Associazione "La Conta"
Storie e culture di genti del mondo
VI INVITA AL
LABORATORIO DI POESIA
DEL PONTE DELLE GABELLE
Serate di poesia, letture aperte e
presentazione di libri di poesia
LUNEDI’ 5 MARZO 2012 - ORE 21,00
SERATA DI POESIA
“PASOLINI E LE NUVOLE”
racconti, interviste, brevi filmati, letture ed altro ancora dedicate a PIERPAOLO PASOLINI
con la partecipazione di
Claudia Ambrosini,
Maria Dilucia,
Enzo Giarmoleo,
Tito Truglia
e altre/i poetesse/poeti
AL CAM PONTE DELLE GABELLE
via San Marco, 45 • Milano
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
Per informazioni scrivere a: laconta@interfree.it
Info:Associazione “La Conta” O.N.L.U.S. Via De Amicis, 17 – 20123 Milano
e mail: laconta@interfree.it
Nota
bene: L’Associazione La Conta O.N.L.U.S. utilizza la posta elettronica
solo per diffondere messaggi di informazioni e comunicazioni sulle
proprie attività culturali e di solidarietà sociale nonché di
associazioni e/o altre realtà con le quali la stessa collabora, senza
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7 commenti:
Proprio ieri avevo suggerito, anzi, caldeggiato, in un commento diretto a Enzo, la visione del corto di Pasolini "Che cosa sono le nuvole": che peccato, che peccato non poterci essere a questo incontro!!!
Non posso che augurarmi che sia proficuo sotto tutti i punti di vista.
Se magari, poi, qualcuno è così gentile da farne un resumè su Moltinpoesia, sarebbe una gran bella cosa non solo per me ma per tutti i lettori.
Rita Simonitto
Cara Maria Dilucia e &.
Che peccato! Orario molto scomodo che porta tante rinuncie. Un orario più accessibile, comodo (pensa a chi abita fuori Milano)e flessibile tipo ore 18,00 (circa) consentirebbe ai molti dei " Moltinpoesia ", soprattutto, di potersi ritrovare anche con "La Conta". E sarebbe veramente bello e utile trovare ragioni che ci possono accomunare.
Mentre Tito Truglia articolava il suo intervento su Pasolini, una signora del pubblico, ha parlato di ipertesto riferendosi alla ricchezza e alla complessità dei dati del pensiero di Pasolini come appare dalle sue opere. Devo dire che anch'io mentre leggevo la sceneggiatura originale di "Uccellacci e uccellini", ho stabilito a mente un parallelo con Eliot non tanto per la sostanza quanto per la quantità di informazioni. Intendo dire anche che unendo i dialoghi più scarni del film alla sceneggiatura originaria ne risulta una quantità di dati impressionate e un pensiero di valore incalcolabile. Questo vale certamente per qualsiasi altro scritto del "corsaro". Siamo sempre di fronte ad una miniera d'oro e l'oro è rappresentato dal grado di conflittualità con il potere che difficilmente troviamo in altri intellettuali. Certo i testi, i dialoghi del film sono più scarni, non organici socialmente e politicamente rispetto al testo originario e questo è dovuto alla necessità e alla scelta di Pasolini di effettuare tagli e usare nel film il linguaggio della metafora e della poesia. Ma se si fondono i due linguaggi ritroviamo un insieme più organico che ci informa sulla violenta battaglia che il poeta ingaggia contro l'omologazione, contro il potere.
Rita Simonitto caldeggiava la visione del corto di Pasolini "Che cosa sono le nuvole" al suo posto è passato un video molto bello che includeva alcune immagini del corto e che ci informava più in generale sull'importanza del pensiero pasoliniano.
Certo con "Che cosa sono le nuvole" siamo ad un punto alto di poesia specie in quella graduale presa di coscienza di Ninetto (Otello) che rinascendo si rende conto che fino a quel punto non aveva vissuto nella realtà ma in una rappresentazione di essa in cui tutti gli altri burattini (gli umani) come lui, sono costretti a svolgere azioni decise da qualcun altro per loro.
Qui di seguito il dialogo insuperabile tra Ninetto (Otello) e Totò ( Jago ) :
OTELLO: Ammazza Jago, te credevo così bono, così bravo, così generoso, un pezzo de pane, invece, quanto sei cattivo, ma perché ? Comunque me giudico da me, pure io faccio schifo, mica solo te, ma perché dovemo esse così diversi da come se credemmo ? Perché?
JAGO: Eh, figlio mio, noi siamo in un sogno dentro un sogno.
Enzo : Ammazza oh !
enzo
refuso : da come se credemo, non da come se credemmo. enzo
http://www.ritornoalmondonuovo.com/2012/03/l-friuli-di-pasolini.html
ciao a tutti , non voglio fare promozione o pubblicita alla mia/nostra piccola radio/diario , del resto basta cliccare sull'icona del nome o alias, per vedere per chi è iscritto a google o qualsiasi altra piattaforma, se il suo nome agganciato a un blog o dominio o sito che dir si voglia.
volevo segnalare a chi come voi ha tanti agganci con il mondo non accademico e accademico, un danno al nome, immagine , vita e memoria di Pasolini, rinvio alle considerazioni che ho fatto in quel post, segnalato poco sopra nel link
il problema riguarda Pasolini, ma ognuno di noi, dal piccolo al grande , nessuno escluso. E' sintomo di un modo violento di fare relazione, che non è solo in capo a chi si è appropriato dle suo nome, ma di chi parla parla parla, ma nella pratica omette o commette atti /comportamenti schizofrenici. Non mi stupirebbe nel caso in questione se da una parte il comune e le associazioni culturali, promuovessero mostre e incontri su questo o quel pasolini, noto o sconosciuto, e dall'altra non vigilassero, senza bisogno di fare i poliziotti, sulla pratica esclusione di vendita svendita a saldo porno del proprio nome.
Mi stupisco sinceramente anche degli eredi ,sia di sangue che di altri patrimoni piu immateriali.
Conosco con quale fermezza oltre la fermezza stessa, l'associazione amici di Sciascia si è trovata in grande difficolta con tutto il parentado di Sciascia..non mi stupirebbe a questo punto che senza la stessa coerenza, non si vigili su tutte le mercificazioni in ogni luogo.
E se non lo si pratica per i grandi, figuriamoci se la stessa linea rigorosa di comportamenti possa svilupparsi nel piccolo fra sconosciuti aventi però gli stessi bisogni di tutela.
grazie dell'attenzione augurandomi che possiate veicolare a chi di dovere, meglio di una singola foglietta quale io sono e voglio essere.
r
ec
del suo nome
Ciao, vi mando un paio di battute a mo' di sintesi della serata su Pasolini al Cam Gabelle. E' stata una serata in stile collettivo come appunto si voleva fare, con alcuni ingredienti cucinati prima, ma con libertà di intervento. I piccoli problemi tecnici secondo me si sono inseriti bene nel "contesto" dando maggiormente il tono di work in progress. Io, appoggiandomi ad alcuni frammenti video, ho cercato di motivare l'interesse della redazione di Farepoesia per Pasolini e di spiegare perché abbiamo anticipato l'anniversario della nascita con una monografia sull'autore di Casarsa. Per noi è un strumento essenziale, un esempio di farearte, soprattutto in relazione al nostro interesse per la realtà. Dopodiché ho cercato di mettere in evidenza un aspetto che a me sta a curore, ovvero il Pasolini politico e "militante". Nella mia descrizione è stato ridotto al minimo il quadro rispetto alle coordinate pasoliniane più strettamente poetico-artistiche-genericamente estetiche-o meglio formali. Ma appunto io non dovevo fare una relazione completa per fortuna. Comunque nella serata si sono letti molti testi poetici, frammenti di interventi, pezzi di sceneggiature ecc. A tratti quindi una rievocazione frammentaria (necessariamente) e con qualche problemino organizzativo (sull'audio-video) ma comunque interessante e informativa, con un finale particolarmente toccante(la lettura di una lettera postuma di Laura Betti (proposta da Claudia).
Insomma una buona iniziativa partecipata e motivata. Da ripetere perché su Pasolini occorre insistere. Magari insieme facendo interagire più gruppi, come suggerisce qualche post precedente. Cari saluti
Tito Truglia
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