenze occidentali ci staranno meno addosso?

2.
"Si vinca pure uno a zero ma, per cominciare, che niente e nessuno abbia da morire".
E' il berlusconismo inconscio che ci ha fatto pensare alla lotta politica come ad una partita di calcio. In realtà si è continuato e si continua imperterriti, anzi sempre più, ad ammazzare: Irak, Afghanistan, Libia ed ora... Iran..

Leggasi qui sotto ( fonte ITALIA OGGI):

Queste riflessioni appartengono pure a William F. Engdahl, ingegnere e giornalista, una delle tante voci che si levano negli Usa contro l'amministrazione guerrafondaia, guidata dal premio nobel per la pace Hussein Barak Obama.

Engdahl sostiene che le rivolte nordafricane rispondono al piano «The greater Middle East project», formulato da George Bush jr sin al G8 dal 2003. L'establishment statunitense, osserva Angdahl, non intende ammettere, analogamente a quanto accadde nella fase terminale dell'impero britannico, che il declino Usa abbia superato il punto di non ritorno.

I media russi sposano le stesse tesi e additano il triplice obiettivo degli Usa: il controllo del petrolio, dei fondi sovrani pullulanti in Medio oriente e l'accerchiamento della Cina per condizionarne il futuro economico e strategico, richiamandosi alla strategia di Zibigew Brezinski, enunciata sin dal 1997.Tutto lo stato maggiore e gli schieramenti strategici degli Usa sembrano infatti convergere intorno alla Cina, dei cui terribili e trasparenti preparativi, militari e agroalimentari, ItaliaOggi riferì pochi giorni fa. L'indebitatissimo premio Nobel per la pace, Obama, si accinge, non di meno, a spendere 700 miliardi di dollari per potenziare le armi nucleari

Anonimo ha detto...

Il berlusconismo è la trasposizione della politica sul piano degli affari personali. Da lì il fatto che oggi abbiamo una classe dirigente fatta di rampanti (leggi di derivazione socialista craxiana) e di pochi politici di stampo tradizionale ( Letta, Cicchitto...). Berlusconi è stato eletto proprio per questa sua caratteristica d'essere uomo d'affari. Che tipo di iniziative ci si deve aspettare da un uomo così? Feste con Putin e feste con Gheddafi dove si stabiliscono accordi miliardari sulle faccende energetiche.
Questi affari "privati" non piacciono perché sono condotti senza co-interessi internazionali (Europa America). Via Berlusconi, via l'intrallazzo mafioso disturbante. Questo è ciò che penso e che ho scritto quando accennavo all'asse ecc.
Gli Stati Uniti hanno già la Cina in casa, pardon nelle loro banche e nella loro economia. Piani eventuali per arginare cosa?

mayoor

Unknown ha detto...

Mayoor ciao:-)
ho letto il tuo pezzo sul " pesce " e mi è piaciuto moltissimo , però mai avrei immaginato che invece fosse con la spiegazione che ne hai dato oggi.Ora rileggendolo alla luce di questa tua di oggi, non so più cosa ho voluto leggerci ieri eh eh eh rido e piango , di me però :-)))

io non sono d'accordo con quanto hai scritto oggi, e non perchè abbia mai pensato , nè di votare gli sbannuti o il loro capo, nè di prenderli per altri lati in considerazione..ma ciò che hai scritto di più ampio a spiegazione anche solo degli accordi energetici è menzogna di cui sicuramente non tua la colpa ma delal propaganda che ha colpito tutti o quasi ...sul piano energetico un paese che voglia essere INDIPENDENTE , il primo conto che deve fare è su quel piano( non per niente c'hannoammazzato Mattei e non solo lui..non per niente hanno fatto guerra alla libia per farla anche l'italia non solo sul piano economico finanziario, in cui li stiamo vedendo da un altro lato della guerra, quella non convenzionale)


gli accordi che dici inoltre , anche quelli con putin, erano per primo avviati con PRODI e i due leader da te citati...l'unico elemento che stupidamente ( come nella cena dei cretini) c'ha aggiunto il barzellettiere statista è lo show , maschera che dall'inzio alla fine gli hanno dato da recitare , pagato profumatamanete per questo da debiti a uomo fra i piu ricchi( come del resto altri suoi "colleghi")

L'intrallazzo che dici doveva svolgersi secondo partitura rigorosa così come è avvenuto, stratagemma classico per ingannare e incanalare solo su una parte in modo che quando quella fosse esaurita , il sistema trasversale ( chiamato anchebipartisan) continuasse piu forte di prima come sempre ...del resto il fascismo miica finì con la caduta di mussolini

Anonimo ha detto...

Ro ciao :-)

Forse diamo troppa importanza alle strategie, secondo me Berlusconi è stato un uomo malato di potere, ma anche malato psicologicamente, da mettere subito in cura un po' di anni fa. invece l'hanno lasciato governare e quando arrivò Gheddafi trovò in lui la sua stessa personalità. La politica quella vera lo ha lasciato fare , lui era sotto le luci con il suo amico di sempre e questo a lui bastava.Il popolo ora si è perso nell'oscurità, dovrà ritrovare la strada quella giusta e sarà molto difficile , ora che non sa più scegliere. Questo è il vero risultato che i "grandi" volevano. Ciao EMYNCAZZO

Unknown ha detto...

enonmincazzo Emy .-)..non è questione di strategie che infatti non abbiamo, è questione di STORIA.ovviamente nella stessa,che è un mosaico vanno distinti "i fenomeni",che altre componenti hanno lasciato avvenire ( un po' come il disastro idrogeologico che catastrofe naturale non è) così come era scritto dovessero avvenire..ad esempio sul piano videocratico "regalandogli" la piu potente arma che c'era per rincoglionire dle tutto i gia fragili italiani di destra sinistra sotto e sopra.

per quanto relativo alle due personalità che hai confrontato, la comparazione puo' essere fatta sol per alcuni aspetti di pelo e per il potere che uno non aveva e l'altro aveva ( perchè aveva petrolio, fondisovrani, acqua, una opolazione divisa in tribu anziche caste ma piu istruita e piu ricca della nostra )

per quanto relativo ai dati nudi e crudi della realta fra un obama e un berlusconi, ritengo molto piu criminale il primo che il secondo, ovviamente il tutto condito con un bel premio nobel.
a me non è mai piaciuto il potere di nessun tipo,soprattutto poi se di tipo occidentale, perche sa "vendersi" molto bene spacciando criminali per brave persone.so ogni crimine da loro compiuto dove quelli di berlusconi soono nulla in confronto.

Anonimo ha detto...

Il problema cara Ro è che NOI sappiamo tutti così bene e (ci riempiamo la bocca), dove sta il male, ma nessuno sa più dove sta il bene. Si vuole sconfiggere il male senza cercare il bene. Questo porterà alla definitiva sconfitta dell'umanità.Ciao Emy

Unknown ha detto...

Emy cara , il problema "est-etico" che richiami , così pure i miei commenti , non possono che risentire del limite di "un box" strumento commenti in cui ricoverare dei motori parola gioco forza ridotti a povere parole che non rendono nè l'alta definizione del bene, nè l'alta definizione del male , però detto questo respingo il tuo discorso sul riempimento o abbuffate di inchieste sul male senza inchieste sul bene e soprattutto progetti orientati alla sua bellezza.

da un punto di vista "INDIVIDUALE" quella scelta "est-etica" è sempre possibile se non si viene condizionati dall'arma più usata al mondo da quando è orwelliano ( circa un secolo) :la menzogna..lo scambio che i diversi ministeri delle propagande hanno effettuato in nome del bene per fare il male relativo e assoluto, minore e maggiore. Un individuo se non ha consegnato al pensiero unico ( di falsa alternanza politica e non solo) la visione del mondo nudo e crudo cosi come è , sa esattamente sognare e realizzare il bene relativo alla costruzione di se stesso e non la sua autodistruzione così come è gia avvenuto sul piano collettivo o dell'umanità che dici , che è già sconfitta, prima ci si fa ogni ragione storica di questa perdita, prima si smontano le illusioni volute dalla propaganda unificata ma confusa in tanti target in cui alcuni si sentono piu risvegliati di altri, solo perchè non hanno mai votato il burrattino di turno scambiato per burrattinaio.che ha indubbiamente avuto il successo nei risultati ottenuto dai crimini concessi lui da tutti gli altri, ma appunto per questo, mai sarebbe venuto alla luce se tutti gli altri , anche con i mezzi di informazione, ne avessero tagliato i fili raccontadoli per filo e per segno dal 43 a oggi ( cio limitandoci solo al nostro pezzo di mondo) .
Cercare il bene " politico" NAZIONALE in una comunità come quella italiana dove ogni traditore del nostro paese, non è stato consegnato alla storia criminale degli ultimi sessantanni , è illusione infatti occorre ogni volta, come questa con berlusconi , catalizzare in un solo uomo il marcio in cui si fonda e affonda la ostra nn repubblica...che ha delel responsabilità individuali mostruose, sin dai tempi di edilnord ma che è a livello politico l'alibi per altri poteri a continuare " il sistema" peggio e piu forte di prima.

I bene collettivo per quanto mi riguarda so ancora sognarlo e viverlo in piccole comunita che nulla hanno a che fare con la storia marcia di questo paese.

Per quanto relativo al discorso "mondo" prima si fanno i conti vedendolo cosi come è, fatto solo di cannibali ( compresi quelli che finanziano e controllano i vari movimenti di cambiamento per controllarli meglio come smepre) , prima si potrà sognare di nuovo insime e non solo individualmente il vero insieme di beni comuni fatti per costruire e non per illudersi autodistruggendosi con grande e sommo piacere degli organigrammi e funzionigrammi di ogni tipo di potere forte antiuomo .

un forte abbraccio
ro

Anonimo ha detto...

Ros cara , io non mi riferivo ai commenti dei Moltinpoesia, quando dicevo che ci riempivamo la bocca... il mio era un discorso in generale. Io ho un mio concetto del bene e tu ne avrai un altro ed altri altri ancora. Avere un concetto è una cosa andare a trovare la soluzione per applicarlo è molto faticoso soprattutto quando le idee sono diverse. Qual'è l'unica idea che potrebbe trovarci tutti d'accordo per non fare e soprattutto non alimentare il male che c'è in noi? Non voglio risposte da box era solo per riflettere.Ciao Emy

Unknown ha detto...

Ciao Emy :-) ..in questo post su un tema molto perimetrato dall'intervento di Enzo e successivi, non si stava parlando in generale ..ti riconfermo che il box commenti ha dei limiti per primo in me,la parola è tutto e niente ma il tema in oggetto al post appartiene alla Storia , sia dal 1911 al 2011, sia della Libia , sia dell'Italia. Se si sollevano categorie di altri temi generali relativi al bene o al male si rischia di autoconfondersi o confondere.
per il tema centrale al post l'unico "bene" che non è tale perchè lo dico io , è quanto insegnato dalla Storia rimossa dalle menzogne e installazione di memorie aliene .
Se poi uno vuole credere che Ghedaffi sia un santo o un diavolo, così pure stessa cosa per Berlusconi, nè è libero ..ma la Storia ha dimostrato altre cose nascoste nelle pieghe oltre le apparenze e le manipolazioni da sta-dio teatro mondo in cui nei vari pezzi è convenuto e conviene cuocere lentamente le singole colonie, già tali o futuribili, anche grazie ai deliri di potere di chi come Gheddafi o Berlusconi credeva di poter essere immune dalle leggi di quel teatro orwelliano.

per la domanda che poni più specifica ad un altro tema della ricostruzione "etica" nella dimensione individuale e poi collettiva , credo che ne riparleremo ma come primo passo almeno per come la vedo io nella fantarealtà che vivo tutti i giorni, è essere incessantemente alla ricerca della verità denunando le menzogne con cui vendono e si vendono il/al mondo per continuarlo a seppellirlo di illusioni e le solite stronzate da mente bipolare secolare schizzata in amici/nemici e pseudoamici/pseudonemici.
ciao ros

Unknown ha detto...

ec
ne é libero

Anonimo ha detto...

ros, che c'è di tanto sbagliato nel credere che Berlusconi sia stato tirato su dalla mafia, tanto da giungere a Gheddafi e Putin... tanto da provocare disequilibrio (diciamo disturbo) nei vecchi giochi dell'economia internazionale? Hai nominato Mattei giustamente...

may

Unknown ha detto...

May, non è questione di sbagliato. E' una parte, uno solo , un solo incastro dell'intero mosaico..se ti concentri solo su quello, non sbagli quello,semplicmente rischi di non vedere l'intero .Ed è una parte da burrattino, di potere senza dubbio, ma burrattino.
Con la mafia e la massoneria PLANETARIA non si scherza, e puoi scriverti a qualsiasi p2 o p10 ma a meno che ti " accontenti" ( è un eufemismo per rendere) di essere un piccolo materassaio o avvocato del diavolo nell'ombra ( es gelli) , se vuoi scalare il potere fatto tutto e anche di piu di quelle basi marce che ti hanno aiutato, devi stare molto attento, poiche il minimo che ti capiterà ( sistematicamente) è esserne battezzato e poi sbattezzato,non da quelli piu visibili , mafiosi, amicidi dell'utri,ma da quelli ben piu in alto e apparantemente puliti, anche fino al nobel, che hanno basato tutta la tua pseudo su determinati nodi, fra cui quello c.d. siciliano, uno dei perni , non per un uomo solo ma per una rete reticolo ragnatela innumerevole

inoltre come tutti i mubarak ma anche i bokassa etc etc puoi ricostruire nella tua memoria come li battezzano cuociono con il loor benestare e delirio di potere, per scuocerli e sminestrarne altri e altri ancora .

i rappresentanti , tanto piu se leader, del fantomatico "popolo", sia in sistemi primitivi che apparentemente piu civili, non sono investiti o destituiti dal popolo, se non per farlo credere nelle propagande dei vari riti dell'ammmore o dell'odio

gli uomini capaci ,di poteri che danno ricchezza in quanto autonomia e indipendenza a un paese - pur se odiati dalla politica e dall'intellletualità del periodo ( es. montanelli e non solo contro Mattei, che già ne avevano di fatto segnato la sua morte)- sanno perfettamente almeno da metà e più dell'altro secolo con quali poteri-forti si scontrava/scontra il loro autentico operato per il paese. Berlusconi non poteva esserlo semplicmente perchè aveva un altro mission, distrarre con la sua competenza piu specifica di direttore da clud med e apicella;ha fatto il suo mestiere indisturbato senza che nessun altro dall'altra parte che sapeva di questa mission, dicesse bah, tranne le recite della falsa alternanza.
Ha continuato a suo modo le tradizioni su cui avevano fondato il nostro Stato contro lo Stato,grazie anche a una sua leva principe, pur in tutte le sue evoluzioni, appunto "le" mafie che dici..tale "mano sporca" del potere è stata distribuita e mondializzata in una rete di ferro in tutti i pezzi del mondo..se ad es. fossi poeta in messico dove non hanno sb, canteresti il dolore su quel genocidio programmato cartello su cartello;
è una fonte economica al pari delle altre,per il 5% della popolazione del mondo che detiene le ricchezze e le muove senza troppi scrupoli, su merci legali e illegali, tanto come le persone, piu o meno tutte clandestine,anche se alcune di piu.
Chi ha organizzato il mondo su un certo di scambi , ammette solo queste "regole", nè più nè meno diverse da questa o quella protezione della mafia al governo di sb dal '94 come i suoi precedenti tutti cosi pure i successivi.. così è per Putin o Obama o per qualsiasi altro. La prima cupola non è quella strictu sensu mafiosa, che èstata di volta in volta necessaria per i lavori sporchi, tanto per investire i suoi proventi anche nelle imprese del nanetto, come per provvedere alla sistemazione di certi ordigni, compreso quello di Mattei, oppure anche per aiutare i passaggi da una determinata oligarghia di psuedo-comunismo ad un effettivo turbocapitalismo, come tutti gli altri stati mondo, compreso putin...
Ciao:-)
ros

Anonimo ha detto...

e IL POPOL0 che l'ha votato e lasciato fare? Mafia? Nooo neanche a parlarne! Alloraa?!? Loro caMBIANO IL MONDO , mettiamocelo ben in testa , noi stiamo a guardare, Rivoluzione ecco rivoluzione. Emy

Unknown ha detto...

Ciao Emy cara, se non vuoi ti risponda a specchio o speculare al tuo messag, do resti meglio articolarmi il tuo pensiero, poiché altrimenti dovrei appunto risponderti che lo stesso " popolo" si sta affidando ciecamente al prossimo carnefice, vestito meglio del precedente, per sbranarselo con un altro tipo di orgia . Le responsabilità di chi aderisce a valle a questa o quella propaganda , sono ben diverse da chi li organizza e propaga dai monti.. Anche la rivoluzione inoltre è una grande bufala o truffa, dimostrata dalla storia.l unica possibile per ora è quella individuale .

Anonimo ha detto...

Coscienza individuale! Bene mi basta così. Pensandoci bene....ma quale coscienza...non abbiamo tutti la stessa....e si ricomincia da capo. Ciao RO. Emy