mercoledì 16 agosto 2023

Divenire Samizdat (2)



di Ennio Abate


Alle 22 cominciava il turno di notte alla Sip. Assonnato
all’Ufficio Telegrammi. Nessuno chiamava per dettare
quella sera. Nessuno. Così s'applicò, si scervellò

sulle prime pagine dei Grundrisse appena usciti
e subito comprati. Sottolineava: «Ma l'epoca
che genera questo modo di vedere, il modo di vedere

dell'individuo isolato è proprio l'epoca dei rapporti
sociali […] finora piu` sviluppati. L'uomo è [...] un animale
sociale […] che solamente nella società può isolarsi". [1]

Chiarirsi il concetto di "astrazione determinata".
Cogliere ciò che è unitario nei fenomeni che appaiono
disparati e diversi, parafrasò. Batté appunti sul modulo

per telegrammi –  oh, pesante e rumorosa macchina
d’ufficio! – 
 E poi alle 8 del mattino, fine turno,
via dal palazzone della SIP in Piazza Affari fino

al palo davanti alla Statale. Bloccò con la catena. 
Una lezione di filosofia morale di Remo Cantoni.
Ricordi precisi, non più. Né delle belle st,udentesse

né dei ben vestiti studenti borghesi che nell'atrio, dove
per cortocircuiti culturali e  sbalzi sui gradoni sociali
frullavano insieme conversazioni e mossette indolenti. 






Nota

1. K. Marx, Lineamenti fondamentali della critica dell’economia politica 1857-1858 (Grundrisse), La Nuova Italia, 1971/74, pag. 5. 


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