sabato 17 dicembre 2011

Paolo Pezzaglia
Giunca giunchiglia


Vorrei che fosse “postato” questa mia poesia “giunca giunchiglia” - che in realtà parla di un tumble  weed – a commento del bell'articolo di Enzo Giarmoleo.
Grazie e statemi bene.



Vento di terra.

Un secco cespuglio
strappato alle radici.

Un vascello di paglia,
una giunca giunchiglia.

Ti porti al mare
il forte vento di terra.

Ormai sei paglia.

Anche il nome mio
via puoi portare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Paolo , le giunchiglie rifioriscono meravigliose,il tuo nome a Saulo sulla via di Damasco sarà chiamato dalla Poesia così insistentemente che tornerà sulla spiaggia e noi lì a battere le mani. A parte gli scherzi Paolo la tua poesia è bellissima, una musica leggere che fa bene a tutti noi specialmente in questi ulimi tempi...Un grande abbraccio Emy

Anonimo ha detto...

E' una poesia spirituale. Almeno lo è per chi ha un animo spirituale. Una metafora che ha sapore orientale, bella, significativa. Allegra. Devota alla vita e alla poesia. Modesta, sincera. Ben scritta, essenziale, pulita. Mette amore di se' ed è cartolina. Perfetta insomma.
:)

mayoor