venerdì 23 agosto 2024

Ripulitura di una poesia del 2004: Ricordando Massimo Gorla

 



RICORDANDO MASSIMO GORLA1


Da lui. Un saluto. Un blando incitamento.
Il verbale concitato del suo ’68 a Parigi.
In una fredda sera – quando? - un comizio.
Voce arrochita in piazza Missori. Milano.

Autunno amaro e greve di Piazza Fontana.
Ero dei loro. In riunione. Lì vicino. In casa
di Rota. Udimmo il botto. Sarà una caldaia?

La caldaia era l’Italia. Assassini gli idraulici.

Scantinato di via Giason del Majno. Prima
raccolta di figurine proletarie. Tasselli
della classe dai turni intorpidita. Untumi
familiari. Fumo di sigarette. Discorsi
di speranze. Nuova pataria di operai
di studenti di immigrati. Inermi. Corrucciati.

Non più nenie. Scarpe impacciate poi sulla
ghiaia  di via Vetere. Muti nelle conferenze. 
Per anni continuò la spola. Da Cologno
guanto del Sud terrone rovesciato. A Milano
clessidra  di grigia polvere lussuosa. 

Ohi, Berto presto morto. Cauto il Vincenzo
alla Manuli. 
Donato all’Innocenti solitario.
E Ambrogio irruento. 
E Linda suicida.
E Aurelio, Michele, Luigi ed Emilio. 
Più
assottigliate le parole. Sfuggenti gli sguardi.

Con pietosa velenosa coda ripensammo la fine.

Fu dolce stil novo collegiale, Attilio? Se fu
tra di voi fu. Se fu, non staccò mai i già affini
per prebende sindacali aziendali e statali. Né
sciolse gli ammassi. Degli sfigurati dalla fatica.
O dei ricchi di capitale. Dei cinici arrivisti.
Dei di più conoscenze e di bombe provvisti.

Resta un’eco, un brusio la nostra scienza.


(16 novembre 2004/ 29 settembre 2009/ 23 agosto 2024)


1 Massimo GorlaCfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Gorla

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una poesia, una tragedia, un triste realtà che ancora sconvolge e fa paura.
Eppure resta grande
poesia.

Anonimo ha detto...

Emilia Banfi. Commento sopra.

Anonimo ha detto...

Con lui ricordo tanti compagni e la compagna ( anche nella vita ) Ida Fare’

Anonimo ha detto...

poesia urticante e mestissima che sembra concludere un’epoca senza ritorno…