venerdì 23 settembre 2011

SEGNALAZIONE
Ciaran Carson
Confetti di Belfast

 Notizie sull'autore e altre poesie introdotte da un saggio di Eleonora Ottaviani sono sul sito de L'OSPITE INGRATO, da cui ho scelto questa. [E.A.]







Confetti di Belfast

D’un tratto la squadra anti-sommossa irruppe e piovvero punti esclamativi,
Dadi, bulloni, chiodi, chiavi. Una fonte di caratteri in frantumi. E l’esplosione
stessa – un asterisco sulla mappa. Questa riga tratteggiata, una scarica di fuoco rapido…
Tentavo di completare una frase in testa, ma continuava a tartagliare
tutti i vicoli e le strade laterali sbarrati da punti e due punti. Conosco ogni angolo
di questo labirinto – Balaclava, Raglan, Inkerman, Odessa Street –
perché non riesco a scappare? Ogni mossa è punteggiata. Crimea Street. Altro vicolo cieco.
Un blindato Saracen, scudi Kremlin-2. Visiere di Makrolon. Walkie-Talkie. Come
mi chiamo? Da dove vengo? Dove sto andando? Una raffica di punti interrogativi.

mercoledì 21 settembre 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Ennio Abate
Il tarlo dell'esodante
rifugiato in una poesia
di Bertolt Brecht




Bertolt Brecht, A chi esita*

Dici: «Per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze, ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d’ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.

Che cosa è ora falso di quel che abbiamo detto?

[IL TARLO:
È falso tutto quello che  avete detto credendo (o  fingendo di credere) di parlare a degli amici o almeno ad avversari curiosi. Erano invece vostri nemici. E avreste dovuto sapere o imparare presto che, appena individuati come dissenzienti, critici, anticonformisti, vi avrebbero  trattato senza esitazione da nemici. Avete sbagliato a credere innocenti le vostre ribellioni. Avete sbagliato a non vedere quanto cinico è il formalismo delle Leggi uguali per tutti, usate invece come scacciacani contro di voi. Ben vi sta.]

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Emilia Banfi
Quest'autun

A vulen i fouei sui camp minà,
sui maceri, sui mort, sui suldà.
O dòna sta ghe diset
a la tua bèla tusèta?
U vist brilà i sò eucc marun,
 la ghè pù la sua scòla.
O bèla africana sta ghe diset
a la tua bèla tusèta
- Se te saret prumòsa
  te cumprarò la biciclèta-?
Cul temp ariverà anca la primavera,
ma ti o dona sta lì
cambia minga bandera.
Sta lì cun la tua tusa
fas minga vegnì in ment
de vegnì a Lampedusa.
Chi la gent la mangia, la studia,
la laura, la vif e supratùt la rit,
la ga minga ul temp de pensà anca a ti.
Sta li bèla quièta
vedarèm de mandat na biciclèta.

SEGNALAZIONE
Leonardo Terzo
Visioni del mondo
e ideologie letterarie

Ogni teoria della letteratura rispecchia il senso generale che il teorico di turno ha della realtà.
Per esempio, Sartre, da filosofo esistenzialista, che vede il senso della condizione umana nella libertà delle scelte che ogni uomo è costretto a fare, considera conseguentemente la letteratura come ennesima espressione di tale libertà.
I formalisti russi, che sono sostanzialmente dei linguisti, considerano la letteratura in primo luogo un linguaggio e, per la sua specificità come letterarietà, uno scarto dalla norma linguistica, con un effetto di straniamento.
Foucault, che è uno storico e sa che la storia è governata dai rapporti di forza, è interessato all’evoluzione delle forme del potere; vede perciò nella letteratura una di queste forme, e il suo specifico, rispetto alle altre, sta nell’essere una forma di potere velata sotto una patina di piacere e mistificante naturalità.

lunedì 19 settembre 2011

CONTRIBUTI
Vincent Baudoleo et alii
Que-est ce que
on doit faire en automne?

Cari amici,
sono le cattive letture… che vi rovinano 
DOVE  PORTA IL TRAM DEI MOLTINPOESIA?

forse aspetta passeggeri...prima di partire. 


NON AL CAPOLINEA SE SI TORNA ALLA POESIA
(Au-dessus des étangs, au-dessous des vallées…)
Avete letto i giornali? Ma in un paese così come si fa ad aver voglia di fare poesia? Anche la pace delle vacanze mi è sembrata falsa. A qualcuno di voi questa realtà detterà parole, io per il momento riesco a fare solo cose illeggibili. 

Au-dessus des étangs, au-dessus des vallées ?
mais de quel côté ?
le côté droit de la guerre de Lybie
où le côte sud de la guerre d'Afganistan
de ce côte-ci, de ce côté-là, ou des deux côtés
où encore de tous les côtés
et d'un côté a l'autre,
d'un certain côté il n'a pas tout les torts
                                         Vincent Baudeleo

E POI DICONO CHE LA LINGUA ITALIANA
NON LA PARLERA' PIU' NESSUNO
FORSE EMIGRERA' ?
CHISSA'!

per di più chi non conosce il francese fa un pò fatica...

venerdì 16 settembre 2011

SEGNALAZIONE
Galatea



E' uscito in rete il fascicolo di settembre di Galatea.
E' una rivista che cerca di parlare di realtà, di far parlare le persone, di sottrarsi all'ovvietà e alla banalità che assedia e  prepara il disastro.
E' un buon fascicolo, penso sia utile segnalarvelo:  www.galatea.ch

Piero Del Giudice

Luigi Di Ruscio

    di Piero Del Giudice