di Ennio Abate
non sai stare fra le donne
beato
come sul filo delle onde
a fare il morto
il bimbo
che la madre portò in visita
da cugine e comarelle
s'insinua presto
fra maglie soffici
e corpi odorosi
ridacchia
punge
si svela
di Ennio Abate
non sai stare fra le donne
beato
come sul filo delle onde
a fare il morto
il bimbo
che la madre portò in visita
da cugine e comarelle
s'insinua presto
fra maglie soffici
e corpi odorosi
ridacchia
punge
si svela
m'intimarono di consegnare
gli orecchini - guizzi dorati -
che lei aveva portato ai lobi
avrei dovuto fare il martire
-
farmeli - nobilmente offeso -
strappare
ma da belva reagii
morsicando le mani
che mi agguantavano
devo
solo restare fermo alla finestra
quando
il buio m'arriva in petto
in
qualche suo invisibile angolo
(che
pare appartenermi e invece
invia
sussulti inesplorati)
i
fantasmi di persone care
in
riposo - inquiete
con
respiri
a
fatica immaginati
che
gorgoglia in gola
Scorri, buia campagna d’infanzia, mostra i tuoi sterpi.
Ci siamo fatti vecchi. Ci siam persi. Ma ai
bambini
che fummo – abbassaocchi, biascicanti favori,
baciamani
– somigliamo soltanto per la sofferenza dei
ricordi.
Dal braciere di povere fiabe scintillano ancora
immagini
pie. Conservarle devi contro i geli pugnalatori.
Cibi di compassione, marmellate di paure sono,
ma nutrono l’impazienza di altri combattenti.
Narreremo altre furie. E nella carne dei viventi.
Non più muti scenderemo negli irriconoscibili
cimiteri marini dei nostri padri dimenticati.
9 luglio 2025
* Una precedente versione qui:
https://www.poliscritture.it/2024/05/09/lavorando-a-narratorio/
a cura di E. A.
"Infine, quel 6 dicembre 2023, un messaggio whatsapp che mi informa che Refaat Alareer è morto, ucciso a Gaza, da sfollato, con sua sorella, suo fratello e quattro nipoti.
di Ennio Abate
22 giugno 2025
Nella notte, più o
meno alle 2 italiane
le bombe americane sono esplose
su
Fardow e altri due siti nucleari iraniani.
Fungo di fumo –
Hiroshima –.
Trump: "a spectacular military
success".
Netanyahu: "l'alleanza
indistruttibile".
Ora sarà fatta la pace "attraverso
la forza".
Sono pazzi. Sono pazzi?
Non
si sa come reagirà l'Iran.
Ha annuito Putin? Prezzo (ucraino)?
La Cina per ora tace.
Autorizzata a mangiarsi Taiwan?
E
se la Turchia entrasse nel gioco?
Il NYT:"Gli Usa entrano
in guerra contro l'Iran".
Una parte della base MAGA si sente
tradita dal presidente.
L'associazione
ufficiale dei musulmani americani protesta.
La guerra civile
globale è realtà.
Piccola notazione personale? Non
conta.
Possiamo seguire l'attacco in diretta.
Possiamo
partecipare a decine di manifestazioni pacifiste.
Possiamo
sottolineare lo scarto fra la follia dei potenti e l'impotenza dei di
buona volontà.
Ma i potenti sono folli? E la gente comune non lo
è?
Non me lo dire, non me lo dire.
Oggi è una giornata terribile per l'umanità intera!
Oggi è un giorno di lutto e pianto.
Tutto dannatamente
prevedibile.
E' saltato ogni limite.
Un bel passo verso
il buio.
La Cina e la Russia sono davvero come gli Stati Uniti
e l'Occidente?
Se lo sono, apriranno la guerra.
Trump non
può difendere contemporaneamente l'Ucraina, Israele e Taiwan.
Apriranno la
guerra?
Eserciteranno pazienza strategica, a partire dall'Iran?
Come la terza, la
seconda guerra mondiale è una guerra mondiale a pezzi.
Il 22
Giugno è la data sia di inizio dell'operazione Barbarossa
ma
anche dell'entrata in guerra degli USA nella guerra tra Israele e
Iran.
No, l'imperatore non e' pazzo, e' indebitato.
Enormi interessi in
ballo nella zona.
Dal petrolio al corridoio commerciale
antagonista alla Via della Seta cinese.
L’America non ha più
i margini finanziari di un tempo.
Il mondo accetta dollari
sempre più a fatica, soprattutto se servono a lanciare altri
missili.
Placida eutanasia
dell’impero americano inondato dai debiti?
Caricare il debito
sui vassalli.
Tagliare ancora il welfare per il riarmo.
Ripristinare il dominio occidentale sul mondo.
Una nuova
pax americana, più che mai nel sangue.
Donald Trump non è
semplicemente un pazzo.
È
saltimbanco dai denti affilati.
Minaccia di ammazzarti
mentre sorride e tende la mano,
Su Tel Aviv e Haifa
decine di missili.
Paesaggi da Gaza anche lì.
E tra poco
da noi?
Ne uscirà un mondo diverso?
* Stralci rimaneggiati dalle pagine FB di Dominjanni, Zhok,Visalli, Brancaccio, G. Masala.
di Ennio Abate
dissimulava,
sdegnata dai
suoi inquisitori
reclami
sfuggiva piangente dentro siepi di donne
e s’imprigionava
a sera
nella stanza da
letto
meticolosa
lettrice ma d’altri amori
e solitudini
spegnendo
anzitempo la lampada
ché l'occhio - (di
lui o di chi?) -
non
trattenesse il cambiamento già tante volte
scrutato
ormai disponeva all'astuta buonanotte
il suo corpo inaccessibile
finché non
s’abbatteva
nel sonno anche quello
di lui
che
caldo d’un desiderio improvviso e pazzo
sollevava ancora maree
ma di fredde domande
non giungevano alle sabbie dormienti di
lei
annaspavano nel
suo,
non più nell’umidore
di lei
e si ritiravano
lei ogni maschile abbraccio aveva sfracellato
e per pietosa
finzione lo allontanava
soltanto dagli scogli suoi più taglienti
non ridente in
fiabe o in miti saggia
non adagiata sul
dorso del centauro
brutto
di pelo e madido di sudore il di sotto cavallino di lui
sprofondava in un mare coperto di
silenzi
(9 agosto 1985 / 10 giugno 2025)
Nota
Il mito di Atalanta dice che,
per accontentare il padre, gli aveva promesso di
sposarsi solo con chi l'avesse battuta in una gara di corsa. Il pretendente che non ne fosse uscito vincitore,
sarebbe stato ucciso. Soltanto Melanione (o
Ippomene), volle cimentarsi nella
rischiosissima impresa chiedendo aiuto ad Afrodite, che gli diede tre mele d'oro, colte dal Giardino delle Esperidi. Durante la corsa, seguendo il consiglio di Afrodite, le lasciò cadere. E Atalanta si fermò a raccoglierle, perdendo la gara.
Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente.
(G. Leopardi)
Perciò vi ricordo...
di Ennio Abate
MIO COMMENTO AD UN ARTICOLO DI LE PAROLE LE COSE
https://www.leparoleelecose.it/?p=51251
"La poesia come atto di resistenza. La forza delle parole come tentativo di salvezza. "
Ma ci credete? E dove stanno le nostre poesie come "atto di resistenza" da mettere accanto a queste? O gli articoli di riflessione sul 7 ottobre e sui massacri israeliani che da allora si sono moltiplicati (o sono proseguiti)? Questo articolo mi sembra un tardivo e ipocrita obolo agli agonizzanti abitanti di Gaza ( "Per ogni copia venduta Fazi Editore donerà 5 euro ad Emergency per le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza") gettato loro passando di corsa, senza guardare in faccia né questi sconosciuti "dieci autori palestinesi" né quelli di cui parlano nei loro poveri versi. E continuando a tacere sullo scandaloso silenzio della maggior parte dei politici e dei nostri concittadini italiani sul massacro dei palestinesi da parte dei soldati israeliani che da mesi li rastrellano e li ammazzano.