sabato 20 gennaio 2024

frammento (1994)

 




di Ennio Abate

nel dionisiaco giovanile  penetrassi/ 
coi corpi/ mente loro!
proverei l’immaginato sempre/ e sfuggente
piacere di abitare paroloni
godendo il mio corpo in ebollizione/
a contatto con l’altrui/ ma “nostro”
e i tormenti giovanil distruttivi/

ma l’io pio in corpo-adulta-mente sta/
e nella gabbia toracica della realtà
il mondo m’inspira e respira
mi nutre e denutre
si fa turgido e s’ammoscia...

ma il tarlo si sfrega nel solaio silenzioso e ombrato
del mio desiderio di “occupare” l’altro/
gli altri/ le altre
l’esodo giovanile salta il deserto da attraversare/ 
non vede/ e occupa il vuoto/
dove il mondo non respira più/
dove la farfalla si dissecca

il corpo è senza corpi/parole
senza chiacchiere e ideologie 
sì, che soddisfazione!)

e muore
(lenta-dolce-improvvisa-terribil-mente)

2 commenti:

Alberto Rizzi ha detto...

Non è che c'è un errore di battitura nel primo verso? "penetrarsi", cioè, anziché "penetrassi"?

Ennio Abate ha detto...

No. E' una sorta d'invocazione accorciata. Parafrasi possibile: oh, se potessi penetrare [nel dionisiaco giovanile];