domenica 23 gennaio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Alberto Accorsi
Mode












Buongiorno a tutti,
27 Gennaio, giorno della memoria,ecco una mia poesia:
Mode
Nemesi
l’angoscia che ora stringe le gole
dei legnosi insetti neri
 
Ieri
sciamavano a piccoli gruppi per
le strade bancarie di Sondrio
 
Belle
le loro  ragazze in casual vestite
abiti finto-stracci-lusso la elegante
 
Mimesi
di quelli che tra i sacchi  di spazzatura
sonnecchiano ancora.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Autocommento:
Sembra(da una recensione) che lo storico americano Daniel J.Goldhagen nel suo ultimo libro,"Peggio della guerra",sostenga che sia il processo di disumanizzazione dell'altro che porta a trucidarlo.
Alberto Accorsi

Anonimo ha detto...

Tanto breve quanto incisiva,per certi versi surreale questa poesia mi suggerisce quel senso di alienazione e spersonalizzazione dell'individuo che non solo certi regimi dittatoriali ma anche le società contemporanee inducono negli esseri umani. Una perdita di identità che ricorda "La Metamorfosi" di Kafka
(enzo giarmoleo)

Anonimo ha detto...

Non avevo pensato a “la Metamorfosi “di Kafka,un ulteriore esempio che una volta scritta, “l’opera” diventa del lettore.Mi sono trovato molto a disagio constatando come sia facile, lasciandosi guidare da una spiccata ostilità verso le mode e i conformismi contemporanei, adottare espressioni “razziste” come il mio “insetti legnosi” attribuito a dei semplici impiegati bancari nell’ora dell’intervallo di pranzo.A questo proposito un utile riferimento si trova anche nel link inviato dal prof. Leonardo Terzo sulla funzione politica della poesia.L’osservazione di Enzo Giarmoleo sull’azione spersonalizzante condotta in primo luogo anche dalle nostre società democatiche da un lato diminuisce la responsabilità individuale dall’altra invita ad una maggiore attenzione verso la diffusione capillare di questi atteggiamenti tendenzialmente razzisti.


Alberto Accorsi