Restituiscimi,
tu puoi, le lunghe note
o la curva
che aprì improvvisa sui destini
non solo
miei e tuoi ma incolorò il mondo
coi
pastelli, filtrati i suoni, contrastato
il tempo
che imprime e vìola i sostegni,
e gli
archi, le tenerezze delle sponde
ti prego
qui ridammele così come
si
specchiarono sul fiume, il nostro
ti ricordi,
e poi ci fu una guerra
ma che non
ricordo quale, forse
un mondo
alla rovescia, un segnale
male
interpretato, disfatte voci,
morì
qualcuno, non mi dicesti niente
fammi
appoggiare alla finestra, forse
non è che
sono io che sto morendo
adesso?
Dimmi.