sabato 31 maggio 2025

Un sudario per Gaza




di Laura Cantelmo


Esponi il sudario alla finestra
esponi il cuore a chi non vuol sapere
getta oltre l’ostacolo il pudore
perché il mondo sappia che l’orrore 
dalla Storia chiamato genocidio 
è l’evidenza del sangue che fiotta
da corpi di bambini amputati e di donne
che nel sangue hanno partorito fantasmi
e il sangue mestruale non possono celare
perché oltre al pane manca il cotone 
mentre dorme la ragione in un continente
di geni e di dottori che col silenzio copre 
l’indecenza di chi sul dolce litorale vuole
edificare villette balneari sui corpi 
massacrati e offende un popolo 
innocente straziando in nome 
di una supremazia culturale
di stampo criminale.
Ma vedi, al largo,  nei verdi 
fondali tra scogli e conchiglie si cela
un giacimento che fa sognare.
E allora, presto, si faccia pulizia  
afferma il Libro consegnato
da un dio che ama solo chi gli pare
e per il resto va un po’ per le spicce.
Il popolo del suo cuore può accedervi
a ragione, con l’aiuto di qualche cacicco
d’oltremare che ignora ogni diritto
e ogni umano sentire.   
                                                        Milano, 24/05/25


martedì 27 maggio 2025

Gaza

 




@ ....

No, ...., non lo pubblico né su Poliscritture né su Moltinpoesia. Questo testo [una poesia] è una denuncia troppo generica. Quello che sta accadendo a Gaza richiede ben altre parole. Se no, meglio il silenzio.

sabato 17 maggio 2025

martedì 6 maggio 2025

Se Gaza muore...

 



Mi restano solo queste parole che buttai giù nel gennaio 2009…

Ballata dei massacrati di Gaza

di Ennio Abate


Fratelli umani
Israeliani
nostri ben educati carnefici
per l’amara e breve vita
che lasciammo
nell’unico modo da voi consentito
non incolpatevi.

Ad esploderci
correndo incontro al piombo fuso
che per il futuro suo Bene
regalaste dai cieli a Gaza l’ingrata
fummo noi, da soli.

E voi Europei, brava gente
non affrettatevi.
Aspettate che il lavoro ben fatto
sia ultimato:
mamme e sorelle nostre
debitamente sventrate, i bimbi
fantocci impalliditi,
abbruciati i vecchi come tronchi
secchi,
gli arti troppo svelti dei giovani
divelti.

Alle rovine di Gaza l’ingrata
veniteci dopo
religiosamente silenti
come ad Auschwitz
i turisti svagati e compunti.
Veniteci dopo e comprate
le reliquie di Gaza l’ingrata:
i bambolotti insanguinati,
le coperte
da sporcizia escrementi e freddo
solidificate,
eppure intatte, di allora.

E le pietre, le povere fionde, le terribili
armi di distruzione di massa
con cui fingemmo di offendervi
classificatele meticolosamente
in lindi musei della memoria.

Imperdonati, a perire ci avete condotto.
Perdonatevi da soli, se potete.


(18 gennaio 2009)

giovedì 1 maggio 2025

1° MAGGIO/4 MAGGIO 2025

 


Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente.

(G. Leopardi)


Perciò vi ricordo...