Passano
passano gli anni
ma nei
castelli del Parco di Versailles
risuonano
ancora le trombe
dell’Ingiustizia,
le parole del trattato
che agli
ungheresi negò un equo
referendum
di appartenenza
e la Terra Magiara
fu ridotta
contro natura
di due
terzi della sua complessione
legittima.
Passano passano
gli anni ma
ancora la Nemzeti Dal ,
il Canto
Nazionale
di Sàndor
Petofi
nel cuore
di tutti i magiari risuona:
Sollevati magiaro, è la patria che
ti chiama!
E’ giunto il tempo, ora o mai più!
Vogliamo essere schiavi o liberi?
Questa è la domanda, rispondete!
Sul dio dei magiari
Giuriamo
Giuriamo che schiavi non saremo
Mai più!
Il 15 marzo
del 1848
per un
attimo un poeta guida
la rivolta
di un popolo oppresso,
poi, dai
politicanti, oscurato.
Il fulgore
della spada
più devota
alla Patria riappare
erigendosi
contro gli invasori a Segesvàr
e sotto un
cielo solcato
dai lampi
di un avvenire inesorabile
il sangue dal Poeta fu versato
rendendo
sacra la Terra
di Transilvania.
Il suo
corpo non fu mai ritrovato
perché
Petofi Sàndor per sempre
(lontano
dall’ignava marmaglia)
galoppa per
le praterie sconfinate
della
Libertà, insieme a tutti gli eroi
che per
amore della terra natìa
caddero
volontari in battaglia.
Tomaso
Kemeny
marzo 2012
Milano
2 commenti:
Non so sono confusa, un bell'epitaffio? Una dedica scolpita sul monumento ai caduti? Una poesia? Un inno nazionale? Una mia ignoranza? Emy
Szerelem corrisponde alla parola amore. Szerelem, un suono che fa incantare. La lingua ungherese mi ha sempre attratto è una lingua del gruppo ugro-finnico. E infatti incredibilmente simile alla lingua finlandese.
La poesia che segue e' di Sandor Petofi (si scrive con l'accento acuto sulla a e la dieresi sulla o), poeta nazionale ungherese :
Szabadság, szerelem!
E kettő kell nekem.
Szerelmemért föláldozom
Az életet,
Szabadságért föláldozom
Szerelmemet.
(La libertà, l'amore! / Di questi due ho bisogno. / Per l'amore io sacrifico la vita, / Per la libertà sacrifico l'amore.)
Lo dico prima per evitare l'impiccagione. Non conosco il nome del traduttore, lo giuro !
Petőfi è una figura chiave della rivoluzione ungherese del 1848, poeta romantico, capo spirituale dei gruppi rivoluzionari, che volevano la totale indipendenza dell'Ungheria dalla monarchia asburgica. Enzo
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