martedì 28 novembre 2023

Lorenzo Galbiati intervista Ennio Abate su “Immigratorio”- Prima parte



 


Mai in alberghi o nei letti sontuosi della memoria.
Mai. Pei vicoli, ti dico, fu tutta la mia trepida
lussuria. Abbandonai la gialla casa mediterranea,

palpeggiata nella malinconia degli aranceti
sotto le piogge di primavera (un vento aspro, là,
a redarguirci!)...




                                 clicca QUI per leggere



mercoledì 22 novembre 2023

Riepilogo del don giovanni pezzente

 


di Ennio Abate


Tu, mio strabico amore assaggiato fra tempi di chiesa e di liceo; e tu, esile simulacro di sesso costruito da perfidi avventori di latteria; e tu, amore risicato in cuore battente d’impiegata.

Donne, giovanili prede, alle quali i seni belli, amaramente distratto, toccai: e alle quali impacciato esposi la mia ferita di incerta lussuria, ora che siete incorporeo fantasma di tiepida vergogna, datemi la chiave di quel mio comunissimo bisogno di congiungimenti coi corpi vostri smaniati.

Quanto seria fu, con voi, la mia non scafata giovinezza! Quanto freddi sarebbero ora gli sguardi sulle vostre polpe rugose.

Ah, maschili ardori di un’epoca d’istinti assuefatti al profitto! Da essi assediato, vi assediai. Sudando e balbettando, che amplessi dolenti, che confusione nei cuori, che fretta brigante la mia sulla funivia di sentimenti barcollanti!

Pensarvi oggi è vano? Gli energici corpi di una volta, più che mai curati, saranno flosci e, come il mio, indeboliti. I ricordi inquietanti sepolti nell’assillo di più rapidi giorni. Ma sempre vi luciderò, madamine d’oré, con devoto, assiduo riguardo all’antico fulgore.

(Da Ennio Abate, Donne seni petrosi, Farepoesia 2010)

Carboncino di Tabea Nineo

martedì 21 novembre 2023

Chiacchiere e sproporzioni

 


In margine a un commento (*) su Facebook

 

di Ennio Abate

E una poesia sui 12mila morti a Gaza per mano israeliana (o soltanto per i 1400 morti israeliani per mano di Hamas) chi la scrive?

E quelli che sgomitano per commentare l'ennesimo femminicidio quanti commenti hanno fatto dal 7 ottobre ad oggi sul genocidio di Netanyau a Gaza?

 

 

(*) Il commento è questo:



 


A che cosa servono i gruppi di poesia sui social?

 

di Luca Chiarei

PER LEGGERE CLICCA QUI