mercoledì 28 settembre 2011

Rita Simonitto
Balla-tetta



Hai l’irriverenza della gioventù
che non sopporta rime baciate
casomai fugaci toccate e via.

Puntuta spingi la ricerca d’apparire
violando il chiostro della veste
che non frena l’ondeggiare e punge

il desiderio di chi si accosta a te,
fanciulla mia, che sei più bella
quando non sfarfalli con la tetta.



18.09.11
 
Chiedo venia al Cavalcanti.
Come me ci sono tanti
che vorrebbero giocare
a far rime meno amare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A quanto pare di cavalcanti ce n'è tanti nel nostro paese, almeno sembra.
Scusa la battuta.

La poesia mi è piaciuta, ironica e saggia. Per niente amara, amara è la situazione.

Grazie
mayoor