In morte di Anna Cascella Luciani
di Ennio Abate
Apprendo solo oggi della morte di Anna Cascella Luciani. Ci eravamo sfiorati nel 1991 al tempo del premio Laura Nobile a Siena, rincontrati attorno al 2011 grazie a comuni amici romani e iniziato – con Poliscritture
allora cartaceo - un rapporto di amichevole e intensa collaborazione. Poi scintille,
attriti, la rottura.[1]
E il silenzio tra noi. L’ho seguita (o spiata come da dietro una tenda?) di tanto in tanto sul palcoscenico della sua
pagina FB.[2] Ora scelgo
di ricordarla con questo nostro scambio
di mail del 2015. C’è lei, ci sono io. E a me basta. Ciao Anna. [E. A.]
giovedì 16
aprile 2015
Anna Cascella Luciani a Ennio Abate
Caro
Ennio,
non sapevo
di Misiano.[3]
Ne ho
letto alcuni giorni fa.
Tu sapevi
già anche di questo orribile inizio?
Un caro
saluto.
Anna
venerdì
17 aprile 2015
Ennio
Abate a Anna Cascella Luciani
Cara Anna,
scusa il ritardo nel risponderti. No, non
conoscevo questo episodio e neppure la
figura di Misiano. Certo che la storia ha molte pieghe e chi sa andarci a
curiosare ne trova di figure
interessanti. Tuttavia la tesi della
studiosa Giulia Albanese, almeno per come viene riferita, mi pare riduttiva. Come si fa a dire che "in quell’atto trov[a] origine la
deriva che porterà il fascismo all’abolizione del Parlamento e al
progetto totalitario"? Io non lo credo, perché i fenomeni politici sono sempre
complessi e nella loro formazione convergono un numero variegato di cause
economiche, politiche, culturali. E sono poi gli storici, a distanza di tempo,
a dover individuare quali furono le principali e anche quali gli eventi davvero determinanti. Attenuerei
perciò l'importanza dell
quell'evento riportato, pur riconoscendo
che ben rientra nella cornice
dell'azione nazionalista violenta e ancora "extraparlamentare" del primo fascismo. Ma vorrei aggiungere una considerazione più emotiva e personale. Davvero un fatto
del genere oggi, con lo stravolgimento di tutte le
coordinate politiche con le quali ci eravamo abituati a pensare lastoria ti
riesce a prendere?Ti
confesso che a me non succede. E non dico che sia meglio.Spero
che le cose ti vadano in modi
sopportabili. Fatti sentire di tanto in tanto. A me fa piacere.
Un caro
saluto
Ennio
18 aprile
2015
Anna
Cascella Luciani a Ennio Abate
No, non mi riesce.
(Rispondo a una tua domanda).
Era un accadimento a me
sconosciuto.
Una delle tante tessere.
Di allora, che hanno però
tessuto il ventennio, nei suoi nefasti.
L'oggi?
Perché tu avresti mai
pensato, nel 1989, di vivere i tempi che stiamo vivendo? (E per altri molto e
molto peggio. Mortali).
Lo stravolgimento è totale e
globale, puoi star certo che a me è molto più noto che a certuni o a certune...
Con tutto quello che mi è
capitato...
Per la poesia, leggi dei miei
versi che hanno titolo "Persefone 2015".
Non farmi arrabbiare, Ennio.
Tu sei persona a posto ma certi e certe rispondenti in blog..., che Marx, e il
1789, e quel poco che di democratico rimane, me ne scampi e liberi. Vedi che
non scrivo "ce ne scampi e liberi", per un democratico rispetto verso
altri.
Ho letto quanto hai
ripubblicato su "Poliscritture", per il 25 aprile.[4]
Di Misiano avevo letto prima. Ora voglio leggere in modo
approfondito l'ultima - politica - pubblicazione di "Poliscritture"[5].
(La notizia che ho letto, e
che ti ho inviato, l'ho letta solo come notizia. Come tu scrivi
"riferita".
Quel blog, o pagina, è breve
nella sua strutturazione).
Tu hai un problema con
l'intelligenza delle donne...
Era ovvio che ti ho inviato
la breve notizia perché avevo letto il tuo ri-scritto su Poliscritture.[6]
Un modo per dirti che lo avevo letto.
Non fare con me lo stesso
volgarissimo errore che fece Linguaglossa quando tu pubblicasti, su
"Poliscritture" - o era "Moltinpoesia" allora? -, "non
ho sorelle, mamma", quando pomposamente scrisse "io non credo ai
ricordi della Cascella"...
Come no!!! La famiglia
materna inesistente... Per far piacere a Linguaguossa!!! Ah, ah!!! Tutta una
cultura della nonna, di origine contadina, inesistente!!!
E poi, mi pare fosse sempre
lui: "si sa che i versi brevi sono più facili di quelli lunghi"...
Ma Linguaglossa qualche
classico latino, con la scansione metrica che ci insegnarono - vera, falsata? -
lo avrà mai letto?
E non dirmi, per favore, che
altri possono aver fatto altri studi, perché non è questo il punto della
questione. E non chiedermi neanche "allora quale è?", come a volte
fai, in certi tuoi interventi di risposta.
E che dire di Mayoor con le
sue letture dell'uso, nelle mie poesie, del trattino...
Grazie di avermi risposto.
Siamo in un disastro storico,
totale.
Questa è la realtà dell'oggi,
e già di decenni.
Certo, l'asserzione da sola
non basta.
Qui hai ragione.
Ma basta leggere anche solo i
titoli dei giornali - dico "solo i titoli" - per capire.
Un saluto caro.
Anna
18 aprile 2015
Ennio Abate a Anna Cascella Luciani
Cara Anna
(era il nome caro anche di mia madre!),
come sei spinosa (in certe tue risposte)!
Sarai anche tu una rosa, che la mia “intelligenza delle donne” non sa cogliere?
Eppure, su Misiano ho cercato semplicemente di riflettere. Non capisco perché le
cose da me dette potrebbero farti arrabbiare. Sul disastro storico siamo
d’accordo. E allora lascia sullo sfondo certi commentatori del blog (è uno
spazio pubblico e ci parla chi vuole…); e soprattutto quell’infelice di
Linguaglossa che di malefatte sgraziate
me ne ha combinate parecchie (compreso l’attacco nei tuoi confronti, sì, su Moltinpoesia[7]).
Un sorriso
e un caro saluto
Ennio
P.s.
Su tuo
profilo FB ho letto “Persefone 2015”. Bella.
[1]Si veda
lo scambio polemico tra me e Anna sotto l’articolo IL ROMANZO DI CASTELPORZIANO
https://www.leparoleelecose.it/?p=19739
[3] Si riferisce all’articolo: 1921. I fascisti cacciano
Misiano dal Parlamento (Giulia Albanese) http://salvatoreloleggio.blogspot.it/2012/10/1921-i-fascisti-cacciano-misiano-dal.html
[5] Si riferisce
al n. 11 di Poliscritture in cartaceo.
[6] Vedi
sopra nota 4.
2 commenti:
Carissimo Ennio,ormai hai raccolto un tesoro inestimabile di testimonianze,scambi dialettici,scontri intellettuali del nostro tempo che vale pensare a una raccolta ragionata da pubblicare.Tenera e ardita questa corrispondenza.
Perché commentare in anonimato? Comunque, grazie. [Ennio]
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