martedì 25 dicembre 2012

Donato Salzarulo,
L’erba gramigna.


                        A Leopoldo

A liberare il grano dalle tante
erbe cattive, di solito
ci pensava mia madre.
Era un lavoro primaverile
per dare aria agli steli,
preservarli dagli abbracci infestanti.
«L’erba cattiva non muore mai...»
commentava spossata la sera
e alludeva alla gramigna
che l’aratura – certe volte lo scasso –
non aveva del tutto distrutto.

L’ho sempre saputo:
erano i suoi occhi
il mio assoluto.

Natale 2012

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah Donato, bravo.
c'è dentro la fatica e lo sforzo che ogni buona cura richiede.
Grazie per questi auguri di Natale unici.
Giulia

Anonimo ha detto...

Apprezzo moltissimo la naturalezza del verso e dell'immagine . Dico moltissimo senza enfatizzare perché mi ritrovo empaticamente "a pelle" con un linguaggio che mi appartiene e in cui mi riconosco . Mi attribuisco arbitrariamente , in ogni caso idealmente la dedica " A Leopoldo ". Io sono molto ragazzino in queste cose e mi mettono allegria .
Complimenti a Donato !

leopoldo -

Anonimo ha detto...

A Donato


Era mia madre.


Nel suo sguardo il mio errore
nel mio errore la sua esistenza

ma siccome fuori piove
ascolto Chopin.

Emy

Anonimo ha detto...

"L'erba cattiva non muore mai", ma almeno a Natale c'è la speranza (o l'illusione)che tutti possano cambiare...
Rimane, per fortuna, la certezza degli affetti veri, solidi come quello della madre.
Con l'augurio di ogni bene
Anna Maria

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti per gli apprezzamenti.
Caro Leopoldo, è chiaro che questa poesiola è dedicata a te. E' nata grazie ai tuoi versi.
Grazie Emilia per i versi che mi hai dedicato. Sono belli e mi piacciono.
Auguri a tutti.
Donato