tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post2956690208810507926..comments2024-02-22T09:32:06.341+01:00Comments on MOLTINPOESIA : CONTRIBUTI Ennio Abate, Luisa Colnaghi, Aldo Giannuli, Enzo Giarmoleo Scrivere al presente 4: guerraMoltinpoesiahttp://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-83815067791130925692011-03-22T08:59:53.621+01:002011-03-22T08:59:53.621+01:00Inserito da E.A.:
Da
TRILUSSA (Carlo Alberto Sal...Inserito da E.A.:<br /><br />Da <br />TRILUSSA (Carlo Alberto Salustri), NINNA NANNA DELLA GUERRA (1914)<br /><br />[..]Ninna nanna, tu non senti<br />li sospiri e li lamenti<br />de la gente che se scanna<br />per un matto che comanna;<br />che se scanna e che s’ammazza<br />a vantaggio della razza<br />o a vantaggio d’una fede<br />per un Dio che nun se vede,<br />ma che serve da riparo<br />ar Sovrano macellaro<br />chè quer covo d’assassini<br />che c’insanguina la terra<br />è un gran giro de quattrini<br />che prepara le risorse<br />pe’ li ladri de le Borse.<br />Fa’ la ninna, cocco bello,<br />finché dura ‘sto macello:<br />fa la ninna, chè domani<br />rivedremo li sovrani<br />che se scambiano la stima<br />boni amichi come prima.<br />So’ cuggini e fra parenti<br />nun se fanno comprimenti:<br />torneranno più cordiali<br />li rapporti personali.<br />E riuniti fra di loro<br />senza l’ombra di un rimorso<br />ce faranno un ber discorso<br />su la Pace e sul Lavoro<br />pe’ quer Popolo cojone<br />risparmiato dar cannone!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-53225297356427027322011-03-22T08:50:05.798+01:002011-03-22T08:50:05.798+01:00Inserito da E.A.:
B. BRECHT, BREVIARIO TEDESCO
Q...Inserito da E.A.:<br /><br />B. BRECHT, BREVIARIO TEDESCO<br /><br />Quando la guerra comincia / forse i vostri fratelli si trasformeranno / e i loro volti saranno irriconoscibili. / Ma voi dovete rimanere eguali. / Andranno in guerra, non / come ad un massacro, ma / ad un serio lavoro. Tutto / avranno dimenticato. / Ma voi nulla dovete dimenticare. / Vi verseranno grappa nella gola / come a tutti gli altri. / Ma voi dovete rimanere lucidi.<br /><br />Dalle biblioteche / escono i massacratori. / Stringendo a sé i figli / stanno le madri e scrutano atterrite / nel cielo le scoperte dei sapienti.<br /><br />I progettisti sgobbano / curvi sui tavoli da disegno: / una cifra sbagliata e le città del nemico / restano incolumi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-85164593833927155262011-03-22T08:47:24.394+01:002011-03-22T08:47:24.394+01:00Inserito da E.A. e tratto dal sito "Conflitti...Inserito da E.A. e tratto dal sito "Conflitti e strategie":<br /><br />c'è qualcuno che riesce a mettere un link da cui si possa scaricare, per chi ha i programmi adatti, il film Oh che bella guerra (1969) di Attenborough. Un film sulla I guerra mondiale, in chiave di balletto, ma anche con momenti di commozione (la scena finale è drammatica ma coinvolgente). Attori eccezionali fra cui Laurence Olivier, John Mills, Ralph Richardson, ecc. Come si è entrati in guerra recitando la parte di quelli che volevano starne fuori e lasciar scannare gli altri, gli intrighi ai balli alla Corte d'Inghilterra per farsi eleggere capi di Stato Maggiore, ecc., il contrasto tra la vita di questi schifosi e la vita nelle trincee, il momento alto del Natale (l'anno non lo ricordo) in cui le truppe "nemiche" si incontrano nella terra di nessuno e festeggiano insieme, accusate poi di diserzione. I comandi inglesi che non rispondono alle richieste di appoggio di quelli francesi dicendo: tanto loro farebbero lo stesso. La smania del generale comandante delle truppe inglesi che ordina continui assalti in massa, con massacri incredibili senza sfondare mai il fronte tedesco, perché vuol finire la guerra prima che intervengano gli americani, che invece ce la fanno a prendersi la loro parte di "gloria" (e di morti) con rabbia enorme degli inglesi. E infine la scena finale con la macchina da presa che si allontana dall'alto su una sempre più larga distesa di croci e un commento musicale adeguato. Godetevelo perché sembra un balletto, ma dice cose molto acute e soprattutto vi fa odiare tutto questi schifosi che parlano del "non se ne poteva fare a meno". <br />glgAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-38840609059720496172011-03-22T00:03:35.179+01:002011-03-22T00:03:35.179+01:00e se la Libia fossimo noi? Cosa chiederemmo? Prova...e se la Libia fossimo noi? Cosa chiederemmo? Provare a morire per capire...Anonymousnoreply@blogger.com