tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post1802449752709725875..comments2024-02-22T09:32:06.341+01:00Comments on MOLTINPOESIA : Flavio VillaniI Rapacicon un commentodi Leonardo TerzoMoltinpoesiahttp://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comBlogger34125tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-13263125431769651982011-12-26T23:05:28.225+01:002011-12-26T23:05:28.225+01:00Abate Ennio:
Non penso che la poesia di Flavio v...Abate Ennio: <br /><br />Non penso che la poesia di Flavio venga danneggiata da una seria discussione. Semmai dalle schermaglie che mirano ad evitarla o a banalizzarla. Comunque sul sito LE PAROLE E LE COSE è stato pubblicato un post serio proprio sul bacio delle due ragazze lesbiche (Diversamente reale. Un Sogno lesbico al “Grande fratello”) e c'è stato un po' di dibattito. Per i curiosi il link è questo: http://www.leparoleelecose.it/?p=2522Moltinpoesiahttps://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-40421440477430777292011-12-26T22:59:10.089+01:002011-12-26T22:59:10.089+01:00ok may hai pienamente ragione. Emyok may hai pienamente ragione. EmyAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-24148894904603399922011-12-26T22:11:41.371+01:002011-12-26T22:11:41.371+01:00Ve bene Emy, se ti va parliamo di sesso. Di libido...Ve bene Emy, se ti va parliamo di sesso. Di libido in senso Junghiano potrebbe andare? <br />Servirebbe un post adeguato, non mi sembra giusto farlo qui. Questo spazio è per la poesia di Flavio...<br /><br />mayAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-42163771300099116052011-12-26T21:51:52.414+01:002011-12-26T21:51:52.414+01:00... tutto perché leonardo ha sputacchiato un po...... tutto perché leonardo ha sputacchiato un po' di veleno sulle interpretazioni che sembravano non tener conto della sua profumata spiegazione... <br />Basta poco, un chicco d'uva rancida può rovinare l'intero pasto. <br />io mi fermerei qui. <br /><br />mayAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-29862274395978156872011-12-26T21:47:26.154+01:002011-12-26T21:47:26.154+01:00Solo la parola. emy
P.s.: del sesso si sparla non...Solo la parola. emy<br /><br />P.s.: del sesso si sparla non se ne parlaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-35714114013256592482011-12-26T21:41:33.346+01:002011-12-26T21:41:33.346+01:00Via, la parola sesso la dicono anche i preti nei l...Via, la parola sesso la dicono anche i preti nei loro sermoni. <br />:)<br /><br />mayAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-37069449086238653562011-12-26T21:25:23.606+01:002011-12-26T21:25:23.606+01:00Stucchevoli? Ma noooo!Discorso Proibito e poco poc...Stucchevoli? Ma noooo!Discorso Proibito e poco pochissimo intellettuale si pensa...e poi per quelli che non lo fanno è castrante quasi punitivo, meglio scriverlo... accidenti che sbaglio! Si evita di parlarne nei salotti buoni<br />e poi...lasciamo perdere, c'è sempre l'analista. EmyAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-67220974589458831512011-12-26T21:03:14.617+01:002011-12-26T21:03:14.617+01:00La parola sesso è stata a lungo impronunciabile. L...La parola sesso è stata a lungo impronunciabile. Lo si doveva rappresentare per immagini metaforiche: ecco allora la necessità del linguaggio esplicito, di rottura, non allusivo, della poesia di Baudelaire. <br />Oggi, al contrario, di sesso se ne parla fin troppo, in tutte le forme. La rappresentazione è continua. Meccanica. Estetizzante e commerciale. Come dice Emy, "gli intellettuali non ne parlano mai". Forse. Ma certo è difficile parlarne senza diventare stucchevoli. E' come se l'iper-rappresentazione della "cosa" abbia avuto la capacità di depotenziarla, di ridurla a poca cosa, tutt'al più gossip da talk show (guardatevi almeno una volta "La Mala Educaxxxion", su La7, talk show sul sesso, per capire cosa intendo...), oppure mezzo di autopromozione (vedi l'entusiasmo scatenato dai baci lesbici e non del Grande Fratello).<br />Tutto questo però nulla toglie all'effetto deflagrante della parola quando inserita in un contesto diverso e inatteso. <br />Ciao<br />FlavioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-12283440611410170522011-12-26T20:07:36.589+01:002011-12-26T20:07:36.589+01:00May: mi fa solo piacere che la mia poesia sia stat...May: mi fa solo piacere che la mia poesia sia stata pretesto per una libera discussione.<br />Ciao<br />FAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-79850787946591276772011-12-26T20:00:25.813+01:002011-12-26T20:00:25.813+01:00L'avevo già detto e qui mi va di ripeterlo il ...L'avevo già detto e qui mi va di ripeterlo il sesso c'entra sempre. Anche nelle poesie sulla primavera del tipo: entrò il seme nella terra e fu subito amore.- Il sesso si fa sempre anche quando solo lo si pensa ..e poi il rapace, ragazzi è davvero scatenante. Gli intellettuali non parlano mai di sesso, ho notato,forse lo "fanno" e sempre lo scrivono. Ho spesso pensato che la Divina Commedia del Grande Alighieri sia impregnata di sesso o meglio di raffinata sessualità. Possiamo far finta che non sia così , fino a quando poi ci si incontra via internet sul Blog dei Molti? ciao EmyAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-53940695188693874232011-12-26T19:27:55.563+01:002011-12-26T19:27:55.563+01:00uff, vedo che 'sta cosa del sesso si va ingiga...uff, vedo che 'sta cosa del sesso si va ingigantendo da se'. Nella poesia in questione è un atto, un pensiero intimo assai naturale e non è di questo che si discute. Inoltre la poesia I rapaci s'è fatta pretesto per discutere liberamente, e mi scuso con Flavio per questo. Anche se può sembrare accanimento resta pur sempre un gioco e spero si capisca. <br /><br />Al simpatico LT posso dire che se avesse fatto almeno un Terzo della terapia che ho fatto io magari ne potremmo palare in modo più adeguato. Non mancheranno altre occasioni. Ciao<br /><br />mayAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-32334327976628266482011-12-26T16:42:23.193+01:002011-12-26T16:42:23.193+01:00Ciao Flavio, mi scuso per l italiano ma sono con t...Ciao Flavio, mi scuso per l italiano ma sono con tastierina incasinatissima . Il doppio che sento" io ", più tesa possibile nello spazio cavo androgino maschile femminile, é quello naturale fra io e sé più profondo , consapevolezza inclusa, da te peraltro dichiarata , del " fascino " a sua volta doppio, che certi rapaci possono attivarci subendoli nell io abbandonato al loro rapido mutevole incedere rispetto alla lentezza richiesta dalle costruzioni razionali irrazionali del se. Ps la tua poesia non la commento perché mi p-rende in quel sé senza altri alfabeti, al nucleo del simbolo.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-468724711293258092011-12-26T14:09:13.007+01:002011-12-26T14:09:13.007+01:00"Questa poesia scandisce immagini che mi semb..."Questa poesia scandisce immagini che mi sembrano almeno double face, cioè buone per essere lette liberamente da qualunque parte le si legga."<br /><br />Riprendo la frase di Mayoor per dire: sì, le immagini sono "almeno double face". Non ho alcun timore dello scavo. E sono d'accordo: non si tratta del banale "transfert poetico del mio io aquila...". <br />Le motivazioni coscienti della poesia sono nella metafora. Sono però anche convinto che un testo sia composto di strati concentrici che ricoprono un nocciolo mitico. Il mondo non è come lo sognamo. Meglio o peggio? Non lo so.<br />Ciao<br />FlavioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-31280244866212333322011-12-26T13:20:07.152+01:002011-12-26T13:20:07.152+01:00Flavio,
Se ci fosse sesso nel senso in cui l'...Flavio, <br />Se ci fosse sesso nel senso in cui l' hanno "ossessivizzato" i contemporanei peraltro riducendolo a meccanico volo simulato ," le nuvole " non sarebbero presente né in cirri né a pecorelle ne altre forme .inoltre il linguaggio degli uccelli , al di la dei rapaci in questione , é una delle forme alfabeti più divine che ci sia nella carnalità musicale non confrontabile con quelle più basse o più alte degli attrezzi strumenti x l accoppiata . Infine limitandoci a quelli dei rapaci capaci di ogni male predatorio, stupro convenzionale e non convenzionale alle loro prede,non credo propeio sia un transfert poetico del tuo io aquila a caprette o vipere. CiaoAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-3820062912337989932011-12-26T13:08:30.328+01:002011-12-26T13:08:30.328+01:00Non per altro Jung prese a un certo punto un '...Non per altro Jung prese a un certo punto un ' altra strada.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-87148801083179461712011-12-26T12:44:16.887+01:002011-12-26T12:44:16.887+01:00Caro Flavio,
Come dice Huysmans: Sesso? Ne faccia...Caro Flavio, <br />Come dice Huysmans: Sesso? Ne facciamo parlare i nostri servi!<br /><br />E anche Freud ai dilettanti dell'inconscio direbbe: "Oltre i cirri pià ostili". Tie' psicanalizzatemi questo!<br /><br />L.T.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-60842612809975278832011-12-26T11:31:30.287+01:002011-12-26T11:31:30.287+01:00Ennio Abate:
Non è la parola 'sesso' che ...Ennio Abate:<br /><br />Non è la parola 'sesso' che fa perdere la testa a tutti ( a tutte?).<br />E' l'interrogazione della "cosa", che noi oggi, in mancanza di parole che più e meglio ad essa ci approssimano, chiamiamo 'sesso' a scombussolare certezze e forme e a renderci o troppo angosciati o troppo ilari.Moltinpoesiahttps://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-51853067150327523822011-12-26T05:52:17.640+01:002011-12-26T05:52:17.640+01:00"Ma noi restiamo con chi ancora sogna" ,..."Ma noi restiamo con chi ancora sogna" , è commento materno. <br />E potrebbe bastare allo stato onirico. Ma la parola sesso non ce la siamo inventata, l'ha scritta Flavio che scrive con sufficiente consapevolezza. <br />Naturalmente potrei aver travisato il senso della metafora, ma questo accade quando l'opera è lasciata aperta. In pittura accade frequentemente perché la narrazione è per immagini, quindi è più adatta al linguaggio inconscio. Qui è narrato (accade) un risveglio, e si passa dai cirri alle lenzuola, cioè dal sogno al pensiero cosciente. Il passaggio tra il rapace e il sesso crea nessi inevitabili. <br />Forse il commento di LT avrebbe senso se la poesia fosse rimasta in ambiti surrealisti, ma la seconda parte è scritta con realismo... <br />In quale direzione si vorrebbe andare?<br /><br />mayAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-51648570429705696402011-12-26T00:53:18.788+01:002011-12-26T00:53:18.788+01:00Vuoi mettere il sublime; "I cirri più ostili&...Vuoi mettere il sublime; "I cirri più ostili"?<br /><br />L.T.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-75585454430442565042011-12-26T00:36:26.767+01:002011-12-26T00:36:26.767+01:00Non è il motore di tutto?! Aspetta un po'...ch...Non è il motore di tutto?! Aspetta un po'...chi è che lo diceva...??? Ciao Leonardo! Buone feste!<br />FlavioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-46002668671902580942011-12-26T00:26:34.455+01:002011-12-26T00:26:34.455+01:00Eh! Eh! Basta una parola: Sesso! E tutti perdono l...Eh! Eh! Basta una parola: Sesso! E tutti perdono la testa! Ah! Ah!<br /><br />L.T.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-29925927232849834972011-12-26T00:12:22.252+01:002011-12-26T00:12:22.252+01:00Davvero m'affascina la lettura che fa Ennio, s...Davvero m'affascina la lettura che fa Ennio, su suggestione di Mayoor, della mia poesia, e il parallelo con la poesia di Baudelaire, soprattutto ora che ho anche potuto apprezzare il bel commento di Fiori. A questo punto però mi risulta inevitabile riflettere su un'apparente inquietante disparità: quella che sussisterebbe fra la mia intenzione (ovvero trattare un certo tema - l'idea di partenza - con un particolare "tono" o linguaggio) e il risultato ottenuto, risultato che rappresenterebbe una finestra su "altro", addirittura "sull'universo maschile", mettendo in gioco un salto non irrilevante dal particolare all'universale. L'autore può essere strumento inconsapevole di forze che lo trascendono? Il totale controllo del mezzo e della materia è di Baudelaire: ogni parola è lì scelta con consapevolezza non comune. Ovviamente il paragone con il sottoscritto non regge, ma il dato di fatto è che pensavo e continuo a pensare di scrivere con sufficiente consapevolezza. Forse le parole vanno al di là di tale illusione, la superano e la ridicolizzano. Se le cose stanno effettivamente così, la poesia si confermerebbe strumento potentissimo di conoscenza. Altro che modalità espressiva morta e sepolta. Nello specifico: il mio lavoro ha effetivamente aperto uno spiraglio su ciò di cui parlano May ed Ennio? Se sì, pur inquietato dalla disparità fra intenzione e risultato, non posso che rallegrarmi. <br />Ciao<br />FlavioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-66977140150690780752011-12-25T19:47:15.589+01:002011-12-25T19:47:15.589+01:00Interessantissimo questo spunto verso l'univer...Interessantissimo questo spunto verso l'universo maschile. Sarebbe un vero peccato perdere l'occasione che hai offerto, Flavio, con questa tua poesia. <br />Leggendo la poesia di Baudelaire basta quel "je voudrais" per chiarire (anche sul piano giuridico) che non ci fu alcuno stupro. Se stupro ci fu, fu senz'altro quello di profanare l'ambiente benpensante della sua epoca. Facile che quella donna non sia nemmeno esistita. Ma fosse esistita val la pena di considerare un fatto assai comune nella mentalità maschile, anche dei giorni nostri: che l'atto sessuale mancato nell'uomo produce rabbia. Le carceri sono piene di uomini che non si son saputi trattenere da questo istinto, e per lo più neanche lo sanno. <br />Baudelaire fa lo stesso, ma secondo me ci gioca. E' certo uno stimabile innovatore, ma anche un dissacratore. Cioè, per innovare sceglie la via più breve. <br />L'accostamento con la tua poesia a me pare pertinente per quel verso di chiusura, quello sì mi sembra stizzito. E che male c'è? Nessuno, oltretutto l'hai scritto con garbo e dopo che una certa amarezza l'ha preceduto. In Baudelaire tutta questa amarezza non c'è, è sarcastico e diretto. E non v'è allusione alcuna. <br /><br />mayAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-7036362962789101182011-12-25T18:51:29.740+01:002011-12-25T18:51:29.740+01:00"E allora l’avverto: con la poesia non si sa ..."E allora l’avverto: con la poesia non si sa mai dove si va a finire…"<br /><br />Ennio, non sai quanto sia d'accordo con questa affermazione. Ho letto la poesia di Baudelaire. Dirompente. "Spartisce" con la mia i due piani contrapposti di luce e oscurità: l'immensità del cielo e il microcosmo della stanza oscura dell'ultimo sonno. La bellezza luminosa descritta nelle prime quartine, contrapposta all'inquietante carnalità, allo stupro, di quelle successive, con la cesura di quel "ti amo e ti detesto!" potentissimo, ad interporsi fra le due componenti della poesia: fra la luce e l'oscurità. <br />Sono convinto che non esista poesia senza allusione. C'è un bilancio sottile fra ciò che è esplicitamente detto e ciò che non lo è. Molto "spartisce" con la struttura psichica dell'autore. <br />Ovviamente l'autore si espone ad alcuni rischi (nel caso di Baudelaire perfino alla censura). Ognuno li affronta a modo suo. Ma alla fine li si accetta oppure non si scrive.<br />Ciao<br />FlavioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-59681778832106776112011-12-25T16:15:39.831+01:002011-12-25T16:15:39.831+01:00Grazie per aver approfondito, Ennio. Una lettura n...Grazie per aver approfondito, Ennio. Una lettura non solo formalistica implica che si debba ricorrere ad altri ingredienti, immagino, come la psicanalisi ed in generale altre scienze umanistiche. Ma si entrerebbe nella sfera del privato e si sa che non viviamo ancora in un'epoca allenata all'introspezione. Inoltre, anche per guardare meglio nella storia, servirebbe di avere più confidenza con la sociologia. Lo dico ripensando al libro di Linguaglossa di cui abbiamo tanto discusso. Riprendendomi dall'emozione mi sono reso conto che le difficoltà non possono essere attribuite solo alle questioni interne al far poesia. Basterebbe considerare che anche altre arti sono in difficoltà, ed è ragionevole pensare che le cause siano le stesse. Ma questo "nulla spartisce" con la poesia di Flavio Villani. <br />E' solo per dire che una lettura approfondita può mettere in luce aspetti inibitori propri del linguaggio, dei costumi e delle usanze. Questo è possibile se si vanno a leggere poeti che si espongono maggiormente, altrimenti nel sapiente manierismo tutto si fa più difficile. Alle dolci menzogne è difficile controbattere. <br /><br />mayAnonymousnoreply@blogger.com