Turistici detenuti in un mondo senza confini da
oltrepassare. Selva di insegne per ogni direzione
mai che ci sia niente.
Forse i tedeschi la guerra non l'hanno mai persa.
Noi e gli altri, una volta finita, siamo tornati a casa.
Mica si faceva sul serio.
Appese agli alberi tante sedie di plastica come elmetti.
Da che tacciono le sirene è estate.
2 commenti:
Mi ha colpita questa poesia, per il tono lapidario con il quale l'autore ci comunica la sua visione del mondo. Succede di rivedersi allo specchio, come una visione allucinata dove però percepisci un fondo di tremenda verità.
Complimenti a Tosi, grazie a Abate per la pubblicazione.
Sempre benvenga il nostro Maayor, con la sua città e la sua Estate ossevata con uno sguardo
critico e denso di sentimento. Parole sempre cosi originali e coerenti. La scrittura di Maayor mi piace tanto e aspetto spero ancora tante sue poesie. Graxie Mayoor ! Emilia Banfi
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