tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post2940594552017423711..comments2024-02-22T09:32:06.341+01:00Comments on MOLTINPOESIA : Marcella CorsiUna poesiaMoltinpoesiahttp://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comBlogger58125tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-39211343516475536932012-02-11T20:31:06.023+01:002012-02-11T20:31:06.023+01:00... davvero, se qualcuno di noi ha un amico che sa...... davvero, se qualcuno di noi ha un amico che sa come gestire un sito e potrebbe essere disposto a dare qualche consiglio a Ennio, lo metta in contatto con lui.<br />Ho riletto l'insieme dei commenti sul blog relativi a questa mia poesia e mi è sembrato un buon esempio di laboratorio. Ringrazio tutti per il contributo dato. <br />Vorrei da ultimo invitare chi si è affacciato su questo blog ad 'annusare' anche la rivista che alcuni di noi producono - Poliscritture - giacché ospita anche diverse poesie, sia isolate che incluse nei testi in prosa, e talora riflessioni sulla poesia. Tra queste ultime mi colpì lo scritto di Patrizia Villani (Quando il privato si fa politico: etica militante e poesia, lo trovate nel n. 7 a p. 48 ).<br />Nel n. 7 (trovate il pdf del n. 7 e degli altri numeri andando sul sito, cliccando sulla sinistra sul vecchio sito e poi sempre a sinistra sulla rivista cartacea) potete leggere poesie di Luca (Ferrieri, a p.61), di Mayoor (p.77) e mie (p. 50) ma anche di Fabio Franzin, Stefania Portaccio, Maurizio Meschia, Francesco Dalessandro, Lisabetta Serra e Giovanni Calarco. Poesie sono incluse anche nelle prose di Salvatore (Dell'aquila), di Ennio e nella mia. Cito a memoria, qualcosa potrebbe sfuggirmi.<br />Del n. 8 non vi dico (perchè ancora non è sul sito ma spero che a breve Ennio riesca a farcelo apparire). Però almeno che il numero si apre con i versi di Rita (Simonitto), questo sì, ve lo dico. <br />Poesie ne trovate diverse almeno a partire dal n. 3. Aprendo il pdf del numero basta cliccare sull'icona che indica le pagine (sulla sinistra in alto) e, scorrendo le pagine miniaturizzate che si aprono, vedete subito dove sono i vuoti delle poesie (dall'indice è più difficile capire se si tratti di poesie o di prose). <br />L'unico pdf che non si apre (ma spero che Ennio possa metterci rimedio quanto prima) è quello del n. 5. E dispiace perché tra l'altro ci sono, presentate da me, diverse poesie di Paola Febbraro che vi consiglio vivamente... <br />Davvero, date un'occhiata a "Poliscritture": può essere interessante da diversi punti di vista. <br />E un amico o amica per qualche consiglio tecnico ad Ennio sulla gestione dei siti dei Moltinpoesia e di Poliscritture.<br />Un caro saluto a tutti <br />MarcellaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-52330499876054648242012-02-11T00:08:20.457+01:002012-02-11T00:08:20.457+01:00Ennio Abate ad AnonimoFeb 10, 2012 11:15 AM:
Sì, ...Ennio Abate ad AnonimoFeb 10, 2012 11:15 AM:<br /><br />Sì, mi sono accorto pure io che non c'è corrispondenza tra orario d'inserimento del post e orario che "la macchina" gli attribuisce. Ho controllato nella parte amministrativa il fuso orario (Roma etc), ma purtroppo l'orario del blog va per conto suo.<br />Se qualcuno se ne intende e mi dà qualche suggerimento...Moltinpoesiahttps://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-53786045834185612262012-02-10T23:04:41.238+01:002012-02-10T23:04:41.238+01:00..a te, grazie a te Marcella cara e al prezioso Gi.....a te, grazie a te Marcella cara e al prezioso Giorgio.<br />a presto<br />(*_*)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-33467129494398129492012-02-10T20:15:44.911+01:002012-02-10T20:15:44.911+01:00(ma come mai un commento inviato alle otto di sera...(ma come mai un commento inviato alle otto di sera risulta mandato alle dieci del mattino?)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-23642246870661871302012-02-10T19:32:59.638+01:002012-02-10T19:32:59.638+01:00cara Rosanna,
la tua soffitta è un piccolo prezios...cara Rosanna,<br />la tua soffitta è un piccolo prezioso archivio da cui trarre alla bisogna. L'articolo di Giorgio Mannacio che mi consigli ci sta davvero bene in questa riflessione comune che ha messo a fuoco anche qualcosa del mio fare poesia. E' interessante e per di più ben scritto.<br />Mi colpisce in particolare la raccomandazione di Rilke di rimuovere i ricordi, giacché non sono esperienze.<br />Dispiace solo che lo scritto (pubblicato nel febbraio del 2011 mi pare) non abbia suscitato commenti. <br />Grazie di nuovo per avercelo segnalato.<br />ciao<br />MarcellaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-2246145803177896132012-02-10T09:40:42.513+01:002012-02-10T09:40:42.513+01:00grazie, Rosanna. leggerò appena possibile lo scrit...grazie, Rosanna. leggerò appena possibile lo scritto di Mannacio che mi consigli.<br />ciao<br />marcellaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-1033936422413631812012-02-10T09:16:51.464+01:002012-02-10T09:16:51.464+01:00@Marcella
l'irrisolto che riveli, (e)spande in...@Marcella<br />l'irrisolto che riveli, (e)spande in cerchi concentrici di domande in altre domande..la cosa per come mi emoziono e (mi) rifletto, è pura magia..potresti quasi aprire un "laboratorio",almanacco o blog o zibaldone, fondato esclusivamente sulla cascata di neve altra dalla tua nuvola " una poesia" ...ti lascio una cosa che pochi giorni fa ho letto, visto che sto scavandomi una tana anche fra i pensieri regalati dai poeti di questo blog . E' uno scritto di Giorgio Mannaccio che potresti già conoscere, quindi perdonami se fossi stata ridondante. L'ho trovato, non so per quali altre "associazioni", particolarmente adatto alle associazioni altre su cui ti sei interrogata dandocene il racconto cronologico e non del tuo " fare" poesia.<br />Nel trasfinito concentrico leggerti allargare ancora un po' e ancora spero.<br /><br />http://moltinpoesia.blogspot.com/2011/02/contributi-giorgio-mannacio-emozione-e.html#moreAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-34742817650167873142012-02-10T09:00:59.210+01:002012-02-10T09:00:59.210+01:00A Marcella: quanta femminilità! EmyA Marcella: quanta femminilità! EmyAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-18137629571540134072012-02-10T02:02:46.118+01:002012-02-10T02:02:46.118+01:00ma va, hai fatto bene.
ciao
mayoorma va, hai fatto bene.<br />ciao<br /><br />mayoorAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-60065897753690525332012-02-09T22:42:03.695+01:002012-02-09T22:42:03.695+01:00Ecco il particolare rimasto irrisolto:
Rileggendo ...Ecco il particolare rimasto irrisolto:<br />Rileggendo la versione iniziale, in cui il verbo allargare era usato due volte (3° e 5° verso), mi sembrò che, non essendo un testo giocato sulla ripetizione, fosse preferibile sostituire il verbo allargare in uno dei due punti in cui era usato. <br />L’immagine della gonna allargata sulla città mi piaceva (anche perché indicava con maggiore chiarezza che la gonna era indossata) e dunque ho provato, senza riuscirci, a sostituire con un altro verbo l'allarga nell’espressione "allarga lo sguardo". Solo dopo aver assaporato ben bene la mia incapacità, ho deciso di usare il verbo stendere per la gonna. <br />Stendere ha sì il pregio, al passato prossimo, di essere in consonanza con sposa, chiese e riposa ma indica secondo me un gesto meno naturale e schietto, che un pò mi dispiace per la gonna indossata da quella sposa. <br />Ecco tutto. <br />ciao<br />MarcellaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-40105152381090028812012-02-09T15:40:10.064+01:002012-02-09T15:40:10.064+01:00... e dunque dove sta l'irrisolto, oltre che f...... e dunque dove sta l'irrisolto, oltre che fuori dai versi? <br />:)<br /><br />mayoorAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-81336451181893154402012-02-09T09:14:22.148+01:002012-02-09T09:14:22.148+01:00le ali ghiacciate non muovono voli,
e il raggio sa...le ali ghiacciate non muovono voli,<br />e il raggio sarà di marzo o d'aprile<br /> - basterà?-<br />solo è un passero dalla terza ala<br />un prestito, un dono, per caso,<br />attento sotto a un tetto di casa<br />un caldo rifugio dove dormire<br />nel tempo del freddo e della fortuna<br />lui sì che al volo ci pensa e gli basterà.<br /><br />Emy continuaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-12680915632565356862012-02-09T08:43:31.836+01:002012-02-09T08:43:31.836+01:00Grazie AnnaMaria:-).. un piacere condividere "...Grazie AnnaMaria:-).. un piacere condividere "il gioco" nel gioco di questi centimetri riflessi in commenti,in cui appunto precipitano cristalli come quelli dentro i versi di Marcella..cosi preziosi proprio per quella cosa che dicevo e che rilevi anche tu, delle "mille e piu una notte " di storie,riflessi,echi.Una scatola magica di Shéhérazade in Shéhérazade ma anche Samizdat. <br /><br />Infine un vero piacere notare la dissonanza musicale armonica perfetta, fra il mio cognome di fantasia e il sottile "robusto" nella tua lievietà , come i versi di M.Corsi , in contrasto e maggior ri-salto delle leggi di gravità (di certe precipitazioni e crolli a crisi) .<br />Spero di rileggerti ancora e ancora.<br />ròAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-70518290331119240462012-02-08T21:55:04.937+01:002012-02-08T21:55:04.937+01:00... oh, oh, sono quasi commossa: anche Ennio con q...... oh, oh, sono quasi commossa: anche Ennio con questa ruspante, saporosa, bellissima nevicata di assemblee (penso che dovresti recuperarle queste prose iniziali, per pubblicarle). Davvero grazie. A te, ad Annamaria per il commento così partecipe e competente (liberi di piegarsi a loro piacere in realtà sono bellissimi i tulipani), a Mario che mi augura di scrivere anche di deserti. <br />Io però vorrei continuare a giocare e ripropongo la domanda di stamattina: qual'è il punto che nella mia percezione è rimasto non risolto? Come chiave vi fornisco la prima versione del testo, spedita a Emy in risposta ad un suo saluto in versi:<br /><br />il prolungato non uso rende impossibile<br />lo scatto, peccato: immobile inaspettata<br />un’ innocenza incoerente allarga lo sguardo<br />al risveglio – 4 febbraio, anno duro di crisi<br /><br />ma una sposa incauta ha allargato la sua gonna<br />sulle chiese di Roma, adesso in silenzio<br />riposa il respiro nel respiro fermo degli alberi<br />finché piede di uomo non calpesti –<br /><br />e la rabbia che corrode il mattino non regge<br />a tanto immacolato splendore<br /><br />(come si conserva il volo dei passeri<br />sotto una notte di venti<br />centimetri di neve <br /><br />Così non dovrebb'essere difficile ipotizzare... E vorrei anche vedere se insieme riusciamo a risolvere l'irrisolto.<br /><br />ciao<br /><br />MarcellaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-64232649813018497662012-02-08T21:02:09.513+01:002012-02-08T21:02:09.513+01:00Ennio Abate a Marcella:
Aggiungo alla tua altra n...Ennio Abate a Marcella:<br /><br />Aggiungo alla tua altra neve, un po' diversa, di un'epoca lontanissima ('77-'78). E'l'ultima parte di un pezzo troppo lungo per questo spazio- commento, intitolato "Nevicata di assemblee" da "Prof Samizdat". Ciao<br /><br />A Samizdat con perfidia piacque, là, misurare il fallimento dell'allarmato consesso di presidi e vice e genitori lavoratori, dove di rapinate scarpe nuove si era a lungo trattato. Ora i docenti, caldamente invitati a contenere l'esuberanza dei demolitor di sedie cattedre e valori, a sedare urla e rumori, abituali borborigmi della scuola in iperideologico, eppur materialissimo, bollore, ristavano spossati, raffreddati, a termosifoni troppo tiepidi incollati. <br />Poi dal mazzo scorbutico si staccò per corridoi, a squadrare con amarezza bidelli e bidelle. [Cumme e foglie, Assuntì! Ca’ fra poche chiove e nui simme debboluccie assaie. Arrivane chill’e da graduatorie, e a nui chi nge aiuta?A nuie o viente nge scioscia fore annure, cu na mane annanze e un’arrete1]. Gironzolavano, condannati e svagate, in assenza di regole e autorità, fra i muri di cartapesta, lavorati – riferirono – da coltellini e mani furenti d’adolescenti, tanto che, in seconda Emme, durante la lezione, senza più estorcere ipocriti permessi, gli studenti diminuivano, evadevano e svanivano attraverso un comodo, procurato varco, per gironzolare però appena più là, vuoti nel vuoto, fra cessi e corridoi, puliti a malavoglia dalle reduci schegge del gran precariato, che a scuola, dalle fabbriche sconfitte, era approdato. <br />Fuori fitta continuava a cadere la neve; assieme a quella ideologica che si posava dentro l'impazzito alveare, tutto in diarroico spasmo parolaio, ormai evacuato di ogni miele culturale. <br /><br />1 [Siamo]come le foglie, Assuntina! Qua fra poco piove e noi siamo troppo deboli. Arrivano i bidelli in graduatoria, e a noi [precari] chi ci aiuta?A noi il vento ci soffierà fuori nude, con una mano davanti ed una indietro [in segno di estrema difesa]Moltinpoesiahttps://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-35153034817563830252012-02-08T20:22:08.101+01:002012-02-08T20:22:08.101+01:00Trovo affascinante il dialogo che ha seguito la po...Trovo affascinante il dialogo che ha seguito la poesia di Marcella, perché profondo. Mi servo della sottile interpretazione di In soffitta (mi piace troppo chiamarla così) per i primi due versi. Un'incapacità di esprimere, ma certo anche la creazione di una contrapposizione tra lo "scatto" che fa pensare alla tecnologia e l'innocenza immobile, inaspettata incoerente (notate come l'uso reiterato delle parole che cominciano con la i tende a reiterare l'emozione?..) che è l'elemento su cui si allarga lo sguardo e che sanziona l'affermarsi dentro di noi di un evento naturale cospicuo. Bellissimi questi versi!<br />Bella anche l'immagine della sposa che ha steso la sua gonna sulle chiese - come avete già notato tutti voi -. Sono le spose che si vestono di bianco - ancora l'immagine di innocenza della prima strofa. L'insistere su questa innocenza mi rinforza lo stupore di fronte ad un evento raro, profanato solo dall'uomo? Credo che qui possiamo intendere dalla civiltà o inciviltà dell'uomo di cui fa parte pure la donna. Allo stesso modo interpreterei come frutto di questa civiltà manchevole la rabbia del mattino in cui tanti e tante vanno incontro ad azioni non sempre desiderate. Uscire con il freddo, salire su un autobus affollato, iniziare un lavoro che non piace o cercare lavoro... bastano a spiegare la rabbia. Trovo un po' enigmatico il volo dei passeri che sta "sotto una notte di venti / centimetri di neve". Sembra che la neve abbia cancellato i normali riferimenti dei passeri, ma quella parentesi aperta li abbia lasciati liberi di cercare, di volare in cerca di qualcosa. Certo si nota una preoccupazione per il volo di quei passeri che l'innocenza della natura non basta da sola a garantire. Una poesia piena di echi, lieve, che sono sicura susciterà in noi altri pensieri.<br />Anna Maria RobustelliAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-86831024387469639862012-02-08T15:05:26.710+01:002012-02-08T15:05:26.710+01:00Marcella, hai scritto una poesia molto bella. L...Marcella, hai scritto una poesia molto bella. L'immagine della gonna stesa sulle chiese di Roma - come è già stato detto - è magnifica. Il pensiero finale agli uccellini è un, per te, doveroso omaggio al mondo animale. Brava!<br />Se il mutato corso delle stagioni ti ispira così bene, prepariamoci a leggere altre tue belle cose. Magari sul deserto.<br />MarioMario Mastrangelonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-33287284129551740742012-02-08T11:39:33.708+01:002012-02-08T11:39:33.708+01:00ps
la sincronia di un certo tipo di inverno in cu...ps <br />la sincronia di un certo tipo di inverno in cui siamo alla tua poesia è pazzesca ..molto junghiana<br /><br />se l'e-vento naturale si fosse verificato in un altro periodo , sempre invernale, ma piu vicino o piu lontano dalla prima-vera, ora che ci penso avrebbe avuto valenze diverse ,sia di crisi sia anticrisi.<br /><br />la tua parentesi aperta è in questo tempo.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-1735372840900499282012-02-08T11:32:31.396+01:002012-02-08T11:32:31.396+01:00ciao (fi)occhi marcellando poeta...sono ro' pe...ciao (fi)occhi marcellando poeta...sono ro' per esteso rosanna..prima di tutto ti ringrazio ancora di questa tua ad album..l'articolare fotografico me lo hai regalato tu ,sc-atto per sc_atto del tuo quattro februare ( purificare?rimediare? co-reggere errante? ....) ..sono io che ringrazio la tua aria ,musicale poichè andante da un tipo di ghiaccio (medioevo sociale crisi etc ) ad un altro che scioglie il primo?<br />ovviamente la mia risposta è sì, perchè del vero "fare " ,ne è pregna questa tua in modo che l'indispensabile venga fatto; un po' come "la sposa" saprebbe fare neve , possiamo dire che sul piano crisi di un'altra sigizia o matrimonio, ti è chiaro e molto come si potrebbe fare antigelo specifico di anticrisi ,come per opposto i venti della neve cucinati da un'altra innocenza ,di nuovo fra noi, seppur consapevoli delle sue incoerenze.<br /><br />Il movimento che dai è per forza a te o ad altri come dici sconfitto, di cui dai la chiave dell'enigma giustamente ad Emy<br />la sconfitta pur in presenza di quella parentesi senza chiusura , equivalente di speranza, si sente perchè eravamo impreparati alal stessa come infatti, nell'allegoria di apertura, allo scatto.e così in apparente chiusura del tuo febrare, aperto interrogativo senza punteggiatura interrogante finale, ma implicita alla sospensione , affindando non a una semplice illusione di speranza, la sua pratica attiva di "ma non è detto che in futuro.."<br />sapere della sconfitta,prenderne atto,come l'impreparazione che riveli fin dal primo scatto, senza voler ricalcare studiosi lacaniani come recalcati , è un elogio del fallimento utile ad un surplus, sopravvenienza attiva di stato di coscienza incontaminato come quel manto che descrivi,paesologia dell'anima senza alcun connotato diverso da quello naturale in cui risiede come quella sposa.<br />un caro saluto a te<br />ròAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/17558299591081066201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-70507926244491267222012-02-08T09:56:26.702+01:002012-02-08T09:56:26.702+01:00Ieri sera ho dimenticato di dire che sullo scatto ...Ieri sera ho dimenticato di dire che sullo scatto ha espresso una sua articolata interpretazione In soffitta (ma, In soffitta, mi piacerebbe poterti chiamare per nome: il tuo nome di battesimo qual'è? Ro....?). Le sue parole insieme con le tue, Ennio, mi sembra chiariscano a sufficienza.<br />Di questa poesia un punto in particolare è rimasto per me non risolto. Se a qualcuno interessa lo chiarirò, ammettendo una piccola sconfitta (ma non è detto che in futuro non...). Per ora... Emy ne ha la chiave.<br />Vorrei da ultimo ringraziare Giorgio Linguaglossa per il suo commento. Ammetto naturalmente che la valutazione positiva del testo mi ha fatto piacere (avevo quasi avuto la sensazione che nessuna delle mie poesie potesse sembrargli del tutto degna) ma delle sue parole mi rimane anche un dubbio: la poesia che vuole apparire intelligente e scaltra è quella che non si distanzia dal paesaggismo, vero? o è quella che se ne tiene ben distante e attraverso questa scelta...<br />un caro saluto a tutti<br />MarcellaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-75966234371257495292012-02-07T23:28:39.834+01:002012-02-07T23:28:39.834+01:00... forse hai ragione, Emy, però mi sembra che le ...... forse hai ragione, Emy, però mi sembra che le parole di Ennio siano una precisazione rivolta all'ultima parte del commento di Rita, piuttosto che una richiesta di chiarimento a me (che tuttavia su quel punto non avrei difficoltà a precisare che "la rabbia che corrode il mattino" ha a che vedere sia con l'anno duro di crisi, che con il prolungato non uso, e con altro ancora, e ancora).<br />ciao<br />MarcellaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-22372121554551226772012-02-07T23:02:48.787+01:002012-02-07T23:02:48.787+01:00Ennio, mi sbaglierò ma secondo me Marcella non ris...Ennio, mi sbaglierò ma secondo me Marcella non risponderà a questi tuoi interrogativi, la poesia non avrebbe più il suo senso,il suo mistero che Marcella ha voluto dare. Un poeta non deve rispondere atutto, non sarebbe poeta... . Il femminile c'è e c'entra. Sento di non sbagliarmi. Ciao EmyAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-83927008876916293002012-02-07T21:50:16.954+01:002012-02-07T21:50:16.954+01:00Ennio Abate a Rita:
No, non annaspo di fronte all...Ennio Abate a Rita:<br /><br />No, non annaspo di fronte alla "sposa incauta".<br />E infatti ho scritto:<br /><br />"> Trovo invece delicatissima, bella e surreale (chagalliana?) l'immagine della sposa incauta etc.<br />> "finchè piede di uomo non calpesti" ha per me doppio significato: - atto di violenza o aggressività (maschile) verso il femminile ( la sposa, l'utopia, Pippa Bacca, ecc.); - anticipazione del dato realistico successivo, quando si chiarisce che quella "gonna/ sulle chiese di Roma" può essere anche un manto di neve di "venti/centimetri".<br /><br />Annaspo su altro:<br /><br />1. <br /><br />"> A me resta solo un po' oscuro " il prolungato non uso rende impossibile/lo scatto". Ipotizzo: dell'utopia? ( Ma mi pare ancora un riferimento che deduco dalle tue parole di accompagnamento della poesia). O di un'innocenza incoerente?<br /><br /><br />2.> Un'ultima mia difficoltà: non ho elementi per capire a cosa attribuire "la rabbia che corrode il mattino". Forse all'"anno duro di crisi"? O c'è un legame con "il prolungato non uso"?<br />> Qui annaspo.<br /><br />Il maschile/femminile mi pare c'entri poco (qui!) con i miei<br /> annaspamenti.Moltinpoesiahttps://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-31175270080958975922012-02-07T13:59:24.040+01:002012-02-07T13:59:24.040+01:00Questa sequenza di precisazioni va via ad arricchi...Questa sequenza di precisazioni va via ad arricchire le vie e vicende che hanno toccato personalmente Marcella e, nello stesso tempo, oscurare (per chi non sa chi era Pippa Bacca. Che ci fa qui il suo personaggio?) la lettura di una poesia che apparentemente parte da un anonimo (si fa per dire) 4 febbraio di un anno di crisi.<br />Il dialogo tra l’autrice ed Ennio si fa serrato “La poesia non è ferma dentro i suoi contenuti espressi, vicini… ma si allarga ad altro… dev’essere indiretto il riferimento, ma dev’esserci”, dice Marcella.<br />In controcanto, Ennio risponde sottolineando l’oscurità che percepisce (sei più complicata di quanto pensassi) e tenta di agganciarsi, per chiarirla, alle ‘chiarificazioni’: che cos’è questo, che cos’è quello. Come se fosse sgomento – “annaspo” - di fronte a tanta audacia della scrittrice nell’andare a fondo toccando qualche cosa di inconsapevole e di enigmatico (modalità ‘femminile’) e volesse invece aggrapparsi ai dati realistici (modalità ‘maschile’)<br />[in questo contesto mi è emersa la scena del film l’Atalante di Vigo – scena che tutti ricorderanno perché era stata riproposta, alcuni anni fa nella sigla di Fuori orario su Rai 3. Ovvero la sposa nell’acqua. - Film assolutamente da vedere!]. <br />Questo scambio di battute ci mostra anche come l’emergente del momento, la nevicata a Roma, abbia attivato nella potenzialità poetica di Marcella tutta una serie di movimenti che si collocano su vari strati.<br />La cosa buffa, che mi ha colpito, ha a che vedere con la reazione di Ennio. Il quale pur avendo la capacità (stupefacente, secondo me) di adattare le figure ai testi, e pur avendo scelto un quadro di Chagall così pregnante e significativo, annaspa di fronte alla “delicatissima, bella e surreale (Chagalliana?) immagine della sposa incauta..”. Che mai vorrà dire?<br />RitaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-38889346789428434062012-02-07T11:18:08.112+01:002012-02-07T11:18:08.112+01:00... commentare una sola poesia rischia di essere d...... commentare una sola poesia rischia di essere da parte di un critico un atto davvero precipitoso e spocchioso, ma in questo caso non ho difficoltà ad ammettere che la composizione di Marcella Corsi mi convince per il tono e il ritmo prosodico, per le numerose smarcature dall'ovvio e dal prevedibile senza mai inerpicarsi in difficoltà e oscurità eccessive, per la distanza di sicurezza dal paesaggismo... come molta poesia che vuole apparire intelligente e scaltra.giorgio linguaglossahttps://www.blogger.com/profile/15496613805588057103noreply@blogger.com