Bertolt Brecht, A chi esita*
Dici: «Per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.
E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze, ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d’ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.
Che cosa è ora falso di quel che abbiamo detto?
[IL
TARLO:
È falso tutto quello che avete detto
credendo (o fingendo di credere) di parlare a degli amici o almeno ad
avversari curiosi. Erano invece vostri nemici. E avreste dovuto sapere o imparare presto che,
appena individuati come dissenzienti, critici, anticonformisti, vi
avrebbero trattato senza esitazione da nemici. Avete sbagliato a credere
innocenti le vostre ribellioni. Avete sbagliato a non vedere quanto cinico è
il formalismo delle Leggi uguali per tutti, usate invece come scacciacani contro di voi. Ben vi sta.]