giovedì 16 marzo 2023

MOLTINPOESIA APPUNTO 1: La "sporca religione dei poeti"

 



Un amico:  - Ma secondo te, cosa intendeva Fortini con l’espressione “la sporca religione dei poeti”?…Tu ricordi in quale pagina di Fortini l’hai letta?…Grazie



Ennio: - Credo intendesse polemizzare con quanti fanno della poesia un surrogato della religione. Che al posto della religione vera e propria, verso la quale hanno maturato un rifiuto o una delusione, mettono la poesia. E l'amano per la sua funzione consolatoria al posto di quella.  Franco Arminio, ad esempio. Incuriosito da quanto mi avevi giorni fa  raccontato sul suo ricovero in ospedale, sono andato  a leggere sulla sua pagina FB il diario delle sue giornate di ospedale. Quello che più mi ha sconcertato e preoccupato non è stato tanto  questo  esibizionismo a caldo del suo malore, ma le reazioni devote - è il termine giusto - di molte commentatrici donne (ma non mancavano uomini, amici o conoscenti suoi) verso la sua persona e la sua poesia. Che viene apprezzata  perché terapeutica, consolatrice. Un solo esempio:

Ormai io ti proclamo a chiunque conosca come fossi un verbo, come tu fossi il Poeta che aspettavamo da sempre, da tutta una vita. Regalo i tuoi libri a chiunque penso ne abbia bisogno, pezzi di cura per l’anima che confido agiscano sul cuore rimettendone insieme i pezzi esattamente come hanno fatto col mio. Alla fine la tua poesia è come un integratore mirato, come le vitamine che prendi alla mattina per non andare giù di fisico durante il giorno: solo che i tuoi versi funzionano sul sentire, sul sentimento, sul miracolo dei battiti cardiaci.

Ho pensato: Arminio è un padre Pio della poesia.

Quanto all'espressione 'la sporca religione dei poeti' usata da Fortini e da me spesso ripresa in vari articoli,  immediatamente non ricordavo il libro in cui l'avevo letta. Ma cercando il termine chiave  nella mia cartella 'Fortini',  mi ha rimandato al libretto Fortini- Jachia, FORTINI leggere e scrivere, Marco Nardi ed. 1993:"Mi fa ripugnanza, sessant'anni fa come oggi, la sporca religione dei poeti, dei quali sono uno, l'ascesi che consola delle sconfitte". Con l'aggettivo 'sporca' credo intendesse 'degradata' rispetto alla fede vera di chi crede in Dio.

In copertina la foto della pag. 96.


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