Vittore Carpaccio, Ciclo di Sant’Orsola, Arrivo degli ambasciatori Inglesi presso il re di Bretagna
di Ennio Abate
Sta’
nell’anonima compagnia dei molti
che in sottoscala, in
eremitaggio, in rivistine e siti
scrivono.
Sta’ in basso addosso a un mondo basso.
Vivi
con loro: bollette da pagare
lavoretti coatti da sbrigare
letture
da pausa mensa e a tarda notte
qualche amore
d’assaggiare.
Una qualsiasi vita con corpi qualsiasi.
E
però
metrica all’ingrosso
andatura sciancata
scrivi
scrivi.
Non smettere.
Non importa dove andrai a parare
e se
le parole si dissiperanno
nel Gran Vuoto.
Resta
in allerta
nel ventre di questo Niente
dove
- la carne
della vita freddata,
la parola congelata -
hanno condotto
– scrisse uno* –
la mente.
Le
avevamo baciate quelle carni.
Le avevamo amate quelle parole.
E, però, poi ci siamo chinati su corpi
svegliati e massacrati a botte
o
in altri modi straziati.
Sappiamo ora quale realtà era stata preparata.
Raccogli ora quei cocci di passato.
Liscia le tonde parole dei maestri.
Arràmpicati su pensieri scoscesi.
Fossero di Storia, di Dio, di Nulla.
Fievole e audace porta con te
il talismano dei molti in poesia.
Non
temere la tua e la loro follia,
il brusio.
Prima
o poi ritroveremo
i Santi Padri di Amelia.**
E questo
corpaccio di mondaccio
l’abbracceremo
e diremo
in
lingua nuova levigata e saggia.
(20-26 luglio 2015)
*
Rielaborazione di «Mi chiamo moltinpoesia», introduzione alla
serata del 26 marzo 2009 alla Casa della Poesia di Milano - Palazzina
Liberty.
Nota di Riordinadiario 26 maggio 2024
Verso fine luglio (2015) segui su vari siti il dibattito nato da un articolo di Alfonso Berardinelli («Se la collana di poesie Mondadori chiude è perché non ci sono più poeti pubblicabili»). Ne venne, per reazione, questa mia difesa dei moltinpoesia. (Da non confondere con la difesa dei comportamenti furbastri e vanitosi, che non mancano tra i suoi rappresentanti reali).
* Mi riferisco ai versi di Franco Fortini: Hanno
portato le tempie / al colpo di martello / la
vena all' ago / la
mente al niente. (Italia 1977 - 1993, in Composita solvantur, Einaudi, Torino, 1994.
** Amelia è Amelia Rosselli
1 commento:
Grazie Ennio. Emi
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