giovedì 24 novembre 2011

QUI C'ERA UNA VIDEO-POESIA



...e ora non c'è più per volontà dell'autrice. Le ragioni della cancellazione si possono arguire dai commenti che ho lasciato inalterati. Chi volesse vedere le video-poesia di Erminia Passannanti può cliccare il link da lei indicato: http://www.youtube.com/user/Erodiade2008?feature=mhee [E.A.]

Erminia Passannanti ha detto...
questa è una mia recente poesia: video-poesia...fatemi gentilmente sapere come vi sentite, dopo di essa. se avrete freddo o caldo.
grazie per guardare questa video-poesia e mi scuso di averla postata.


41 commenti:

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate:

E parla!
(Come pare disse Michelangelo dopo aver fatto il suo Mosè in una VIDEO-POESIA di marmo di 235 cm. nel 1515 circa).

Anonimo ha detto...

Questo rosso e questo porpora
ben messi nascondono finzioni
presagi imbrogli femminili
di calde ostinazioni inutili
abbandoni che fare mi perdoni?
Non perdonarmi oh donna
presto alza su la gonna
non fiatare non urlare
non sporcarmi la camicia
un quarto d'ora e poi
è finita.

EMY

25 NOVEMBRE GIORNATA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE - Ciao a tutti Emy

ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ha detto...

ennio , vedo che hai immediatamente afferrato il concetto! :) io zitta e muta,
parlano gli elementi, scrosciano e tuonano, e la matita porpora, pure essa parla e comunica, delinea - come il pennello del lipgloss rosso scuro - un suo discorso.

ognuno si disegna, potendo, la propria storia, poi fuori infuria la bufera di tuoni che si abbattono sulla pagina fortinianamente.
Questa mia video-poesia è, infatti, un commento (muto) alla poesia di Fortini, 'Il temporale'.

con tutta quella sua espressività di cose,-.- ...io, che parlavo a fare!? era del tutto superfluo.

Moltinpoesia ha detto...

Abate Ennio:

Erminia, ho invece varie riserve sia verso questa tua videopoesia sia verso gli esperimenti di videopoesia.
Mi aspettavo la parola. E infatti, polemicamente scherzando,
ho richiamato quell'aneddoto forse inventato su Michelangelo.
Senza la parola o la voce, prevale il video o l'audio di rumori(scrosciare di pioggia, tuoni, spieghi tu ora, ma io ho stentato a decifrarli).
Ma "parlano" davvero? E la matita porpora "pure essa parla e comunica"?
E cosa dice? Ognuno può interpretare o reagire a modo suo. Come davanti a un paesaggio, a un oggetto. Se non lo dicevi che questa tua video-poesia è un "commento muto" a "Il temporale" di Fortini, io non ci avrei pensato, pur sapendoti studiosa di Fortini.

Ho visto anche altri video. Le labbra stavolta sono accompagnate dalla voce, che legge in inglese una poesia di Anne Sexton o una in italiano di Pasolini.
Che dirti? Sarò abituato alla lettura quasi solo mentale dalla pagina o ora dal PC, ma per me l'immagine distrae.
E, più in generale, le video-poesie mi paiono un cedimento alle nuove tecnologie più che un uso di esse a favore della poesia, un segno ulteriore e ambiguo della crisi della poesia di cui stavamo parlando nel post su Linguaglossa.
Ma ci devo pensare.
Questo mio commento non afferma nulla di definitivo. Sentiamo altri/e come la pensano.

ha detto...

io amo la video-poesia, e amo, e mi intrattiene, il mezzo e i mezzi, ovvero tutta la nuova tecnologia multimediale audiovisiva, anzi già mi angoscia il dovere un giorno di questo secolo morire e non potere vedere cosa verrà dopo quello di cui disponiamo oggi. davvero!

praticamente passo le mie giornate al PC, a fare film e documentari, e giro sempre con la macchina fotografica e la videocamera appesa al collo, o in borsa.

domanda: ma io non ti ho chiesto di postare in un post individuale questo video. ovvero, non ti ho chiesto affatto di dedicare al mio video uno spazio più di quello che gli avevo dato io a commento, pur tuttavia scusandomi di averlo fatto.

dunque chiedo: se non ti convince, non avendo io chiesto che fosse dato spazio in un post a questo video (che ho provocatoriamente chiamato video-poesia, ma che in effetti, lo confesso, era una bulonata....sicché è un video-tutoral su come stendere matita e lipgloss, perchè caro ennio hai preso la iniziativa, che mi ha sorpreso non poco, di dedicarle tanto spazio nel tuo sito, vale a dire un intero post?

mi rispondi a questo?

ha detto...

...anzi, per favore, ennio, cancella questo post.

non intendevo fosse un post: era solo uno scherzo in un commento.

please. non voglio che posti una cosa che non intendevo sottomettere all'attenzione dei tuoi lettori perché poi tu la pubblicassi ma solo per mandarmi il commento: "non mi convince"

Ennio,...io non ho chiesto di postarlo e nemmeno di sentire che non ti convince.

non ha senso. non è chiaramente una poesia: è un tutorial su come stendere il rossetto: era uno scherzo. per favore toglila.

il mio commento sul fatto che è una risposta alla poesia di fortini, il temporale, era una provocazione, per dire che si può scrivere tutto su tutto. e trovarci una qualche assurda giustificazione critica.

understood now?

Anonimo ha detto...

Appunto perchè toglierlo?!?! Emy

Moltinpoesia ha detto...

Abate Ennio a Passannanti:

Erminia, tra le molte vie che la poesia d'oggi sperimenta c'è anche la video-poesia. Perciò ho dato rilevo alla tua segnalazione. La mia opinione, di perplessità non di ostilità, vale per quello che è.
Tempo fa nel Laboratorio Moltinpoesia abbiamo parlato anche di slam-poetry, che neppure mi entusiasma, ma interessa a parecchi. Perché non dovrei farlo? Io non censuro nessuno. Sono un coordinatore di discussioni su tutte le iniziative riguardanti la poesia di cui vengo a conoscenza o che altri mi suggeriscono. Non un dittatore. Sto cercando, sono "in esodo". Non ho trovato la verità e posso indicarla agli altri. Propongo ricerche e poi ciascuno sceglie con la sua testa quale ritiene più valida.
Il compito del Laboratorio non è quello di mettere i paraocchi, ma di toglierli.
Se proprio vuoi togliere questa tua video-poesia, la tolgio e metto quella di un altro video-poeta, perché la discussione sull'argomento ha un senso.

Unknown ha detto...

Ciao :-)
sono d'accordo con la richiesta di Erminia, vado ad illustrarne le motivazioni.
Sono da ripartire in due diverse tipologie. Una di deontologia del web , l'altra forse a garanzia dell'interezza dibattimentale.

1 tipologia
occorre particolare consapevolezza del media /mezzo in cui ci troviamo,in cui ognuno medium del suo pensare. Più pretendo in quanto autore o blogger o responsabile di un sito, di orientare il mio luogo a mie aspettative, più avrò difficoltà a trascinarvi nella loro realizzazione, una massa indistinta che è quella tipica di questo mezzo in quano aperto a tutti ma proprio tutti. In questi tutti, potranno coesistere quei " molti ", solo se tendo a far rimanere acceso il mio io senza spegnerne nessun altro. Occorre grandissima capacita di introspezione in modo da ammmettere al "gioco" degli specchi/schermo quante piu molteplicità tutte in esodo, per default perchè è la condizione stessa della vita, che migra fra la vita e la morte

Se applico di conseguenzaai casi concreti , come quello in esame alla richiesta di Erminia, devo prenderla immediatamente in consdierazione poiche altrimenti non adotterei quel contrappeso necessario al potere maggiore che ho per il fatto stesso di avere chiavi di accesso per mettere o togliere un pezzo dalllo strumento in cui ho scelto di operare
Equilibrio di potere e non certo equilibrismo, quello stesso che nella vita politica di tutti i giorni non possiamo vivere e contro il quale scagliamo il snotro discorso , piu o meno critico o poetico, non ha alcuna importanza.
Ma tanto piu ne ha per chi pretende di essere per giunta con quella specialita , che diventerebbe puro vezzo, di essere unico e originale esodante

2 tipologia
lo strumento videopoesia, proposto da Erminia nel dibattito(post) (che aveva gia subìto, spezzetamenti in altri due post) è arrivato in un momento cruciale in cui alcuni dei "molti" non s ierano nemmeno appalesati, e quei pochi che si erano appalesati si erano ritirati. Occorre propri per le cose che stanno a cuore al nucleo di questa comunita, spero non solo di un singolo , ripartire da lì?

videopoesia piu ingenrale compresa, di cui allo spunto comparso, in un tornante dei vari tempo(r)ali?

Unknown ha detto...

ps
forse è bene precisare che del videopoesia iin questione, non ho avuto un impatto nè caldo nè freddo nè tiepido, in quanto condizionata nel mio "io" da cert tipo di linguaggio del corpo della donna ridotta a labbra. quindi , ma è solo per una come me, l'ho recepito come una pubblcità, ad esempio della Roche-Posay " ti accende di colore" a proposito di temperatura richiesta da Erminia.

Tale impatto è di una mente fortemente critica non a Erminia Videopoesia...spero di essere stata vagamente comprensibile.

ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ha detto...

tutti i miei video sono sulla bocca – che potete definite femminile solo perchè mia, e voi sapere che sono erminia, nata nel sesso F, come accadde, non perché vi sia del rossetto. il rossetto, infatti, secondo me dovrebbero indossarlo anche gli uomini, e assai mi affascina il settecento per l'uso del trucco sul viso maschile e molto anche mi attrae l'estetica del travestimento (specie quello letterario), vale a dire quando i due sessi di scambiano modalità recitative e performative, vuoi per intesa ludica vuoi erotica vuoi di dissidenza.

ha detto...

non è dunque nelle mie intenzioni ridurre la donna o l'uomo alla bocca, o a un dato tipo di organo, separato dal tutto, ma è mia intenzione concentrare in modo esclusivo ed assoluto sul mezzo della bocca, in tutte le sue parti costituenti, labbra, denti, lingua, gengive, il discorso della voce e della rappresentazione del testo tramite il sonoro e la forma che al sonoro conferisce il venire emessa da una data bocca F o M o O.

Abbellire la voce con del rossetto sulle labbra, lo faccia un uomo o una donna, per fini comunicativi o altro, o anche per il motivo opposto della comunicazione (infatti, si sa, il rossetto repelle in generale ogni sensazione di contatto diretto, se non quello voyeuristico, come ogni altro elemento del vestiario e del travestimento dei due generi, maschio e femmina che sia troppo costruito)- siamo, si intende, in una società di voyeurs.

preciso: feticciando. non solo il rossetto è ideato dal capitale, ma ogni singola cosa che aggiunge un DATO seduttivo aspetto alla cosa comprata in termini di spesa superflua,a danno e aggravio economico del consumatore, ricotto a consumatore di cose addizionali, di lusso.

Dunque, non solo il rossetto è spesa ammiccante di bene non di primaria necessità, ma tutto è superfluo e manipolatorio, a beneficio del capitale, tutto: anche il pacco colorato, di plastica, con immagini allusive, che ricopre, ad esempio, un prodotto come la carta igienica.

Tutto e nulla può essere incriminato oggi sicché nulla è allo stato non compromesso dalle leggi di mercato. Inutile abbattersi sulle cose manifestamente sfruttatrici, quando siamo vittima di sottili e continui ammiccamenti che ci estorcono il consenso a aderire alle leggi del mercato.

ha detto...

nemmeno credo che si a il rossetto, come allude il testo pubblicato a risposta, a provocare lo stupro. quel testo di poesia pubblicato in risposta da Emy traduce infatti la mentalità dello stupratore. Null’altro. Tu m’hai provocato, ed io ti mangio! come nel film di Sordi. Ma il ladro, lo stupratore nona agiscono stimolati dalla cos in sé, ma dalla frustrazione imposta dal sistema che li emargina e penalizza. concentrarsi sulla ‘cosa’ invece che sul sistema è mettere nella cosa quel valore aggiunto che appunto è azione del capitale, e dunque parteciparvi. io sono libera di usare il rossetto senza dovere temere di essere stuprata. c’è una censura agita sulle cose tramite pseudo discorsi riformista che invece agisce la sua penalizzazione sistematica proprio in ragione del suo focalizzarsi su una x cosa invece che sulla sua causa. come dire alla figlia: tu non esci con questa minigonna a fior di culo. perché è la gonna che ti fa stuprare ed è meglio che non istighi lo stupratore con belletti e abbigliamenti: ma questa è la logica del velo islamico. tutto coperto, così non sei stuprata: ma…un momento, è il velo stesso che copre e mortifica il vero oggetto partecipe dello stupro secolare e sistematico del sistema sulla donna.

ci mancherebbe altro! ahimé la violenza sulle donne parte da ben altro. e questi aspetti estetici e sessuali su cui oggi i batte nascondono il vero motivo alla base delle società misogine che nella donna uccidono il diverso, il surplus, il rivale dei signori del capitale.

faccio notare che il video parte con una bocca allo stato naturale, forse è stato rilevato: essa è sottoposta ad una trasformazione, ad una maschera, che anticipa qualcosa, che poi non viene: ma non viene in questo video, ovvero il recitativo, viene negli altri: è dunque la rappresentazione di ciò che avviene in un camerino quando l’attore trucca il viso e la bocca, il mimo, per recitare un testo muto.

nei miei video se c’è della retorica sul travestimento è questa: poi gli altri ci vedono quello che vogliono, chiaro. ma siccome non sono ancora morta, posso, dietro richiesta, e se vi va, dire la mia, per farvela ascoltare e interagire, vi gradisse farlo.

cmq, il link al video non era stato mandato perché diventasse un post autonomo. l’ho messo per questo motivo “privato”. Ma gradirei che fosse tolto siccome non era inteso per essere usato sul web come indica in soffitta, gentilmente perorando la mia causa con un ragionamento che tira in ballo aspetti anche legali dell’appropriazione di un x opera per la diffusione in rte: ci vuole il consenso. infatti, se il commento lo potevo cancellare, ilpost mi sequestra il video ed io non posso agirci come voglio.

dunque, ennio, sì, grazie, metti il link ad altro video-poesia. chi vuole vedere I miei può cercare , come avevo specificato nel mio commento, erodiade2008 su youtube

http://www.youtube.com/user/Erodiade2008?feature=mhee



e avere la , ed autogestita, scelta, tra i molti video postati, che appartengono a innumerevoli generi e discorsi, tra cui anche quello documentaristico e folfloristico.

Nel senso che, dando il link al channel, se ti senti disposto a interagirvi, lo visiti, sennò no.

Mentre così la gente si vede imposta su un sito qualcosa che 1 io non chiedevo di postare 2. non chiedevano di vedere. la mia domanda se il video causi o meno reazioni a caldo implicava la risposta, da me suggerita: ‘non mi fa né caldo e né freddo….’ ad ogni modo, se la tua intenzione era espositiva, come credo, ti ringrazio cmq, confermando che preferisco venga tolto siccome fori contesto.

Unknown ha detto...

grandissima Erminia...mi fari riflettere su tutto e a caldo posso dirti che "la bocca " , come il mezzo che ci separa /unisce dipende, grazie a questo tuo raccontarti viene ricollocata sul piano SIMBOLO in cui sgombrare la mia condizione umanamente povera e rintronata da sovrastrutture, e mettermi a fianco della tua.

pertanto mi ha fatto sentire come a volte mi succede in questa bocca/mezzo, la completa mancanza/nostalgia "saudade" di esprimerti la carnalita poetica minima, provata leggendoti: l'abbraccio...

mi sbagliavo a vedere la tua maschera unghie o gatto et simili ..posso abbracciarti senza ferirti e/o ferirmi e non so scrivertelo nè a bocca spoglia, nè a bocca ricarica.
ro

Anonimo ha detto...

Cara Erminia purtroppo so che non è il rossetto a far partire la mente di uno stupratore! Mi sono agganciata al tuo messaggio di potente femminilità , perchè purtroppo nella morale comune (bieca) ogni forma di fantasia legata al femminile da origine a forme di pensieri legati all'esibizionismo e all'erotismo visto come: _-Vieni qui che ti prendo- Io nelle mie poche parole ho voluto proprio riassumere questo tipo di mentalità che non serve certo ad uno stupratore ma spesso, credimi, lo giustificano. Le tue cose mi piaccione molto. Ciao Emy

Anonimo ha detto...

p.s-: mi spiace che tu non l'abbia capito . Emy

Anonimo ha detto...

Correggo "lo giustifica" .Emy

Unknown ha detto...

secondo me Emy, ma posso sbagliarmi, chi è carico di "mente" , può non avvicinarsi a chi va al nucleo delle stesse cose, per vie piu dirette come la tua ed altre vie ...è il tatto o l' odorato poetico, lo sguardo o l'udito..
riunire tutti i sensi che vanno allo stesso nucleo, abbisogna i uscire ed entrare dal proprio io , se non lo si fa insieme ,ognuno rimane con il suo particolare senso rischiando come successo al dibattito di non vedere con le mani e insieme toccare con gli occhi.
richiede uno sforzo sovrappoetico.
tua ro

Anonimo ha detto...

E' verissimo questo sforzo però lo lascio a te. Sei bravissima! Emy

Unknown ha detto...

shhhh..non dire così che poi facciamo incazzare l'immigratorio
.-)

Unknown ha detto...

ps
anche io lo lascio a te, sei ANCHE TU che mi insegni questo sforzo. Le tue poetiche sono questo!

ha detto...

grazie ennio: ecco, questo invece è un vero video-sonetto, dedicato da me al mio amico federico sanguineti.

ha detto...

a federico sanguineti

http://www.youtube.com/watch?v=nrNo6KhmN2k

ha detto...

è un mio sonetto nello stile shakespeariano, ed è seguito da questo altro sonetto,questa volta di federico sanguineti, in guisa travestita e ventriloqua.

http://www.youtube.com/watch?v=WGpVEIdjiTo

ha detto...

a emy: non fa nulla...in verità nel mondo ciascuno si rapporta alle cose a suo piacimento e a sua discrezione avendo noi relativa gestione di una certa interna coscienza anche in situazioni di pressione. io non vedo leggi prioritarie a tale autogestione del giudizio.

:)

a rita : grazie.

Anonimo ha detto...

"...anzi, per favore, ennio, cancella questo post".
Io invece non toglierei, il post, come chiederebbe Erminia (anche se ne avrebbe tutto il diritto, visto che è cosa sua. Però, una volta pubblicato, appartiene ormai anche ai lettori).
In un qualche commento precedente Emy disse "poesia chiama poesia". Così, per me, immagine chiama immagine (ed emozione chiama emozione).
Ovviamente si tratta di immagini particolari: per dirla con J. Cabrera, si tratta di idee-immagini. Idee che anzichè esprimersi in parola (che ha bisogno di una dilatazione nel tempo e nello spazio per esprimersi) si condensano nell'istante dell'ideogramma.
In questo video che Erminia ci regala, fra l'altro, non abbiamo un ideogramma soltanto ma una miscela 'esplosiva' di visione e suono.
Ma vorrei riportare qui il risvolto esperienziale che mi ha preso all'apertura del video e ciò che queste immagini hanno in me suscitato.[e non dovrebbe essere questo cortocircuito anche il dominio della poesia?].
Ordunque, si è precipitata/collassata nella mia mente una esperienza di molti anni fa (vissuta in tutt'altro ambito, ospedaliero, per la precisione) che mi aveva molto preso e che avevo cercato di rendere in versi ("Ulisse e le sirene", scritto che adesso non trovo più, e in cui volevo rendere in parola ‘mitica’ il senso di quell’esplorazione all’interno del mio corpo).
Si trattava di un ecocolordoppler, io legata al lettino e ruotata di qua e di là, in su e in giù, per capire come, dove e se ci fossero coaguli nelle arterie: attraverso la risonanza della sonda, che esplorava il flusso del sangue, percepivo attraverso le orecchie le interruzioni di continuità come massi che rimbombavano pesanti aprendo delle voragini, i riflussi come vertigini entro cui ci si poteva perdere ed annullare e poi quel rumore assordante di liquido che scorre, inquieto, si frange, freme, ribolle. La mia vita era lì, fra Scilla e Cariddi, frammenti di vita dentro quella cornice esplorativa. Incentrata allo spasimo su di me, fuori i richiami di un’altra vita, fuori. Tutto ciò mi aveva richiamata ad Ulisse, nell'episodio delle Sirene,legato al suo albero, al suo isolamento dedicato al raggiungimento di una conoscenza che non poteva essere trasmessa se non a condizione di essere sperimentata anche dagli altri. Narcisisticamente preso da se stesso, dunque? Una visione inedita dell’Eroe che mi aveva lasciata un po’ interdetta.
Dallo scaturire di questo mio ricordo sollecitato dal rumore di sottofondo e dai passaggi del lipgloss, i colori che fanno switch sgusciando sanguigni (tonalità di rosso e un blu intuito) su piccoli riquadri del corpo, il rombo del suono che si avvicina e si allontana, a volte sonnolento e a volte minaccioso, mi chiedevo, e vorrei chiedere anche ad Erminia, il senso di questa che *appare* come una estenuante ripetizione, senza fine, senza fine….
Certamente la tempesta può fare da cornice… ma dentro quell’abitacolo? Dentro quelle ripetizioni?
Forse chiedo un po’ troppo?

Rita S.

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate a Rita S.:

Ho spiegato le ragioni per cui avevo pubblicato il video segnalato da Erminia Passannanti. Poi le cose sono andate come si può seguire dai commenti ed ho tolto su richiesta di Erminia il suo video.
Comunque questo e altri suoi video sono già pubblici e non ho capito bene perché qui non andava bene e su You tube sì. Ma rispetto la sua decisione; e come vedete ho ripreso il discorso sulla videopoesia più alla larga
nel post:

Venerdì 25 novembre 2011
SEGNALAZIONE a cura di E.A.
Per farsi un'idea
della videopoesia

ha detto...

youtube è il postod eputato alla video-poesia: le persone che si avvicinano a questa modalità, vi accedono, lo fanno da una prospettiva sintonizzata ed accogliente: non si va su youtube se non si è disposti a vedere tutto lo scibile umano, tutto, compreso la poesia, tradotto nei modi interagenti con la video-cultura.

ha detto...

vale a dire: che mettendo le cose su youtube, o mandando un link a vedere cose pubblicate su youtube, non si rischia di urtare la sensibilità di chi non vede certi generi, e certe discipline, trattabili in modo visivo.

youtube è sito di arti visive (e anche non-arti, che è perfino meglio!) interagenti con l'intero scibile umano.
io mi ci trovo bene.

poi, mandando il link soltanto si dice: "ecco il link, ragasssi!"

tu puoi esercitare la tua libertà di visitare o non visitare quel sito e clikkare o non clikkare su quel link, e se lo fai, sai di cosa si tratta.

:)

Anonimo ha detto...

"...non si rischia di urtare la SENSIBILITà DI CHI NON VEDE CERTI GENERI, E CERTE DISCIPLINE, TRATTABILI IN MODO VISIVO"
Accidenti che modo di pensare. Trovo davvero strano che il salto dai Moltinpoesia a youtube sia così importante e quasi indispensabile. Peccato davvero peccato... Emy

Erminia mi fai sentire in Vaticano!!!!

ha detto...

aspetta - il Vaticano in Italia è dovunque...

ha detto...

sapete quante istanze di censura ci sono su Youtube che partono dal mondo cattolico? tante....

ha detto...

parliamo piuttosto di censura....il nostro mondo cattolico, come lo vedete rispetto alla libertà di opinione e di rappresentazione? vi pare 'normale' che ancora si dibatta qui del diritto di esprimere una qualsiasi idea in forma visiva o fonica?

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate:

Qui non è in discussione nessun diritto. I pensieri o le idee o le sensazioni è da secoli che si esprimono a voce, in immagini e in parole scritte ( e in musica, danza, ecc.). E le censure (vaticane-cattoliche, liberali, comuniste) hanno da sempre colpito qua e là tutti questi generi di espressione. E oggi le censure ci sono anche sul Web.
Il problema vero posto dalla presenza della videopoesia come della slam poetry è se porteranno o meno DI PER SE' a un rinnovamento della poesia ( che è in un momento critico, non so se su questo siamo d'accordo...). Abbiamo posizioni di diffidenza ragionata verso queste "sperimentazioni" e posizioni entusiaste. Abbiamo esempi - Pasolini per tutti - di passaggio dalla poesia "tradizionale" (scritta) al visivo (cinematografico nel caso). Con quali risultati?
Ci ha "guadagnato" Pasolini? la poesia? il cinema? I mass media (compreso ora il Web) sono un'opportunità di rinnovamento o offrono una soluzione ambigua e rischiosa alla crisi della poesia? Il problema è aperto ( e non da oggi). Su questo bisognerebbe discutere, secondo me..

Anonimo ha detto...

Cara Erminia l'hai voluto tu che il video sparisse dal blog prima ancora d'essere apprezzato. Per rispondere ad Ennio, io sono del parere che la poesia e il videoaggiungano qualità e quando guardo io scindo le due cose per poterle apprezzare interamente. Certo è compito difficile trovare il connubio o meglio la complicità, l'intesa fra le due cose . La poesia è fatta di immagini il video le riporta così, come vuole il poeta ,che ne resta comunque il grande interprete. Il teatro precede questa esperienza in maniera eccellente, ora il video deve assolutamente trasferire anche le emozioni e qui ci sarebbe da fare un lungo discorso, visto che emozioni e poesia... . Comunque apprezzo davvero moltissimo il grande Salzarulo che con il suo scrivere e leggere ha davvero infettato anche me, davvero uno dei miei grandi maestri. Emy

Anonimo ha detto...

Io faccio questi video perché mi diverto a farli: la maggior parte sono privati, ovvero solo chi ha il link, può guardarli. Da bambina disegnavo e oggi filmo, per divertimento e gusto espressivo, e per distrarmi dalla pagina scritta, che offre tutt'altro tipo di intattenimento. Purtroppo sono di quelli/e che se ne fregano della critica, e che fanno le cose solo per trascorrere il tempo della vita a loro piacimento: ++

mio padre e mia madre mi hanno allevato a questa libertà espressiva...

prima dei compiti, mi lasciavano trascorrere ore ed ore a fare i miei disegni e mi lasciavano ballare e pattinare senza alcun giudizio sul mio operato e sui miei risultati...

uccidimi ora per questo! :))). erminia

Anonimo ha detto...

La tua libertà non solo la si vede ma anche quasi la si tocca. Bellissimo! Nessuno ti può uccidere perchè sei vivissima , ma qualcosa c'è ... qualcosa che non dici ma c'è. Un abbraccione Emy

Anonimo ha detto...

grazie Emy: sei generosa e simpatica. ti dico io cosa c'è: la malinconia post-cattolica. ricambio l'abbraccio.

Anonimo ha detto...

Quella passa come il vento che poi ritorna. emy