giovedì 28 agosto 2025

Eppur si muove...

 Ballata dei massacrati di Gaza

di Ennio Abate
 

 Fratelli umani

Israeliani

nostri ben educati carnefici

per l’amara e breve vita

che lasciammo

nell’unico modo da voi consentito

non incolpatevi.


 Ad esploderci

correndo incontro al piombo fuso

che per il futuro suo Bene

regalaste dai cieli a Gaza l’ingrata

fummo noi, da soli.



 E voi Europei, brava gente

non affrettatevi.

Aspettate che il lavoro ben fatto

sia ultimato:

mamme e sorelle nostre

debitamente sventrate, i bimbi

fantocci impalliditi,

abbruciati i vecchi come tronchi

secchi,

gli arti troppo svelti dei giovani

divelti.



 Alle rovine di Gaza l’ingrata

veniteci dopo

religiosamente silenti

come ad Auschwitz

i turisti  svagati e compunti.


Veniteci dopo e comprate

le reliquie di Gaza l’ingrata: 

i bambolotti insanguinati,

le coperte

da sporcizia escrementi e freddo

solidificate,

eppure intatte, di allora.


E le pietre, le povere fionde, le terribili

armi di distruzione di massa

con cui fingemmo di offendervi

classificatele meticolosamente

in lindi musei della memoria.


Imperdonati, a perire ci avete condotto.

Perdonatevi da soli, se potete.




18 gennaio 2009)


 

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