Giorgio Linguaglossa*,Dalla lirica al discorso poetico. Storia della poesia italiana (1945-2010)
Roma, EdiLet, 2011 pp. 410 € 18,00
È uscita la storia della poesia italiana dal 1945 al 2010, il risultato di trenta anni di studi e di riflessioni sulla poesia italiana del Novecento. Uno strumento, ritengo, utile per capire qual è l’eredità che il Novecento lascia alla poesia italiana, le profonde modificazioni subite dalla forma-poesia nel corso di questi ultimi 65 anni e le sue possibilità di sviluppo per il futuro. Il libro tenta di rispondere ad alcuni pressanti quesiti:
Che cosa è successo nella poesia italiana degli ultimi 65 anni?
La poesia che si è trasformata in discorso poetico, ha un futuro?
È in grado la forma-poesia di accettare la sfida posta dai linguaggi della modernità?
Spero che questo mio sforzo possa risultare proficuo per una riflessione più vasta e articolata. Ovviamente, farò tesoro di tutti i suggerimenti che mi perverranno scusandomi per le inevitabili lacune che uno studio del genere inevitabilmente comporta.
Giorgio Linguaglossa
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Nota di copertina
Chi si attendesse da questo libro
una storia istituzionale della poesia
italiana ne rimarrebbe deluso.
Quel che in queste pagine si narra è
un’altra «storia»: il racconto di ciò che
poteva essere e non è avvenuto, delle
possibilità inespresse e/o rimosse e intermesse
della poesia italiana. Seguendo il
filo rosso di una analisi precisa e argomentata
come un laser, l’autore si chiede:
«qual è la matrice comune del parametro
moderato della poesia italiana del
secondo Novecento?» Tutto il libro è il
tentativo di rispondere a questo interrogativo,
passando per il «fallimento» di
Lavorare stanca di Pavese, attraversando
criticamente il neo-sperimentalismo di
«Officina», lo sperimentalismo della neoavanguardia
e il post-sperimentalismo,
la Linea lombarda, fino al «riformismo
moderato» della linea Sereni-Giudici.
Siamo negli «anni Sessanta: il boom economico
». Seguono «gli anni Settanta: la
modernizzazione», «gli anni Ottanta: il
riflusso», «gli anni Novanta: la condizione
post-moderna», per arrivare ai giorni
nostri, alla «nuova poesia modernista»,
ai due grandi sconfitti: Franco Fortini e
Angelo Maria Ripellino, alla «generazione
invisibile», alla «fine dei maestri e i
‘cattivi maestri’», passando per la «generazione
lirica» fino ad arrivare alla riflessione
delle riviste degli anni Novanta,
alla «crisi delle poetiche epigoniche» e
alla «prospettiva degli anni Dieci: la crisi
della crisi: la post-crisi», dalla de-fondamentalizzazione
alla rifondazione del discorso
poetico, fino a «Dopo il Moderno:
la ‘generazione degli anni Dieci’». Un
discorso critico ricco, inquieto, drammatico
e anticonformista, che sollecita l’intelligenza
del lettore.
Sommario
Il paradigma del Novecento
La «rivoluzione inconsapevole» quale paradigma implicito della poesia italiana del Novecento
I «Lirici Nuovi»
La Linea lombarda
Lavorare stanca di Cesare Pavese. Il fallimento del tentativo pre-sperimentale
La lettera-testamento del 28 novembre 1943 di Giaime Pintor
Il «Politecnico»
La solitudine stilistica del pre-sperimentalismo:
Umberto Bellintani, Alfredo De Palchi, Margherita Guidacci,
Alda Merini, Ennio Flaiano
IL NEO-SPERIMENTALISMO DI «OFFICINA»
La rottura con il fronte della neoavanguardia:
Edoardo Sanguineti
L’alternativa ai due fronti
LA NEOAVANGUARDIA
Edoardo Sanguineti (1933-2010)
Antonio Porta (1935-1989)
Nanni Balestrini
Alfredo Giuliani (1924-2007)
Elio Pagliarani
GLI ANNI SESSANTA : IL BOOM ECONOMICO
L’area pre-sperimentale: Lorenzo Calogero, Massimo Ferretti
Franco Fortini. L’intellettuale isolato e il conflitto su tre fronti
Franco Fortini e la poetica della irriconoscibilità
Da Pier Paolo Pasolini a Giovanni Giudici
La «riforma moderata» di Vittorio Sereni
La linea Sereni-Giudici: il «riformismo moderato»
La triade: Bartolo Cattafi, Nelo Risi, Luciano Erba
Lo sperimentalismo da Elio Pagliarani ad Andrea Zanzotto
La poesia modernista di Angelo Maria Ripellino
Gli ANNI SETTANTA : LA MODERNIZZAZIONE
La linea sereniana: Giovanni Raboni
L’inizio del post-sperimentalismo e dello psicolinguismo:
Jolanda Insana, Gregorio Scalise, Armando Patti
L’ANTISPERIMENTALISMO DEGLI ANNI SETTANTA
L’espressionismo linguistico e l’espressionismo esistenziale:
Ottiero Ottieri, Dario Bellezza, Camillo Pennati
LA QUESTIONE DEL MODERNISMO
Il modernismo chagalliano e pasternakiano:
Angelo Maria Ripellino
Il modernismo di «retroguardia» di Dante Maffìa
La retro-rivoluzione del linguaggio poetico di Helle Busacca
Il discorso pre-tecnologico e totemico della poesia di Helle Busacca
Il tragitto dal novecentismo al post-moderno:
Giorgio Caproni
Dal post-sperimentalismo alle poetiche tematiche:
Cesare Viviani, Pier Luigi Bacchini
L’ESISTENZIALISMO MILANESE
Il discorso topologico e la biografia urbana:
Giampiero Neri, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Antonio Riccardi, Mario Benedetti, Nicola Vitale
IL RETAGGIO DEGLI ANNI SETTANTA
La fine dei maestri e i «cattivi maestri»
La democratizzazione della poesia. L’antologia Il pubblico della poesia
Uno sguardo retrospettivo
GLI ANNI OTTANTA: IL RIFLUSSO
La situazione delle riviste: «Prato Pagano», «Braci», «Arsenale», «Inonja», «Poetica» e il Mitomodernismo
La marginalizzazione dell’«area meridionale»:
Luigi Piccolo, Luigi Compagnone, Stefano D’Arrigo, Sebastiano Addamo, Gesualdo Bufalino, Michele Sovente, Lino Angiuli, Angelo Fasano, Pino Corbo, Eugenio Nastasi, Carlo Cipparrone, Antonio Spagnuolo, Angelo Lippo
Il modernismo «privato»
Alberto Bevilacqua, Luciano Luisi, Davide Rondoni
La «generazione lirica»:
Giuseppe Conte, Roberto Carifi, Tomaso Kemeny, Roberto
Mussapi, Ermanno Krumm, Rosita Copioli, Isabella Vincentini
Il minimalismo romano-milanese:
Patrizia Cavalli, Vivian Lamarque, Valentino Zeichen, Valerio Magrelli, Gianni D’Elia, Franco Marcoaldi, Franco Buffoni
Il riflusso del post-sperimentalismo:
Edoardo Cacciatore, Mario Lunetta, Gruppo 93, Giuliana Lucchini
GLI ANNI NOVANTA-DIECI: LA CONDIZIONE POSTMODERNA
La deriva neomanierista:
Eugenio De Signoribus, Umberto Piersanti, Francesco Nappo
L’arcipelago degli anni Novanta–Dieci. La «generazione invisibile»:
Stefano Massari, Massimo Sannelli, Fabrizio Lombardo, Giorgia Stecher, Gabriella Sica, Maria Pia Quintavalla, Sandro Montalto, Paolo Lezziero, Mauro Ferrari, Daniela Marcheschi, Plinio Perilli, Roberto Farina, Mario Specchio, Dante Maffìa Roberto Bertoldo, Luigi Manzi, Giorgia Stecher, Massimo Giannotta, Laura Canciani, Lidia Are Caverni, Chiara Moimas, Giuseppe Pedota, Salvatore
Toma, Giorgio Linguaglossa, Maria Rosaria Madonna, Maria Rita Bozzetti, Maria Marchesi, Giovanni Occhipinti, Alfredo Rienzi, Daniela Raimondi, Tiziano Salari, Cesare Viviani, Guido Oldani, Luca Benassi, Marco Onofrio, Raffaello Utzeri, Serena Focaccia, Faraòn Meteosès, Paolo Borzi, Daniele Santoro, Serena Maffìa
La riflessione delle riviste «Poiesis» e «Hebenon» tra postsimbolismo e modernismo
Il Manifesto della Nuova Poesia Metafisica, il ritorno ad Orazio e il Manifesto di «Letture»
Crisi delle poetiche epigoniche
La prospettiva degli anni Dieci. La crisi della crisi: la post-crisi
La questione del rapporto con il Novecento.
Nico Orengo, Vivian Lamarque, Patrizia Valduga
LA NUOVA POESIA MODERNISTA
La «generazione invisibile» degli anni Novanta:
Tiziano Salari, Salvatore Toma, Giuseppe Pedota, Roberto Farina, Alfredo Rienzi, Francesco De Girolamo, Massimo Giannotta, Plinio Perilli, Mauro Ferrari, Fabrizio Dall’Aglio, Roberto Pazzi, Francesco Giuntini, Fornaretto Vieri, Paolo Lezziero, Luigi Manzi, Giovanni Occhipinti, Sandro Montalto, Salvatore Martino, Luigi Manzi, Aldo Onorati, Guido Oldani, Marco Onofrio, Raffaello Utzeri,
Umberto Simone, Leopoldo Attolico, Adam Vaccaro, Ennio Abate, Mario Specchio, Luciano Troisio, Dante Maffìa, Roberto Bertoldo
Il versante femminile della «generazione invisibile»:
Alda Merini, Patrizia Valduga, Giovanna Sicari, Giorgia Stecher, Maria Rosaria Madonna, Maria Marchesi, Chiara Moimas, Lidia Are Caverni, Maria Rita Bozzetti Laura Canciani, Rosita Copioli, Gabriella Sica, Giuseppina Amodei, Lidia Gargiulo, Maria Teresa Ciammaruconi, Maria Consolo, Maria Benedetta Cerro, Gabriela Fantato, Anna Ventura, Daniela Marcheschi, Cristina Alziati, Manuela Bellodi, Daniela Raimondi, Serena Focaccia, Elena Ribet, Serena Maffìa, Fortuna Della Porta, Giusi Maria Reale
L’ESAURIMENTO DEL POST-SIMBOLISMO
Dalla de-fondamentalizzazione alla rifondazione del discorso poetico:
Dante Maffìa, Roberto Bertoldo
Dopo il Moderno. Verso la «generazione degli anni Dieci»:
Maria Pia Quintavalla, Manuel Cohen, Francesco Scaramozzino, Adele Desideri, Maria Grazia Cabras, Marco Gatto, Luca Benassi, Elena Ribet, Fortuna Della Porta, Aldo Nove, Davide Puccini, Mario Fresa, Giselda Pontesilli, Marco Munaro, Luciano Cecchinel, Davide Puccini, Sebastiano Gatto, Pasquale Di Palmo, Sebastiano Aglieco, Letizia Leone, Francesca Tuscano, Gianni Iasimone,
Paolo Carlucci, Raffaele Piazza, Daniele Santoro, Marco Onofrio, Raffaello Utzeri, Fabio Mastropietro, Valentino Campo, Serena Maffìa, Vincenzo Mascolo, Maurizio Soldini, Enomis, Faraòn Meteosès, Giusi Maria Reale
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Giorgio Linguaglossa è nato a Istanbul nel 1949 e vive e Roma. Nel 1992 pubblica la sua prima opera poetica, Uccelli e, nel 2000, Paradiso. Ha tradotto poeti inglesi, francesi e tedeschi tra cui Nelly Sachs e alcune poesie di Czeslaw Milosz. Dal 1992 dirige la collana di poesia delle Edizioni Scettro del Re di Roma. Nel 1993 fonda il quadrimestrale di letteratura «Poiesis» che dirige fino al 1997, data in cui subentrano nella direzione della rivista anche Dante Maffìa e Luigi Reina. Nel 1995 redige e firma, con Dante Maffìa, Giuseppe Pedota, Lisa Stace e Maria Rosaria Madonna il «Manifesto della Nuova Poesia Metafisica», pubblicandolo nel n. 7 della rivista. Nel 2003 pubblica Appunti Critici - La poesia italiana del tardo Novecento tra conformismi e nuove proposte. Suoi saggi sulla poesia contemporanea sono presenti in Linee odierne della poesia italiana, a cura di Roberto Bertoldo e Luciano Troisio (Torino, 2001), e nel volume Sotto la superficie. Letture di poeti italiani contemporanei (Milano, 2004). Per le edizioni Bonaccorso di Verona nel 2005 pubblica il romanzo breve Ventiquattro tamponamenti prima di andare in ufficio. Nel 2006 per la poesia pubblica La Belligeranza del Tramonto (LietoColle Ed.). Altri saggi sulla poesia contemporanea sono apparsi nel quaderno di critica “Numen”, del 2007. Collabora in veste di critico con le riviste di letteratura contemporanea: «Polimnia», «Hebenon», «Altroverso», «Capoverso», «Nuova Marginalia». Sue poesie sono state tradotte in spagnolo, inglese e bulgaro.
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