Questi falsi li ho scritti per gioco e sono dedicati all'inverno:
Montale
Dove se ne vanno i respiri chiari
nella ghiacciaia li assale l'ansia di adesso
non primavere mancate, ma un solo meriggio
di stentate prove a rilasciar le spalle
che t'amo inverno e t'aspettavo ignaro.
Leopardi
Nell'infinito silenzio il pensier s'arresta
e quivi respiro l'eterna stagione, quella
che le bianche notti di dentro ravviva
Ungaretti
mi apro all'inverno
Pavese
Viene l'inverno, la terra fuori
sfuma levandosi chiara
per il cuore che nevicando
al tuo volto somiglia.
Dante
respirando vo incontrando l'inverno
mentre dentro cresce il gelo insicuro
è ancora sorpresa che neve d'intorno
mi salga dentro chiara tanto e pura.
Majorino
La neve era lì e noi poco distanti
nei cappotti pensierosi sul da farsi
pensavamo caldi è l'inverno di sempre
meno male che non è freddo abbastanza
e vinceremo anche quest'anno sull'idiota
di turno che torna regolare a natale
rinascendo un istante ma poi passa
ci penserà l'amsa a distribuire coccarde.
Aiku
Tutto è neve
il gelido inverno
respiro
7 commenti:
sì, aprirsi all'inverno è dell'autore, me medesimo ;-)
Buon natale normale, a tutti.
Caro Ennio,
solo per dirti riservatamente che l'ultimo inserto su blog mi ha demoralizzato che ne pensi?
...io penso che le scritte dei writer al 90% siano degli stupri così mi sembrano questi inserti malriusciti...
Ennio Abate:
Perché demoralizzarsi?
Il blog è una mappatura concreta dell'esistente tra quanti si occupano di poesia(tizio scrive questo testo, caio pensa questa cosa). Almeno di quel poco che riusciamo a raggiungere o si mostra.Dopo vengono o la demoralizzazione (o la rassegnazione) o la critica.
Meglio la critica...
24 dicembre 2010 19:44
Ennio Abate:
Il falso meno credibile mi pare quello di Dante.
Quello di Ungaretti mi pare una mezza parodia del suo più famoso verso: illuminarsi di sole vabbè, ma aprirsi all'inverno... brrr!
[Ho riscritto e corretto alcuni refusi]
Che dire, le buone creanze insegnano che quando si fa una critica la si dovrebbe anche firmare. Buffo, non sapevo che il blog fosse una mappatura...
mayoor
Mayor sei bravissimo! questo scrivere richiede molta conoscenza. Ciao Emy
Sai Emy una cosa che ho notato? Che Pavese all'io preferisce il tu, mentre Majorino ( che essendo in vita, qui ho inserito per il gusto di tentare un confronto con la modernità nostrana), sembra preferire il noi. Problemi che per Dante e Leopardi non si pongono proprio. Idem per Montale, ma va distinto il periodo dell'ermetismo (quello a cui si riferisce il mio falso) con quello più leggero della vecchiaia.
mayoor
Ennio Abate
Caro Mayoor,
non te la prendere con le critiche dell'anonimo ma, se vuoi, con me che ho scelto di fartele arrivare lo stesso contro la sua volontà perché per me ogni critica può indurre a riflettere. L'anonimato era d'obbligo.
Non capisco la meraviglia per la mia affermazione sul blog-mappatura.
Il Dizionarietto è una mappa
di quanti scrivono oggi versi o (secondo Majorino) "quasi versi" o "righe a capo".
Una mappa documenta un territorio con maggiore o minore completezza.
Se per ogni testo pubblicato nel DIZIONARIETTO
dovessimo far lavorare il GRUPPO CRITICA non avremmo più un Dizionarietto ma un'Antologia.
Io penso che dovremmo perseguire tutti e due gli obiettivi: documentare e selezionare.
Ne parleremo, spero, l'anno prossimo che tu auguro buono.
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