tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post7633583923620388412..comments2024-02-22T09:32:06.341+01:00Comments on MOLTINPOESIA : Alberto Scarponi da "parlari di parole. ottanta ottave d’ottone"Moltinpoesiahttp://www.blogger.com/profile/13401193672691074557noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-59649541493311025052012-08-15T12:21:18.615+02:002012-08-15T12:21:18.615+02:00il caldo forse ha dato alla testa al prof Scarponi...il caldo forse ha dato alla testa al prof Scarponigiorgio linguaglossahttps://www.blogger.com/profile/15496613805588057103noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-62722549114964397232012-08-14T14:57:39.404+02:002012-08-14T14:57:39.404+02:00(e.c.)
endecasillabi e qualche dodecasillabo.
Il c...(e.c.)<br />endecasillabi e qualche dodecasillabo.<br />Il caldo mi ha fatto dare dei numeri in più. O dei numeri e basta! Pardon.<br />R.S.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5618133655638119700.post-5899009392912496302012-08-13T12:36:44.388+02:002012-08-13T12:36:44.388+02:00Da Rita Simonitto
Questa ‘commedia’ in ottave, qu...Da Rita Simonitto<br /><br />Questa ‘commedia’ in ottave, quanto alla forma, potrebbe richiamarci ad una scrittura d’antan con pochi o nulli agganci con il tempo presente. In realtà la stessa forma (i dodecasillabi a rima alternata, *la scrittura chiusa*) si fa sostanza, una sostanza legata al presente di cui A.Scarponi parla, un presente costrittivo, dove anche la denuncia lascia il tempo che trova: *Ma quando l’hai a parole ben distrutti,/con atroci aggettivi tutti veri,/t’accorgi che rimani tu da solo/…*. <br />Non c’è il linguaggio aulico che ci si aspetterebbe come legittimo sposo a questa metrica, ma anche il linguaggio ‘bastardo’ trova qui una sua collocazione che ne contiene, senza tuttavia attutirla, la portata dissacratoria fine a se stessa: * Oh ke valido grande logorroico,/ke tieni botta alla tizia verbosa./Non la reggi, ma ti ci fikki stoico,/xché muta, dici, non è barbosa.*<br />E’ messa in risalto la parola, il gioco creativo della parola che, se denuncia gli inganni, non si fa ingannare dalla mera denuncia, come avvenne un tempo, *gettando nell’agon l’anima bella,/la grande sua passion, l’alta favella.* <br />Le puntualizzazioni critiche, i percorsi (o i parlari) che si snodano non sono presentati come una grancassa che fora i timpani, ma come un accompagnamento di ottoni, una ‘banda armonica’ che si presta sia all’andamento con brio che alla mesta riflessione.<br />Felice la raccomandazione della 20^ ottava: *perchè parlare è meglio che star zitto*.<br /><br /><br /><br />Anonymousnoreply@blogger.com