Muoiono i poeti. Come tutti gli altri. Gli amici
più stretti esibiscono aneddoti e ricordi di loro
incontri con il defunto, si pubblica qualche loro poesia, si dicono le solite
cose. Di Pagliarani ho riletto attentamente questa sua
poesia, che non conoscevo. E' intitolata Oggetti e argomenti per una disperazione (da Lezione di fisica del 1964) e si trova su vari siti (l'ho ripresa da Le parole e
le cose). Me la sono letta
attentamente e ho aggiunto un commento e, in appendice, un giudizio di Fortini su Pagliarani. E' il mio omaggio a un poeta visto in due occasioni a Milano ( a un funerale e a un reading), ma di cui mi piacque, subito, alla prima lettura, La ragazza Carla, su cui vanamente, quando insegnavo, tentai di attirare l'attenzione dei miei studenti . [E.A.]
Oggetti e argomenti per una disperazione
ad Alfredo Giuliani
Che sappiamo noi oggi della morte
nostra, privata, poeta?
Poeta è una parola che non uso
di solito, ma occorre questa volta perché
respinti tutti i tipi di preti a consolarci non è ai poeti che tocca dichiararsi
sulla nostra morte, ora, della morte illuminarci?