Buongiorno a tutti,
27 Gennaio, giorno della memoria,ecco una mia poesia:
Mode
Nemesi
l’angoscia che ora stringe le gole
dei legnosi insetti neri
Ieri
sciamavano a piccoli gruppi per
le strade bancarie di Sondrio
Belle
le loro ragazze in casual vestite
abiti finto-stracci-lusso la elegante
Mimesi
di quelli che tra i sacchi di spazzatura
sonnecchiano ancora.
3 commenti:
Autocommento:
Sembra(da una recensione) che lo storico americano Daniel J.Goldhagen nel suo ultimo libro,"Peggio della guerra",sostenga che sia il processo di disumanizzazione dell'altro che porta a trucidarlo.
Alberto Accorsi
Tanto breve quanto incisiva,per certi versi surreale questa poesia mi suggerisce quel senso di alienazione e spersonalizzazione dell'individuo che non solo certi regimi dittatoriali ma anche le società contemporanee inducono negli esseri umani. Una perdita di identità che ricorda "La Metamorfosi" di Kafka
(enzo giarmoleo)
Non avevo pensato a “la Metamorfosi “di Kafka,un ulteriore esempio che una volta scritta, “l’opera” diventa del lettore.Mi sono trovato molto a disagio constatando come sia facile, lasciandosi guidare da una spiccata ostilità verso le mode e i conformismi contemporanei, adottare espressioni “razziste” come il mio “insetti legnosi” attribuito a dei semplici impiegati bancari nell’ora dell’intervallo di pranzo.A questo proposito un utile riferimento si trova anche nel link inviato dal prof. Leonardo Terzo sulla funzione politica della poesia.L’osservazione di Enzo Giarmoleo sull’azione spersonalizzante condotta in primo luogo anche dalle nostre società democatiche da un lato diminuisce la responsabilità individuale dall’altra invita ad una maggiore attenzione verso la diffusione capillare di questi atteggiamenti tendenzialmente razzisti.
Alberto Accorsi
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