1)
Io dedico i miei versi
a tutti coloro che sanno saltare
di fiore in fiore, di stella in
stella, di canto in canto,
portando nella bisaccia acqua, pane,
vino,
la musica di Mozart,
e il volto gentile di una donna.
2)
Il raggio di sole è sulla
tua spalla nuda di cigno.
Ti levi dal letto e damascata,
con la brocca piena di luce,
ti chini sul geranio che ti
contempla.
3)
La luce ti segue e si scaruffa
dietro la scia della tua brocca.
Sfoglia le tue giornate,
o Silenziosa.
4)
Sei nella brezza della tua età
compiuta.
Ne giunge altera eco.
E, faro solitario, rischiaro
il giorno
col fresco bagliore della tua treccia.
5)
Incedi come brezza in alto mare.
Sei scia, sibili alle tempie.
6)
Il tuo profilo è ansia svelta
sul muro.
E mi appartieni.
7)
Chiglia di nave che corre tra le onde,
corda vibrante nel fondo delle mie vene,
campata di ponte stesa sul mattino, stellata volta,
colonna corinzia che reggi le travi dei sogni e del
desiderio,
ampiezza del mio esistere, estremo vanto,
tu amore di carne robusto più di un regno,
tu slarghi e allegri le mie stellate notti
quando ti volgi,
felice a me che aspetto già da giorni,
portando il favo segreto delle tue braci.
8)
Col viso nel deliquio, tra le mie braccia
sei la traccia del fulmine che s’acquieta.
9)
Come il sottobosco è pieno di umori
e sogni, come la nuvola si espande capricciosa
e vaga, come il deserto si disseta al cielo
delle notti, così il tuo corpo - vento e fanciulla -
si profuma d’un desiderio insonne.
E arde... arde... arde...
Come il grande sole dell’estate.
10)
Il tuo amore è folle come la foglia del tabacco.
O come il nettare della vite. Mi sento ubriaco.
Attorcigliato all’iridescenza dei tuoi baci.
11)
Sei l’alzata tripudiante
dei papaveri
tra le messi traboccanti
l’oro.
[Da SIGIZIE, poesie d’amore]
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