Il lavoro che avevano trovato
era quello di fare il poliziotto
o il militare:Li armarono
di mitra o manganello e li mandarono
a fonteggiare quelli che chiamarono
“il nemico”E andarono
in Iraq,in Afganistan,in Yugoslavia
a portare la pace,ma ammazzando,
come in qualsiasi guerra,i loro simili;
oppure li mandarono nelle strade
a fronteggiare altri uomini che come loro
cercavano un lavoro o che chiedevano
di vivere col frutto del lavoro,
o quelli ancora
che chiedevano per i loro figli
un futuro migliore. E dissero loro
che quelli erano gente spregevole
che non amava l’ordine,che rifiutava
di ubbidire ai governi ed ai padroni,
legittimi entrambi,ed era giusto
colpirli coi manganelli ed arrestarli.
E non si può dire che non fossero
anche loro figli di quel popolo
che protestava,ma pure
dovevano mantenerlo il posto fisso
e,in caso che morissero,l’onore
di un funerale solenne,alla presenza
delle alte cariche della chiesa e dello stato,
e di esser considerati eroi e non sospetti,
come invece avveniva agli operai,
di essere loro i soli responsabili
dell’incidente in cui erano morti.