Surrealismo di massa a piene mani? [1]
No, grazie! Costruiamo un domani
No, grazie! Costruiamo un domani
[1] È nel saggio del febbraio 1982, Il controllo dell’oblio, che Fortiniapprofondisce il discorso sulla memoria. La mutazione che hainteressato gli anni successivi al miracolo economico è stata da lui ribattezzata «surrealismo di massa». Un’avanguardia che diventa ditutti,
e i cui dettami sono ormai pratiche comuni consolidate a livello di
massa, viene automaticamente privata delle sue potenzialità sovversive,
così come la sua carica rivoluzionaria non può che essere disinnescata.
L’arma più potente che una mutazione di tale portata fornisce alla
coalizione dei poteri politici ed economici del capitalismo
multinazionale, al fine di neutralizzare ogni possibile opposizione al
sistema da parte dell’individuo, è proprio l’interdetto della memoria
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