tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post1431493667443693000..comments2024-02-22T09:32:06.341+01:00Comments on MOLTINPOESIA : Kamala Das Poesie tradotte da Francesca DianoMoltinpoesiahttp://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comBlogger63125tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-53870405668062161172012-07-03T11:05:18.461+02:002012-07-03T11:05:18.461+02:00È necessario saper dì - sperare nel senso da te au...È necessario saper dì - sperare nel senso da te autenticamente ritrovato in quello stesso intervallo, iato, frattura , poeticamente Kamala. Ti saluto caramente , Donna Annamaria. <br />Ciao<br />ro'Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-51145088702504637832012-07-02T22:20:13.289+02:002012-07-02T22:20:13.289+02:00...Rò, non sbagli...lo smarrimanto oggi é il ricor......Rò, non sbagli...lo smarrimanto oggi é il ricordo vago di un altrove che non ci appartiene più, é la attrazione-paura( il canto delle sirene di cui parlavi tu) per quelle pseudo identità che avvertiamo fuori di noi, ma, haimè, anche in noi, che ci hanno spinto verso bisogni fasulli e miraggi. Il risultato non può essere che la schizofrenia. Quei pochi al potere hanno forse perseguito proprio questo scopo (la follia, la povertà delle masse) per meglio manovrarci? Apocalittica anch'io...<br />Ma voglio ritornare alla poesia di Kamala Das, come ci invita Francesca, perchè penso che la sua voce sia proprio nella direzione opposta alla manipolazione voluta dal potere, cioè un canto di riappropriazione e testimonianza della natura femminile ed umana di una donna coraggiosa: essere se stessi senza maschere. Ci sono penso molte altre strade da seguire, come suggerisce Ennio, e chissà se ci possono essere denominatori e fini comuni. E' troppo sperare?Annamarianoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-75683737070889050112012-06-29T23:07:57.913+02:002012-06-29T23:07:57.913+02:00cara Anna E cara Francesca, molto veri e molto int...cara Anna E cara Francesca, molto veri e molto interessanti i vostri interventi..da come li ho vissuti leggendovi, il primo è nella speranza, l'altro nella memoria, ma ormai il tempo è compiuto, oltre che di per sé va solo avanti.l'utopia "collettiva" non esiste in queste condizioni(io quando ci credevo la collocavo in quella di itaca-kavafis). Per come la vedo io le alchimie junghiane sono state fondamentali, possiamo solo non dimenticare, continaure ad attingere dal "mare", ricollocando tutto ciò che ci bombarda quotidianamente, volenti o nolenti, gli archetipi...da dove venivamo e dove potevamo andare...bisogna sempre tener presente che il Potere usa e ha sempre usato, quella fonte rovesciandola contro gli uomini; individualmente è ancora possibile conoscere ogni meccanismo al suo dritto e peratnto al suo rovescio usato dal potere..individualemente è ancora possibile lottare, collettivamente è finita, prima ne prendiamo atto e prima possiamo ripartire. Inoltre, sempre per come la vedo io, l'apocalisse è già compiuta, non ho bisogno di vederla in scenari più catastrofici di quelli in cui è già la realtà , se così possiamo ancora chiamarla, ne ho bisogno di conoscere ulteriormente cosa ha previsto il Potere, quello vero dei guardiani del mondo, per farlo ripartire dal punto in cui vogliono che riparta.<br /><br />è molto vera la riflessione/sentimento scritto in altre parole da Annamaria di smarrimento, ma credo che in parte la vita lo sia e debba essere ancorata a qualcosa rimasto dentro se stessi di incontaminato dal'inzio del tempo al di la che si si sia nati in uno poco o molto successivo. <br /><br />C'è però smarrimento e smarrimento, e ciò che forse perimetrava quello di Annamaria, posso sbagliare, è dovuto al crollo voluto dal POTERE di ogni tipo di identità, aggravato e rafforzato dall'ambigua lotta di pseudo-identità a sostituire le prime. <br />Occorre conoscere a fondo questo secondo tipo di smarrimento, sgamando ogni menzogna costruita dai guardiani per macellarci, anzi meglio,democraticamente, per farci macellare fra noi(..vinceranno come e piu di sempre con la guerra fra poveri); occorre ribellarsi profondamente,cosa che restituisce un senso autentico di vitalità ; per questo viaggio,almeno una volta prima di morire, basta il livello individuale.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-2825894516318000322012-06-29T22:24:07.929+02:002012-06-29T22:24:07.929+02:00o.
Ennio Abate a Francesca Diano:
Assodato che «...o.<br /><br />Ennio Abate a Francesca Diano:<br /><br />Assodato che «in epoca neolitica i gruppi umani avessero una struttura matriarcale e in particolare in area mediterranea» ( il che rende il discorso accettabile, perché si tratta di una constatazione storica documentata da antropologi e altri studiosi), che non si può pensare di « ribaltare in pochi decenni o secoli ciò che si è compiuto in millenni», che «l’imprinting della nostra specie è e rimane quello», resta da capire una cosa secondo me decisiva: l’effetto su uomini e donne degli archetipi (Jung) o del «disagio della civiltà» (Freud) dovuto al controllo della istitualità è più forte e determinante degli effetti storici derivati all’umanità dai mutamenti indotti dalla rivoluzione industriale in poi?<br />Mi chiedo poi: <br />1. se, in queste condizioni storiche in cui viviamo, sia possibile a tutti o a pochi compiere il lavoro di autocoscienza o di individuazione «che ciascuno dovrebbe compiere su sé stesso o dentro di sé»; 2. ammettendo per ipotesi che sia auspicabile e fattibile se non per tutti per una porzione anche significativa dell’umanità, come si rimuovono tutti gli altri ostacoli venuti alla convivenza umana proprio dai fattori storici extra-ordinari emersi dalla rivoluzione industriale in poi, cioè dall’imporsi di una «seconda natura»;<br />3. cosa garantisce (solo il desiderio?) non il ritorno a un mondo antico più unitario e meno scisso e più pacifico ma che il processo storico che ha subito quella “deviazione” (rivoluzione industriale, «seconda natura») vada in direzione del Progresso che in alcuni commenti veniva identificato con il «ritorno» della Dea Madre. ( Il che, come ho detto, presupporrebbe una visione finalistica della storia).Moltinpoesiahttps://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-82498961179926205882012-06-29T20:55:55.018+02:002012-06-29T20:55:55.018+02:00La dea madre, come il dio padre, sono degli archet...La dea madre, come il dio padre, sono degli archetipi, l'anima e l'animus di Jung e in qualche modo tutti ci dobbiamo fare i conti. E' indubbio e assodato ormai da molti studi antropologici, a partire da Malinowski, inclusi quelli dell'archeologa antropologa e linguista Marija Gimbutas, la maggiore esperta di neolitico a livello mondiale, che in epoca neolitica i gruppi umani avessero una struttura matriarcale e in particolare in area mediterranea (si vedano gli importantissimi studi dello storico delle religioni Raffaele Pettazzoni e della sua allieva Momolina Marconi sulla Pòtnia Mediterranea). Attorno al quarto millennio a.C. l'area europea e mediterranea fu invasa da popolazioni provenienti dalle steppe dell'Asia centrale, i cosiddetti indoeuropei, che infatti si spinsero anche fino al nord dell'India, dove vennero chiamati Arii. Erano guerrieri-cavalieri, con una struttura sociale aristocratica e piramidale di tipo patriarcale e un dio padre come essere supremo. I conflitti con le società preindoeuropee e la loro sconfitta sono registrati in molti miti, tra cui quello di Medea e Giasone. La precedente presenza di dee madri di grande potere e importanza è rimasta comunque in tutte le religioni, mediterranee e non, compreso il cristianesimo. Esistono però ancora delle società matriarcali, pur rare e limitate di numero. Ad esempio tra i Tuareg, gli Irochesi, in Indonesia e, appunto, nel Kerala, come ho più volte sottolineato parlando di Kamala Das e Anita Nair. Anzi, in particolare nella casta Nair, cui pure apparteneva la Das. Il che appunto spiega molto anche della Das. Il discorso è amplissimo e complesso. Ma sarebbe utopistico e poco storico fare anche l'ipotesi di un ritorno a una società matriarcale a livello mondiale. Almeno per quella che è la situazione oggi. E non certo pensando di ribaltare in pochi decenni o secoli ciò che si è compiuto in millenni. Quello di cui invece sono convinta è l'importanza fondamentale di ridare il giusto posto, cioè centrale, ora quasi perduto, ai principi archetipici fondanti, cioè a entrambi i principi. Tutto ciò che vediamo e di cui ci lamentiamo nella società di massa, non è la causa, come erroneamente si pensa, ma l'effetto dello squilibrio tra le due componenti archetipiche, entrambe presenti in ciascun individuo, sia maschio che femmina. E l'unico modo per farlo è la consapevolezza di chi siamo e di come siamo. Per quanto si pensi che molte centinaia di migliaia di anni ci abbiano cambiati, tuttavia l'imprinting della nostra specie è e rimane quello. Dalle neuroscienze ai più avanzati studi cognitivi, a quelli socio-antropologici, storici, archeologici, ecc. tutto lo conferma. Dimenticarlo è deleterio. Non possiamo nemmeno deferire alla "società" come ente astratto o peggio entità politica il compito di fare il lavoro che ciascuno dovrebbe compiere su sé stesso o dentro di sé.<br />Tutto questo forse non ha un diretto collegamento con le poesie di Kamala Das, se non per sottolineare che non è casuale che una donna dalle idee così "sovversive" provenga da una cultura e da una società matriarcale e matrilineare come è tuttora quella del Kerala.<br />Però volevo riportare il discorso entro binari più vicini ai testi che hanno ispirato tutti questi ricchissimi commenti. <br />E anche per spiegare meglio la mia posizione rispetto al valore del passato e al senso che ad esso attribuisco.Francesca Dianohttp://www.emiliashop.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-42286189722405008782012-06-29T11:14:05.449+02:002012-06-29T11:14:05.449+02:00Cara rò, mi convince molto il discorso della dea m...Cara rò, mi convince molto il discorso della dea madre che indistintamente é dentro a ciascuno di noi,in forma sopita, messa all'angolo ma quando un giorno verrà ricollocata al centro allora soltanto saranno abbattute le barriere tra i generi, tra le razze, tra i popoli e ci vorremo bene.<br />Anche l'altro discorso sulla società capitalista e massificante che distrugge le coscienze e blocca il percorso all'educazione senti-mentale individuo società mi trova assolutamente d'accordo. Ma qualcosa poi invece mi lascia perplessa...La tua visione panoramica e longimirante é acondivisibile come utopia, e mi sta benissimo, ma mi chiedo al presente in una società dove l'informazione passa essenzialmente attraverso la televisione che pianifica lavaggi del cervello, lancia tormentoni é possibile che qualche brandello di umanità si salvi? E' possibile che si generino anticorpi difensivi? Che partino dalla critica dal di dentro? Mi va di crederci, altrimenti si salvano solo coloro che scrivono poesie e fanno meditazione, mentre la massa dei "morti viventi" sarebbe condannata. Inoltre vorrei sperare di avere degli alleati nel percorso di rigenerazione perchè viceversa mi sentirei calata in certi racconti di spionaggio molto inquietanti dove tutto si mescola, il bene e il male, e non ti raccapezzi più...Certo nell'impegno quotidiano possiamo anche a volte sporcarci le mani, in attesa di purificarci nella divinitàAnnamarianoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-82661290748536935692012-06-28T23:59:17.232+02:002012-06-28T23:59:17.232+02:00Emy cara, io la tua poesia, scusami l'interpre...Emy cara, io la tua poesia, scusami l'interpretazione egoistica, l'ho proprio intesa 50(d) e 50(u), ed in particolare l'ho sentita rivolta al secondo genere(uso secondo solo per ordine di esposizione).<br /><br />la madre, da cui nasce tutto, nel bene e nel male, nei conflitti e nelle armonie, ti porta ... che tu sia donna o uomo l'hai dentro. Per altri temi possiamo parlare della stessa cosa per il padre per il quale ti dirò il verbo movimento rispetto al portare, non adesso perché in mente c'è solo l'accompagnare ma non rende e non è quello piu azzeccoso.<br /><br />Dopodichè considero che la madre è talmente dentro l'uomo addirittura mooolto più della donna, che la sua fatica psichica mostruosa e tante altre cose( compresi i condizionamenti mentali , sociali, professionali, intellettuali della contemporaneità) possa trovare un buon equilibrio, nell'incompiutezza della vita, solo attraverso il continuo creare, con interessi, passioni, arti minori o maggiori, rispetto al distruggere o distruggersi.<br /><br />Inoltre è' un grosso limite non dare la vita, per gli uomini quindi tutto si gioca nel trasferire questo ulteriore limite nel creare..non è solo per potere/ maschilismo millenario ma un dato di fatto che gli artisti piu numerosi, dall'artigianato all'arte, dalla cucina alla musica, dal cinema alla letteratura, siano uomini /anima che sanno come agganciare ogni cordone alle corde delle muse.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-18905932102262004542012-06-28T23:14:58.349+02:002012-06-28T23:14:58.349+02:00a Rò:
Così è. Aggiungerei che anche il cuore di u...a Rò:<br /><br />Così è. Aggiungerei che anche il cuore di un uomo dovrebbe avere un po' di femminile (come del resto è) senza vergognarsi del fatto che batta per tutt'e due. Graziemy.Ciaooo!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-48575840154871688112012-06-28T22:26:16.184+02:002012-06-28T22:26:16.184+02:00Cosa non si fa per spacciare donne lapidate(però m...Cosa non si fa per spacciare donne lapidate(però mai in determinati territori,vedi barhain, ma guarda caso solo in altri,veid iran) , non si può nemmeno dire, tanto come per i massacri o gli stupri di guerra.<br /><br />è meglio che chiuda...però se posso permettermi, suggerisco a tutte e a tutti uno dei film in assoluto oltre il superlativo, la donna che canta..canada..libano..canada..di Denis Villeneuve. Vedetelo appena potete. Rispecchia abbastanza alcune parti del discorso, non solo di questo mio commento, ma dell'argomento intero (e spezzato): mito, donna,uomo, societa violenta, odio, dominio, "razza", guerra..<br />amore...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-72965107268113167172012-06-28T22:25:45.114+02:002012-06-28T22:25:45.114+02:00argomento femmincidio e dintorni
è molto facile p...argomento femmincidio e dintorni<br /><br />è molto facile possa essere fraintesa, spero di essere semplice nell'esprimermi e v iprego di uno sforzo di cui vi ringrazio in anticipo.<br /><br />premessa<br />la società violenta in cui viviamo, a mia opinione, eredita nei millenni in ogni latitudine, una sezione delle sue violenze di cui quelle in questione sulla donna. <br /><br />con quello che dirò Non intendo pertanto mettere in discusssione il tema storico antropologico sociologico<br /><br />a proposito di "dei" vi sono violenze che ci portiamo dietro, per le loro stesse malattie trasferite agli uomini e le donne, vecchi, giovani, vecchie, bambini. su queste come avete detto solo l'educazione senti-mentale individuo/società può fare qualcosa per conoscerle e contenerle.Ovviamente la permanenza di una società violenta, fin dalla rappresentazione per immagini del corpo delle donne, non inzia e finisce con questa causa che peraltro non è solo italiana, anche se il regime videocratico voluto da silviuncolo ha le sue enormi responsabilità ma è adottato da tutti gli altri operatori e operatrici NON uno di meno.<br /><br />All'assassino di dea madre sono seguiti i suoi effetti sul mondo, di forza e violento, che hanno determinato tutta una serie di marchiature a sangue d' "inferiorità".. dalla "razza" donna s'è trasferita l'inferiorità ad ogni altra "razza" da considerarsi impura, cosa, merce, peso, costo, rito, sacrificio etc etc i sacrifici continuano tuttora anche nella nostra società occidentale, tuttavia vengono spacciati per cronaca nera (come fu spacciato per cronaca nera il mostro di firenze)<br /><br />alle cause violente di cui sopra se ne sono aggiunte di nuove:alcune sono drammaticamente figlie delle malattie del turbocapitalismo in cui il corpo diventa l'unico linguaggio ( vedi ad esempio malattie dei distribi alimentari), con altre occorre fare moltissima attenzione a non farsi " controllare " nei ragionamenti, nelle emozioni e nelel azioni, da chi artatamente, facendo una specie di richiamo "sirena", incanala determinate tematiche per recitare la grande presa per i fondelli dei diritti umani, fra cui anche quelli delle donne. L'impero ha tarsferito tecniche di manipolazione emotiva-intellettiva , fin dalla percezione, fin dalla prima percezione dei fenomeni di volta in volta in questione, per trarre "RICAVO":<br />1 ricavo ricavo, sui bilanci delle sottosezioni dell'impero,dedicate agli imperi mediatici, via cavo, stampa internet, associazioni(filogovernative) etc etc;<br />2 ricavo in senso lato, perché pre-indirizzando ai tormentoni di volta in volta in questione, l'impero procede a dare( sempre falsando la percezione, come a ridosso immediato del caso)successiva percezione che tutti sono sul pezzo e che se ne interessano una ad una, uno ad uno.<br /><br />In realtà i dati delle statistiche sono falsati però ogni anno un numero da brivido da impennata viene "spacciato" a secondo del tormentone mediatico da vendere( e che fa vendere)come il più da brivido, come il record!...un po' come quel record, del tutto falso, che fece vincere a roma quel capolavoro horror di alemanno..la povera signora reggiani divenne miliardi di donne uccise dai "romeni" in ytalya.<br /><br /><br />dall'altra parte non è un caso che un classico manipolatore delle "masse" quale è saviano,sia stato il primo a coniare il termine femminicidio <br /><br />la societa "democratica" occidentale ha escogitato la piu grande truffa per dare il contentino alle donne, che per essere uccise non abbisognano come nessuna vita sulla terra di essere fisicamente prese a mazzate, ma la rappresentazione mediatica, per i ricavi di cui sopra, abbisogna del circolo vizioso altrimenti crollerebbe un impero mondiale dei vari format stile amore criminale.<br /><br />altro discorso merita la comparazione di temei universali fra cui il tema donna, perchè anche qui tutto viene trasformato dallo zio sam, in qualcosa utile per l'occupazione, fisica e/o mentale , delle relative terre.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-24419652366057231602012-06-28T21:32:25.111+02:002012-06-28T21:32:25.111+02:00per Emy
se commentassi "il sonetto" che ...per Emy<br />se commentassi "il sonetto" che hai scritto, lo rovinerei con le parole. Quella donna "dentro il cuore di ognuno di noi" che ci accompagna e che hai cantato, è il ritratto modulato della vita, della morte, del dolore e della gioia,di memoria antica o recente, di memoria futura, dalla madre all'amante,dalla nonna o una maestra, dall'amica alla sorella,fino al prossimo..<br />amore.<br />GRAZIEMY!<br />ròAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-55738393943310182042012-06-28T16:56:06.131+02:002012-06-28T16:56:06.131+02:00Cara Francesca,
ciò che scrivi nell'ultimo pos...Cara Francesca,<br />ciò che scrivi nell'ultimo post è molto vero.<br /><br />La violenza sulla donna va capita, considerata sotto tutti i punti di vista,ma soprattutto è l'aiuto che si dà alle donne nel momento in cui vogliono liberarsi dall'uomo che le violenta la cosa più importante, fondamentale . Il prossimo poco è disposto a fare...credimi. Ciao EmyAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-23237287758477429032012-06-28T16:00:04.037+02:002012-06-28T16:00:04.037+02:00....magari la legge approvata in questi giorni dal.......magari la legge approvata in questi giorni dalla Regione contro la violenza sulle donne, per la valorizzazione e il finanziamento delle Case delle donne, dei Centri antiviolenza che rischiavano di essre chiuse in seguito ai tagli previsti dalla finanziaria può essere una buona cosa...Anche le Istituzioni si devono mobilitare, oltre al Volontariato. Scusate ma in questo momento non mi riesce di scrivere niente di poetico. Un grande saluto a tutti voi<br />AnnamariaAnnamarianoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-50444607154570120702012-06-28T14:14:50.611+02:002012-06-28T14:14:50.611+02:00Cara Annamaria, non so se siano sufficienti altre ...Cara Annamaria, non so se siano sufficienti altre leggi in Italia. Ce ne sono già di buone, (e per fortuna che è stata cancellata quella mostruosità del delitto d'onore, che poi funzionava tra l'altro solo in senso unidirezionale) ma il problema è che la legge da sé non basta se le coscienze non sono educate. Vedi la legge sullo stalking. E' una buona legge, ma quante donne denunciano ripetutamente e poi si deve aspettare che vengano massacrate prima di agire? Spesso si scopre che la vittima aveva denunciato più volte lo stalker, ma senza esito. <br />Quando le leggi sono tante e sempre più repressive, come insegna Manzoni con l'elenco delle sue "gride", significa che un paese è immaturo. I delitti contro le donne sono tanti, troppi ovunque, ma a parte i casi di delinquenza vera e propria, molti di essi si devono a raputs di ira cieca, frustrazione, incapacità di accettare le sconfitte e le sfide della vita. E molto, molto malamore.Francesca Dianohttp://www.emiliashop.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-42419976408784136832012-06-28T14:06:51.880+02:002012-06-28T14:06:51.880+02:00Grazie Emy, una poesia molto eloquente...Grazie Emy, una poesia molto eloquente...Francesca Dianohttp://www.emiliashop.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-76471273205850994002012-06-28T12:13:36.212+02:002012-06-28T12:13:36.212+02:00Cara Francesca, sono assolutamente d'accordo c...Cara Francesca, sono assolutamente d'accordo con te, é sempre dal basso che si può innescare un processo di trasformazione dei costumi,l'educazione al dialogo e alla sincerità é fondamentale, come la ricerca e la valorizzazione di valori diversi da quelli fondati sull'affermazione del potere. Certo Kamala Das ha arricchito moltissimo la coscienza delle donne indiane, e non solo, ha favorito il processo di riconoscimento della parità dei diritti tra esseri umani( non solo tra l'uomo e la donna), in un Paese la cui tradizione é fortemente classista. L' Italia penso anch'io che non sia così evoluta, se considero che sino a poco tempo fa veniva tollerato il delitto d'onore...Leggi nuove forse potrebbero apportare un contributo alla soluzione di un problema, che prima di tutto va risolto a livello di coscienze.Annamarianoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-33919856167600877642012-06-28T09:26:30.954+02:002012-06-28T09:26:30.954+02:00A Francesca, Ros, Annamaria,Mayoor,Paolo,Ennio, Gi...A Francesca, Ros, Annamaria,Mayoor,Paolo,Ennio, Giorgio,Enzo, Flavio con grande affetto e ammirazione:<br /><br />Nel cuore di ognuno di noi<br />c'è sempre una donna <br />felice o infelice<br />raccoglie fiori e frutti<br />strappa erbe invasive<br />prepara piccolo pani<br />aspetta la pioggia<br />e la forza del sole<br />è così perchè è donna<br />non fosse così<br />così grande di sè<br />avremmo solo inutili battiti.<br /><br />EmyAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-39629566213047455472012-06-28T03:15:51.662+02:002012-06-28T03:15:51.662+02:00Cara Annamaria, avevo promesso a Enzo di mandare a...Cara Annamaria, avevo promesso a Enzo di mandare alcuni testi poetici che aprissero una prospettiva diversa sulle voci poetiche che in genere vengono proposte su molti blog letterari e allora ho pensato a una voce femminile che in India ha non solo lasciato un segno fortissimo, ma ha aperto una nuova strada alla poesia scritta da donne. <br />Come giustamente sottolinei, il contesto sociale e culturale di Kamala Das era sicuramente privilegiato. Ciò non toglie nulla tuttavia alla sua forza di rottura e al suo coraggio. Una famiglia hindu di stretta osservanza come la sua non è un luogo in cui la donna abbia grande indipendenza e libertà. Tutt'altro. Ma sicuramente due sono state le sue armi; la prima la sua cultura unita al carattere, la seconda un marito che, pur molto più anziano, l'ha incoraggiata e accettata nella sua diversità. Il che fa capire come siano importanti tanto la cultura che la collaborazione tra i sessi per arrivare a una vera liberazione della donna. <br />In India, come forse saprai, esiste una piaga che si chiama feticidio femminile. In molte zone dell'India, soprattutto rurali e tra le classi meno abbienti, si pratica l'aborto di feti femminili, che viene reso possibile dalle indagini prenatali rese possibili dalla teconologia dell'indagine con lo scanner. Ovviamente la pratica è illegale e infatti per legge i medici hanno il divieto di rivelare il sesso del nascituro. Ma la legge viene spesso aggirata e la lotta contro questa pratica, che giudica ancora la nascita di una femmina una disgrazia per via della dote (essa pure dichiarata illegale ma comunque richiesta e spesso motivo di uxoricidio) ecc. è ancora lontana dall'aver estirpato questa cosa terribile. Il risultato è che in alcune zone l'equilibrio numerico tra maschi e femmine è gravemente alterato. Anche in Kerala. Se ne parla nel romanzo "L'arte di dimenticare" di Anita Nair. Dunque, l'istruzione e la cultura sono strumenti molto importanti per combattere la violenza, che è la risorsa di chi non ha strumenti di dialogo o confronto. <br />Lo stesso vale per la situazione italiana, di cui parli. L'Italia è uno dei paesi cosiddetti "evoluti" in cui l'omicidio femminile è tra i più alti e la cosa si aggrava di anno in anno, unitamente alle violenze sulla donna. Alla faccia della "corporeità femminile che in Europa sarebbe già stata digerita e assimilata". Queste violenze cieche sono quasi sempre perpetrate in famiglia o da maschi che con le vittime hanno o hanno avuto un rapporto. Mariti, ex mariti, fidanzati, ex fidanzati ecc. Più raramente estranei. Nelle famiglie di immigrati invece, quando si verificano omicidi o violenze, spesso sono i padri-padroni che uccidono o malmenano le figlie che non accettano più le regole di una sottomissione totale. Tutti questi uomini sono certo infelici, ma soprattutto perché sentono di aver perso un potere con cui identificano il proprio ruolo. Io sono convinta che l'istruzione, l'educazione al dialogo, all'espressione delle proprie emozioni con mezzi più sofisticati ed evoluti della violenza cieca e la cultura possano aiutare immensamente.Francesca Dianohttp://www.emiliashop.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-12709581862333576892012-06-27T16:15:19.622+02:002012-06-27T16:15:19.622+02:00...ringrazio anch'io molto Francesca Diano per......ringrazio anch'io molto Francesca Diano per averci fatto conoscere la poetessa indiana Kamala Das, che sa parlare con tanta "spudoratezza" delle sensazioni del corpo, trasformandole in esperienze soprannaturali, vicine alla divinità. Certo un modo per disvelare il sacro piacere che congiunge in un abbraccio mistico la donna all'uomo, contro ogni pregiudizio sociale. Tuttavia penso che Kamala Das ebbe molto coraggio ma fosse anche una persona privilegiata,visto il contesto in cui é nata e vissuta...insomma non era una paria e il suo valore di essere umano e di donna da sempre, nel contesto familiare e sociale, le era stato riconosciuto. Può essere solo in parte citata come esempio di emancipazione...di consapevolezza sicuramente.<br />E veniamo a quanto succede oggi in Italia, il gran numero di delitti di cui le vittime sono proprio le donne; a proposito molti cominciano a parlare di feminicidio, cioè di un reato non solo contro la persona e il diritto inviolabile alla vita, ma anche di un reato sociale, poichè la società non difende abbastanza, con leggi opportune,le donne dalla violenza. Penso che il femminismo debba difendere la femminilità e i diritti umani delle donne nello stesso tempo. Un compito di tutti, credo, perchè l'uomo che uccide é molto infelice e certamente non in sintonia con se stesso e al passo con i tempi. Un compito per il riconoscimento reciproco, dell'uomo della donna, della società...e, perchè no, della poesia.Annamarianoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-26696990571243203392012-06-20T21:19:04.042+02:002012-06-20T21:19:04.042+02:00(*_*)(*_*)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-72386162292400726752012-06-20T21:16:12.002+02:002012-06-20T21:16:12.002+02:00ciao Mayoor, premesso che per me la vita viaggio c...ciao Mayoor, premesso che per me la vita viaggio continuo interiore è tutto rispetto a tutto il resto, premesso che quindi che "le masse" non le avvicini se non puntando sulla crescita vera dell'individuo che poi diventa corretta relazione fra individuo /società, premesso quindi che sono d'accordo con il pezzo di biografia che hai gia condiviso se be ricordo, e sei stato sei come nel romanzo " sul filo del rasoio" , purtroppo non sono state solo le veline di mediaset o quanto di non meglio specificato nel tuo commento, a sputtanare le parti che si devono salvare delle autentiche zone prerivoluzionarie degli anni 60 , che hanno avuto senza dubbio anche durante gli anni 70 qualcosa che ha cercato di contenere i danni gia presenti allora, non solo del preberlusconismo, ma della campagna autocelebrativa, oppure autopromozionale, controllata però vieppiù vuoi da forme " cupola" esterne alle diverse società mediterranee, stile i finti movimenti per la pace, vuoi dall'imbecillità e spocchia dei soliti o solite intellettuali all'italiana. Non condivido le modalita con cui si è espresso E.A. in quel commento da lui segnalato , ma nella sostanza ha ragione e inconsapevolmente per una ragione " femminista" ...alle donne di ogni tipo tuttora sottoposte a tortura , immagino ad esempio quelle ben diverse dalle signore in pelliccia e di sinistra a cui si riferiva enni...immagino quelle abbandonate nella loro ignoranza di cultura di vita, per cui il proprio corpo diventa l'unica zona di controllo con alcune malattie tipiche del capitalismo , vedi anoressia...ma il discorso si fa troppo troppo lungo per questo spazio. ti saluto caramente<br />ròAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-18074113930452800002012-06-20T19:01:03.739+02:002012-06-20T19:01:03.739+02:00Grazie, sentivo necessario un chiarimento ed è arr...Grazie, sentivo necessario un chiarimento ed è arrivato. Ancora oggi penso che le donne femministe di quegli anni fecero bene a mettere degli steccati, magari provvisori, ma penso fossero necessari. Lo so perché questa fu anche la mia esperienza, ovviamente solitaria o per meglio dire individuale, grazie alla quale andai in India ma soprattutto mi portò a scoprire la psicanalisi e la meditazione. Tutte cose che si possono fare solo spostando l'attenzione dal sociale al privato, dalla collettività all'individuo... per poi comprendere entrambi, magari in modo diverso dalle ideologie che conoscevo. Ed è anche vero che le battaglie femministe degli anni 60/70 non furono le sole nella storia, ma aggiunsero contenuti nuovi... almeno finché qui da noi non arrivarono le veline di mediaset e tutto il resto. La storia è anche solita. <br />Ciao, sono lieto per questo incontro con le poesie di Kamala Das. <br />mayoorAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-65010951655228177722012-06-20T18:31:51.092+02:002012-06-20T18:31:51.092+02:00Caro Mayoor, non so se nel tuo commento tu includa...Caro Mayoor, non so se nel tuo commento tu includa anche me tra chi prende le distanze dal femminismo. Ma per quanto mi riguarda non è così. In uno dei commenti precedenti dicevo che quello che chiamiamo femminismo non è fenomeno recente, perché già con la Rivoluzione francese la questione s'era posta e mi pare che la questione si ponga di nuovo, in termini magari variati, ad ogni cambio epocale e culturale. Dicevo solo che il femminismo degli anni 60/70, arrivato in quelle forme dagli USA insieme alle rivolte studentesche, non poteva che fallire perché a un certo punto, pur nato da ragioni sacrosante, si è posto come guerra fra i sessi invece che come integrazione e unione. Non ci sono vittorie nella negazione ed esclusione di una parte, quando quella è parte di un'unità. Difatti le femministe dell'epoca, che pur credevano dure e pure a quello che stavano facendo, sono scomparse e le poche vittorie, anche se molto importanti, sono state sminuite da una misoginia di ritorno di cui in particolare l'Italia soffre.Ma poi dicevo anche che questo tipo di lotta è stato istituzionalizzato e quindi spento.<br />In India, a cui dobbiamo l'immensa nozione del non dualismo, l'Advaita, che permea tutta la sapienza vedica, anche la presenza della donna nella società risente di questa visione. Le donne sono state componente fondamentale della lotta per l'indipendenza indiana e già nel 1925 la grande poetessa bengalese Sarojini Naidu, l'"usignolo dell'India", fu eletta presidente dell'Indian National Congress. Un grande esempio di impegno politico e letterario.Francesca Dianohttp://www.emiliashop.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-22190688207682450422012-06-20T15:00:04.460+02:002012-06-20T15:00:04.460+02:00Insomma volevo dire che non condivido questo prend...Insomma volevo dire che non condivido questo prendere le distanze dal femminismo, in fondo dobbiamo tutti qualcosa a quelle "scatenate". Anzi, dobbiamo molto: l'autoanalisi ad esempio, un passo avanti sulla liberazione sessuale, sui rapporti di parità nella coppia e molto altro, anche se moltissimo resterebbe ancora da fare. Comunque il femminile non sarebbe argomento per maschi, fatta eccezione per quella minoranza che ha potuto sperimentare qualcosa di se' con la moderna psicanalisi. Per parte mia, il fatto che le donne affrontino anche in poesia l'enorme paccottiglia di condizionamenti a cui sono e siamo assoggettati... e che ne scoprano sempre di nuovi, e che mettano luce con coraggio, a me fa solo un gran piacere e mi rende alleato nel cammino. <br />mayoorAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-15676110581387393272012-06-20T14:38:57.069+02:002012-06-20T14:38:57.069+02:00Grazie a te rò e a tutti quelli che hanno contribu...Grazie a te rò e a tutti quelli che hanno contribuito a fare di questo post un luogo vivo e traboccante di spunti interessantissimi! In effetti c'è così tanto da dire su ognuno di essi.Francesca Dianohttp://www.emiliashop.wordpress.comnoreply@blogger.com