lunedì 1 settembre 2025

Psicoscrittoio (9)


 

di Ennio Abate



ingenuo come un bimbo
fece rotolare
per terra le sue monetine
e altri già più furbi
le rubarono

ingenuo come un adulto
raccontò i suoi sogni
all’amante - che si vendicò

giocare ed essere giocati
la vita  - (forse) la poesia

giovedì 28 agosto 2025

Eppur si muove...

 Ballata dei massacrati di Gaza

di Ennio Abate
 

 Fratelli umani

Israeliani

nostri ben educati carnefici

per l’amara e breve vita

che lasciammo

nell’unico modo da voi consentito

non incolpatevi.

domenica 17 agosto 2025

vecchia madre fanciulla (2)

 


di Ennio Abate



                              In memoria di R. B.



di mattino presto solitaria fumavo
sulla panchina della piazzetta a Praly
e poi passeggiammo lungo il torrente
su sentieri morbidi di pioggia
parlammo di anni passati di dolori
rappresi di pianti ormai asciugati
nei barattoli delle nostre memorie

un sasso una radice sollevata uno
spuntone di roccia – ad intervalli
i rumori da case ancora addormentate

*
chi ero (se ero) cosa di me rimarrà
quale ricordo o gesto resta nel cesto?

*
sì sì strana infelice quella un po’ diversa
inadeguata ingannata fasciata ingessata
agghindata con stracci da mercatino psicanalitico
maschera amuleto portafortuna condannata
a raccontare nel danno in vergogna
il senso di colpa numero uno due tre
tolto il velo da parole e banalità

*
freddo alone di eventi! frizionarli dovevo,
suscitarvi la piccola febbre della coscienza,
scaldarli alla sua lampada amorosa?

*
cugina psicoanalisi, papà analista
mie stampelle non lasciatemi a
zoppicare dinanzi a incubi adulti
sostenete il viaggio nell’aldilà
della mia anima in frantumi
riportatela qua dove siete o apparite

la volevo bella, capite, mite scolara
non impacciata impresentabile acrobata
sulle sbarre gelate del mio diario
con tutto il dolore simulato e sofferto
fra ombre lacerazioni e rossori

*
calco di petrosa divinità fui bambina
in una vita di tetra morte fui compressa
nel corpo – s’appesantiva si sfaldava –
figlia bastarda preda di figli inesistenti
estratta all’ultimo momento dal frigo
della Grande Madre Macellaia
percossa tagliuzzata per cibare
– casalingo spezzatino – la famiglia
il marito i figli gli scolari delle elementari
gli altri – temuti stranieri inamabili specchi
ruvidi panni tamponanti i miei mestrui d’angoscia
scaldamuscoli del mio essere ansiosa
falle nella ideale cisterna amorosa

*
e come fece il mio io di mai amata
il mio io-non-io o io-mai quasi-mio
io di mamma mia io ciste in figli-miei
e non-miei io condannato a gara atroce
con scolari-miei-non-miei a sognare
gravidanze a figliare a recitare
da sposa da madre da amante?



(1996 – 2025)

*in copertina: Francesco Messina, Ritratti della moglie Bianca (terrecotte policrome e marmo policromo)






domenica 3 agosto 2025

Psicoscrittoio (8)


di Ennio Abate

abitammo, sì, tanto vicini
ma case su scogli separati

il vecchio padre
ora benevolo poeta
è sceso
ha bussato alla porta
e alla mia donna
ha sussurrato - quanto tardivo! -
l’invito per me:
venga, venga quando vuole…

calmo
mi rivesto
- infilo calzettoni
finalmente non bucati
senza nascondere toppe
e mancanze di studio -
ma non mi arrampicherò più
su quel suo scoglio

i miei occhi
vecchi e stanchi
hanno già visto da quaggiù
l’orrore
che lui dall’alto vede

sabato 2 agosto 2025

Psicoscrittoio (7)

 




di Ennio Abate


dovessimo non amare più
con la coda dell'occhio

non nascondere

le animelle
particelle
nostre
un tempo amiche

le loro flebili gioie
di piccole barche
che ci trasportano
col batticuore

provassimo
riprovassimo
a non affondarle

domenica 27 luglio 2025

Psicoscrittoio (6)


di Ennio Abate



occhi sfrontati
pronto sorriso
forziere di speranze
serrato in monosillabi
e frasette diligenti

non scassinarlo
amarlo
quel tanto
da non spaventarlo



martedì 22 luglio 2025

Psicoscrittoio (5)

 



di Ennio Abate


come tutti i vecchi che han perso
t’avvii verso il nostro cimitero
di campagna

 non confondere il fruscio degli alberi
coi rantoli o l’urla dei morenti

il calore e il profumo del mio goffo
corpo di madre bastò a proteggerti
dal gelo delle menti più feroci

il fantasma suo ti venga incontro
e ti consoli

 


sabato 19 luglio 2025

Psicoscrittoio (4)



di Ennio Abate


mi spingo  oltre il tendaggio 

ritrovo
la casa deserta
gli oggetti irriconoscibili
il pietrificato fantasma
di mia madre-fanciulla

ricordi
fetidi panni  sporchi
del mio tradimento 

questo nulla
ho da portar via

giovedì 17 luglio 2025

Psicoscrittoio (3)

 



 di
Ennio Abate

non sai stare fra le donne
beato
come sul filo delle onde
a fare il morto

il bimbo
che la madre portò in visita
da cugine e comarelle
s'insinua 
presto
fra maglie soffici
e corpi odorosi

ridacchia
punge
si svela

martedì 15 luglio 2025

Psicoscrittoio (2)

 
di Ennio Abate 
 

m'intimarono di consegnare
gli orecchini -  guizzi dorati -
che lei aveva portato ai lobi 

avrei dovuto fare il martire -
farmeli - nobilmente offeso -
 strappare 

ma da belva reagii
morsicando le mani
che mi agguantavano

 



 


lunedì 14 luglio 2025

restituitemi gli occhi


 di Ennio Abate


restituitemi gli occhi
per pochi secondi
devo guardarvi
mentre chiacchierate
mentre vi commuovete
mentre ci ammazzate
poi ve li restituirò
per sempre
conservateli
- trofei di guerra
biglie per i giochi
dei vostri figli


(13 luglio 2025)
-

* Foto presa dalla pagina FB di Doriana Goracci

domenica 13 luglio 2025

Psicoscrittoio (1)



 di Ennio Abate


devo solo restare fermo alla finestra
quando il buio m'arriva in petto

in qualche suo invisibile angolo
(che pare appartenermi e invece
invia sussulti inesplorati)
i fantasmi di persone care
in riposo - inquiete
con respiri
a fatica immaginati

 devo solo placare un lamento
che gorgoglia in gola

mercoledì 9 luglio 2025

Lavorando al narratorio

 


di Ennio Abate

Scorri, buia campagna d’infanzia, mostra i tuoi sterpi.

Ci siamo fatti vecchi. Ci siam persi. Ma ai bambini
che fummo – abbassaocchi, biascicanti favori, baciamani
– somigliamo soltanto per la sofferenza dei ricordi.

Dal braciere di povere fiabe scintillano ancora immagini
pie. Conservarle devi contro i geli pugnalatori.
Cibi di compassione, marmellate di paure sono,
ma nutrono l’impazienza di altri combattenti.

Narreremo altre furie. E nella carne dei viventi.
Non più muti scenderemo negli irriconoscibili
cimiteri marini dei nostri padri dimenticati.


9 luglio 2025

* Una precedente versione qui: 
https://www.poliscritture.it/2024/05/09/lavorando-a-narratorio/

martedì 8 luglio 2025

Piccinerie

 

di Ennio Abate

Nel gruppo FB Casa della Poesia al Trotter - Milano leggo che presentano un libro di Anna Spissu così: "La donna albero e altri animali" è.... UN BAGNO DI LIBERTA'!
Obietto in un commento:

"Un bagno di libertà"?
Quanti "bagni di libertà" avete fatto in questi ultimi decenni?…
E vi siete accorti che l'acqua è sempre quella ed è sporca?

giovedì 26 giugno 2025

Donc!/ Pirat fust?/

 




* da E. A., SAMIZDAT COLOGNOM pseudo-narratorio 1977-'82 con 6 disegni, Edizioni CELES, gennaio 1983.


mercoledì 25 giugno 2025

Refaat Alareer. Poeta accademico, ma a Gaza bombardata.


a cura di E. A.

"Infine, quel 6 dicembre 2023, un messaggio whatsapp che mi informa che Refaat Alareer è morto, ucciso a Gaza, da sfollato, con sua sorella, suo fratello e quattro nipoti.

martedì 24 giugno 2025

Fili: Gianmario Lucini/Luca Chiarei



di Ennio Abate

L'amico Luca Chiarei con la raccolta "Rumori di fondo" ha vinto la V edizione del Premio Letterario Nazionale “Gianmario Lucini” 2025. Rimando al link del suo blog ITEMPIEIVERSI


Non so cosa esattamente significhi “vincere” un premio di poesia né che cosa significhi perdere in questo campo… Diciamo allora che avere avuto l’apprezzamento argomentato dei critici/giurati (non appena saranno disponibili farò un aggiornamento di questo post con le motivazioni) che promuovono questo Premio, per il mio lavoro di questi anni, è stato da una parte una soddisfazione personale, inutile negarlo; dall’altra la conferma che un percorso per quanto minoritario, nell’oceano della produzione poetica contemporanea, può trovare corrispondenze importanti e condivisione. Dopodiché non cambia niente, continuerò a considerarmi un militante che occasionalmente scrive anche poesie più o meno consapevole, per citare Fortini, che “Più che la sovversiva promessa di felicità, la poesia, se si porta ai propri confini, riafferma l’esigenza che gli uomini raggiungono il controllo, comprensione e direzione della propria esistenza.

domenica 22 giugno 2025

Riassuntino di giornata per disastri di guerra in arrivo


 di Ennio Abate

22 giugno 2025

Nella notte, più o meno alle 2 italiane
le bombe americane sono esplose
su Fardow e altri due siti nucleari iraniani.


Fungo di fumo – Hiroshima –.

Trump: "a spectacular military success".

Netanyahu: "l'alleanza indistruttibile".
Ora sarà fatta la pace "attraverso la forza".

Sono pazzi. Sono pazzi?

Non si sa come reagirà l'Iran.
Ha annuito Putin? Prezzo (ucraino)?
La Cina per ora tace.
Autorizzata a mangiarsi Taiwan?
E se la Turchia entrasse nel gioco?
Il NYT:"Gli Usa entrano in guerra contro l'Iran".
Una parte della base MAGA si sente tradita dal presidente.

L'associazione ufficiale dei musulmani americani protesta.
La guerra civile globale è realtà.

Piccola notazione personale? Non conta.

Possiamo seguire l'attacco in diretta.
Possiamo partecipare a decine di manifestazioni pacifiste.
Possiamo sottolineare lo scarto fra la follia dei potenti e l'impotenza dei di buona volontà.
Ma i potenti sono folli? E la gente comune non lo è?

Non me lo dire, non me lo dire.

Oggi è una giornata terribile per l'umanità intera!

Oggi è un giorno di lutto e pianto.

Tutto dannatamente prevedibile.
E' saltato ogni limite.
Un bel passo verso il buio.

La Cina e la Russia sono davvero come gli Stati Uniti e l'Occidente?
Se lo sono, apriranno la guerra.
Trump non può difendere contemporaneamente l'Ucraina, Israele e Taiwan.

Apriranno la guerra?
Eserciteranno pazienza strategica, a partire dall'Iran?

Come la terza, la seconda guerra mondiale è una guerra mondiale a pezzi.
Il 22 Giugno è la data sia di inizio dell'operazione Barbarossa
ma anche dell'entrata in guerra degli USA nella guerra tra Israele e Iran.

No, l'imperatore non e' pazzo, e' indebitato.

Enormi interessi in ballo nella zona.
Dal petrolio al corridoio commerciale antagonista alla Via della Seta cinese.
L’America non ha più i margini finanziari di un tempo.
Il mondo accetta dollari sempre più a fatica, soprattutto se servono a lanciare altri missili.

Placida eutanasia dell’impero americano inondato dai debiti?
Caricare il debito sui vassalli.
Tagliare ancora il welfare per il riarmo.
Ripristinare il dominio occidentale sul mondo.
Una nuova pax americana, più che mai nel sangue.

Donald Trump non è semplicemente un pazzo.
È saltimbanco dai denti affilati.
Minaccia di ammazzarti mentre sorride e tende la mano,

Su Tel Aviv e Haifa decine di missili.
Paesaggi da Gaza anche lì.
E tra poco da noi?
Ne uscirà un mondo diverso?




* Stralci rimaneggiati dalle  pagine FB di Dominjanni, Zhok,Visalli, Brancaccio, G. Masala.


domenica 15 giugno 2025

"Poesie" di Eugenio Grandinetti

 



[E’ da poco uscito per Zacinto Edizioni un libro che raccoglie le Poesie di Eugenio Grandinetti (a cura di Ennio Abate, con la collaborazione di Laura Cantelmo, Rosa De Meo e Anna Maria Grandinetti). Proponiamo la prefazione di Paolo Giovannetti, in cui si leggono anche alcuni testi poetici].
 
SU LE PAROLE E LE COSE 2


martedì 10 giugno 2025

Macché Atalanta!

 


 di Ennio Abate


dissimulava,
sdegnata dai suoi  inquisitori reclami
sfuggiva piangente 
dentro siepi di donne

s’imprigionava a sera
nella
stanza da letto
meticolosa lettrice ma d’altri amori
e solitudini
spegnendo anzitempo la lampada

ché l'occhio  - (di lui o di chi?) -
non trattenesse  il cambiamento già tante volte
scrutato

 ormai disponeva all'astuta buonanotte
il suo corpo inaccessibile 
finché non s’abbatteva nel sonno anche quello di lui

che  caldo d’un desiderio improvviso e pazzo 
sollevava ancora maree
ma di 
fredde domande 

non giungevano alle sabbie dormienti di lei
annaspavano nel suo, non più nell’umidore di lei
e si ritiravano

lei ogni maschile abbraccio aveva sfracellato
e per pietosa finzione lo allontanava
soltanto dagli scogli suoi più taglienti  

non ridente in fiabe o in miti saggia 
non adagiata sul dorso del centauro

brutto di pelo e madido di sudore il di sotto cavallino di lui
sprofondava in un mare coperto di silenzi



(9 agosto 1985 / 10 giugno 2025)





Nota 
Il mito di Atalanta dice che, per accontentare il padre, gli aveva promesso di sposarsi solo con chi l'avesse battuta in una gara di corsa. Il pretendente che non ne fosse uscito vincitore, sarebbe stato ucciso. Soltanto Melanione 
(o Ippomene),  volle cimentarsi nella rischiosissima impresa chiedendo aiuto ad Afrodite, che gli diede tre mele d'oro, colte dal Giardino delle Esperidi. Durante la corsa, seguendo il consiglio di Afrodite, le lasciò cadere. E Atalanta si fermò a raccoglierle, perdendo la gara. 

martedì 3 giugno 2025

Chi furono



di Erminia Passannanti


La guerra aveva intriso
dei campi di sangue
le zolle

e così i sopravvissuti
sotto il cielo plumbeo

si tolsero le scarpe
e camminarono
scalzi

 

 (2 maggio 2025)







lunedì 2 giugno 2025

Poeti e stelle



di Ennio Abate

Mio commento a "Gemme nell’oscurità. Il nuovo libro di Fabio Pusterla" di Piero Salabè *

"Il poeta divenuto con il tempo sempre più poeta, pur avendo visto crollare uno dopo l’altro gli ideali del secolo scorso, trova ancora la forza dell’invocazione: “prova a parlare cerca le parole non arrenderti / guarda in alto inventa luce cerca stelle”." (Salabè)


" guarda in alto inventa luce cerca stelle",
Sì, sì...ma qua continuano ad ammazzare,
ammazzare.
"E le stelle stanno a guardare" anche loro!
Dopo un po' - guardi tu, guardano loro -
sai che noia.
Non lo sentite, no, il puzzo dei cadaveri?


* https://www.leparoleelecose.it/?p=51531

sabato 31 maggio 2025

Un sudario per Gaza




di Laura Cantelmo


Esponi il sudario alla finestra
esponi il cuore a chi non vuol sapere
getta oltre l’ostacolo il pudore
perché il mondo sappia che l’orrore 
dalla Storia chiamato genocidio 
è l’evidenza del sangue che fiotta
da corpi di bambini amputati e di donne
che nel sangue hanno partorito fantasmi
e il sangue mestruale non possono celare
perché oltre al pane manca il cotone 
mentre dorme la ragione in un continente
di geni e di dottori che col silenzio copre 
l’indecenza di chi sul dolce litorale vuole
edificare villette balneari sui corpi 
massacrati e offende un popolo 
innocente straziando in nome 
di una supremazia culturale
di stampo criminale.
Ma vedi, al largo,  nei verdi 
fondali tra scogli e conchiglie si cela
un giacimento che fa sognare.
E allora, presto, si faccia pulizia  
afferma il Libro consegnato
da un dio che ama solo chi gli pare
e per il resto va un po’ per le spicce.
Il popolo del suo cuore può accedervi
a ragione, con l’aiuto di qualche cacicco
d’oltremare che ignora ogni diritto
e ogni umano sentire.   
                                                        Milano, 24/05/25


martedì 27 maggio 2025

Gaza

 




@ ....

No, ...., non lo pubblico né su Poliscritture né su Moltinpoesia. Questo testo [una poesia] è una denuncia troppo generica. Quello che sta accadendo a Gaza richiede ben altre parole. Se no, meglio il silenzio.

sabato 17 maggio 2025

martedì 6 maggio 2025

Se Gaza muore...

 



Mi restano solo queste parole che buttai giù nel gennaio 2009…

Ballata dei massacrati di Gaza

di Ennio Abate


Fratelli umani
Israeliani
nostri ben educati carnefici
per l’amara e breve vita
che lasciammo
nell’unico modo da voi consentito
non incolpatevi.

Ad esploderci
correndo incontro al piombo fuso
che per il futuro suo Bene
regalaste dai cieli a Gaza l’ingrata
fummo noi, da soli.

E voi Europei, brava gente
non affrettatevi.
Aspettate che il lavoro ben fatto
sia ultimato:
mamme e sorelle nostre
debitamente sventrate, i bimbi
fantocci impalliditi,
abbruciati i vecchi come tronchi
secchi,
gli arti troppo svelti dei giovani
divelti.

Alle rovine di Gaza l’ingrata
veniteci dopo
religiosamente silenti
come ad Auschwitz
i turisti svagati e compunti.
Veniteci dopo e comprate
le reliquie di Gaza l’ingrata:
i bambolotti insanguinati,
le coperte
da sporcizia escrementi e freddo
solidificate,
eppure intatte, di allora.

E le pietre, le povere fionde, le terribili
armi di distruzione di massa
con cui fingemmo di offendervi
classificatele meticolosamente
in lindi musei della memoria.

Imperdonati, a perire ci avete condotto.
Perdonatevi da soli, se potete.


(18 gennaio 2009)

giovedì 1 maggio 2025

1° MAGGIO/4 MAGGIO 2025

 


Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente.

(G. Leopardi)


Perciò vi ricordo...

mercoledì 23 aprile 2025

Il tarlo di Fortini. VOLANTINO 3

 

 

Surrealismo di massa a piene mani? [1]
No, grazie! Costruiamo un domani

[1] È nel saggio del febbraio 1982, Il controllo dell’oblio, che Fortiniapprofondisce il discorso sulla memoria. La mutazione che hainteressato gli anni successivi al miracolo economico è stata da lui ribattezzata «surrealismo di massa». Un’avanguardia che diventa ditutti, e i cui dettami sono ormai pratiche comuni consolidate a livello di massa, viene automaticamente privata delle sue potenzialità sovversive, così come la sua carica rivoluzionaria non può che essere disinnescata. L’arma più potente che una mutazione di tale portata fornisce alla coalizione dei poteri politici ed economici del capitalismo multinazionale, al fine di neutralizzare ogni possibile opposizione al sistema da parte dell’individuo, è proprio l’interdetto della memoria

domenica 20 aprile 2025

Il tarlo di Fortini. VOLANTINO 2

 


contro trumpismo e neopopulismo[1]
è possibile sempre fare comunismo[2]


[1] In questo senso Slavoj Žižek ha sostenuto che i neo-populismi costituiscono il rovescio osceno del neoliberalismo. Sono cioè “l’altra faccia del neoliberalismo”– come ha scritto Carlo Galli –, di cui “non riescono a mettere in discussione gli assetti strutturali in materia economica”. Svolgono cioè la “funzione di conservare lo status quo e perpetuare così l’egemonia neoliberale” – ha aggiunto Dario Gentili –, rappresentando di fatto una “variazione […] all’interno del medesimo ordine del discorso neoliberale”

https://www.altraparolarivista.it/2025/04/18/neoliberalismo-neo-populismo-neo-autoritarismo-simoncini/

[2]«Il combattimento per il comunismo è già il comunismo. È la possibilità (quindi scelta e rischio, in nome di valori non dimostrabili) che il maggior numero di esseri umani – e, in prospettiva, la loro totalità – pervenga a vivere in una contraddizione diversa da quella oggi dominante.

https://www.poliscritture.it/2017/02/09/appunti-politici-3-comunismo-di-f-fortini/


sabato 19 aprile 2025

Il tarlo di Fortini. VOLANTINO 1

 

“Un giorno o l’altro”[1]
… me lo leggo

[1] A «Un giorno o l’altro» Franco Fortini ha lavorato per oltre un quindicennio, selezionando, riscrivendo, intrecciando e commentando i suoi interventi privati e pubblici, editi e inediti, dal ’45 agli anni ’80. Nel ’94 la morte gli impedì di portare a compimento il progetto, che era ormai in una fase avanzata.
(https://www.quodlibet.it/libro/9788874621460)
 

mercoledì 16 aprile 2025

SU "Sotirios Pastakas: In principio era la Poesia"


MIO COMMENTO A UN POST SU FB DI LEA MELANDRI

di Ennio Abate
"La poesia, come le altre arti, ha un urgente bisogno di riscoprire la sua natura: che la spinta propulsiva che ha viaggiato da Omero ai giorni nostri ci possa accompagnare fino alla fine del mondo ... In principio era il Verbo, sarà ancora la poesia a scrivere la parola fine." (Pastakas)
Ancora con questo mito delle Origini o quasi!
Più terra terra, se Pastakas riconosce che "le arti hanno cessato di sorprendere la gente comune" e che "la sorpresa la offrono le scoperte scientifiche", non sarebbe il caso di chiedersi quali siano le ragioni storiche che hanno portato alle "conquiste della scienza, negli ultimi 50 anni così spettacolari", per capirne la causa profonda (e anche i rischi derivanti da una sua subordinazione al Capitale)?
E non sarebbe anche il caso che i poeti imparassero di più dagli scienziati invece di snobbarli? Ad esempio: la regola elementare della cooperazione che è forse una delle molle fondamentali del "successo" delle scienze?