Tra il 2003 e il 2004 a Milano un gruppo di lavoro composto da Ennio Abate, Paolo Rabissi, Lelio Scanavini, Franco Tagliafierro e Adam Vaccaro preparò questa accurata inchiesta sul "fenomeno della odierna diffusione a livello di massa della scrittura poetica". Ecco premessa e domande.
Questa inchiesta nasce da un gruppo di lavoro che si propone di far uscire dal vago la ricerca poetica che tanti conducono in solitudine o in piccoli gruppi di amici. È un fenomeno complesso, ambiguo e carico di potenzialità positive, sul quale vorremmo riflettere e confrontarci con gli individui concreti che come noi, più o meno consapevolmente, ne sono gli attori. Da qui la molteplicità dei temi da indagare e la meticolosità sociologica delle domande, di cui un po’ ci scusiamo. Lasciamo però ampia libertà di risposta a quanti – amici/he, sconosciuti/e – decideranno di collaborare con noi: se troveranno troppo gravoso rispondere a tutti i punti o a tutte le domande, potranno scegliere quelli o quelle che più sollecitano la loro riflessione. Un’unica raccomandazione: la risposta ad ogni singolo punto non dovrà superare all’incirca le 2000 battute (due paginette se scritte a mano). Ovvio il motivo: il gruppo di lavoro si propone di entrare in una relazione alla pari e sperabilmente duratura con quanti risponderanno e non può essere sommerso da una valanga di parole che impedirebbe ogni possibilità di un serio dialogo.
Le risposte dovranno pervenire entro la
fine del dicembre 2003, preferibilmente per e-mail, e vanno inviate al seguente
indirizzo: paolorabissi@tiscali.it . Chi preferisse la posta
tradizionale potrà spedire a: INCHIESTA MOLTITUDINE c/o IL SEGNALE, Via F.lli
Bronzetti, 17 – 20129 Milano. Gradito avviso di adesione entro il 15 giugno.
[Ennio Abate e Franco Tagliafierro (INOLTRE), Paolo Rabissi (LA MOSCA DI MILANO), Lelio Scanavini (IL SEGNALE), Adam Vaccaro (MILANOCOSA)]
PUNTO 1. Dati
biografici
Nome, età, residenza,
occupazione, titolo di studio.
(Livello
espressivo)
PUNTO
2. Genesi del lavoro poetico
2.1.1.
In quali fasi della tua vita hai scritto poesie? Potresti precisare gli anni?
2.1.2.
Quali sono i motivi principali che ti inducono o ti hanno indotto a insistere
nella pratica della scrittura poetica?
2.2.1.
Hai dei temi ricorrenti o privilegiati? Quanto peso ha avuto il tuo vissuto
esistenziale o l’“ispirazione” (se per te essa ha un senso)?
2.2.2.
Se vuoi, puoi accennare alle emozioni che hanno preparato la produzione di
alcuni dei testi che ritieni più significativi. Se l’impulso l’hai vissuto in
modo positivo o negativo, piacevole o faticoso, utile alla tua crescita umana o
ininfluente rispetto alle altre attività.
PUNTO
3. Poetica
3.1.1.
Quali riflessioni sulla poesia sono scaturite dalla tua attività di poeta?
3.2.1.
Hai una tua definizione del linguaggio poetico da te praticato?
3.2.2.
Cosa pensi della definizione della poesia come linguaggio totale?
3.2.3.
Scrivi in lingua e/o in dialetto? Se scrivi prevalentemente in dialetto, quali
ne sono i motivi?
3.3.1.
“Scrivere per essere” o “Essere per scrivere”. Con quale di
queste due proposizioni ti identifichi maggiormente?
PUNTO
4. Contatti
4.1.
Stimolato da chi o da quali letture, hai cominciato a scrivere poesie?
4.2.
Quali contatti diretti con poeti o scrittori hanno favorito o ostacolato la tua
ricerca poetica?
4.3.
Quali autori o quali opere pensi che ti abbiano influenzato?
4.4.
Quanti libri di poesia leggi in media in un anno? Quanti ne acquisti?
PUNTO 5. Testi
5.1.1.
Quanti versi scrivi mediamente in un anno?
5.2.1.
Ritieni di possedere già una capacità di autoselezione e autovalutazione?
5.2.2.
Ti avvali abitualmente dei giudizi di amici e critici?
5.3.1.
Fai degli “esercizi poetici” (o hai frequentato scuole di scrittura poetica) o
preferisci “scrivere e basta” e “quando ti viene”, senza indagare sui processi
più inconsapevoli della tua scrittura poetica? E perché?
5.4.1.
In quale genere hai elaborato o tendi maggiormente a elaborare le tue poesie?
Lirico, sperimentale, minimalista, civile, narrativo, elegiaco, altro?
5.5.1.
Ritieni significativa la datazione dei testi?
PUNTO 6. Scopi
Esponi brevemente se per
te la Poesia è un valore sociale che ti collega o può collegarti con
determinate istituzioni (Accademie, Premi, Facoltà universitarie, Case
editrici, Riviste), con determinati attori (i lettori, i poeti-poeti, i
critici, il pubblico, i cenacoli o i gruppi poetici); oppure se vivi la “poesia” come valore
esclusivamente o prevalentemente soggettivo (“privato”), indipendente dai suoi
effetti sugli altri.
(Livello
storico-sociale)
PUNTO
7. Attività poetica e contesto in cui si svolge
7.1. Tempo
Quanto
tempo dedichi - hai dedicato - alla poesia (studio+concentrazione+scrittura) in
proporzione al tempo dedicato ad altre attività (lavoro, affetti, studi,
svaghi, ecc.)?
7.2.Vissuto esistenziale
Quale
vissuto è collegabile alla tua ricerca poetica?
7.3. Storia e società
7.3.1.
Quale presenza o assenza, o quale riconoscibilità emerge, nella tua poesia, di
legami con eventi storici contemporanei o passati? Che spiegazione dài di
questa presenza/assenza?
7.3.2.
Quali reazioni e riflessioni ti suscita il termine «moltitudine poetante»?
7.3.3.
Ti convince o condividi di più l’idea di una poesia intenzionalmente per
pochi, o di una poesia intenzionalmente per molti?
7.3.4.
Se hai avuto modo di frequentare circoli poetici o luoghi di letture poetiche
pubbliche, che idea te ne sei fatto? Li ritieni utili luoghi di scambio sociale
ma secondari per il lavoro poetico che deve essere soprattutto individuale?
Oppure pensi che siano momenti indispensabili per il lavoro poetico che non è mai
solo individuale?
7.3.5.
Che relazioni trovi fra la tua ricerca poetica e il tipo di lavoro o lavori che
hai fatto finora?
7.3.6. Accenna, se vuoi, ai
luoghi (casa, treno, bar, biblioteca, posto di lavoro, parco, campagna, mare,
ecc.) in cui s’è svolta o si svolge la tua attività poetica e alle
caratteristiche di questi luoghi (favorevoli o sfavorevoli, secondo te, alla
tua scrittura di poesie. Accenna poi: ai materiali di cui dispone il tuo
“laboratorio poetico” (quaderni, block-notes, matita, stilografica, computer);
al tempo dedicato alla ricerca poetica diretta (o indiretta: letture, contatti,
ecc.) in proporzione ai tempi dedicati ad altre attività (lavoro, affetti, altri studi, viaggi, ecc.); all’eventuale
agio o disagio del corpo (periodi di salute, periodi di malattia, ecc.) quando
hai scritto certi testi; alle circostanze ambientali o sociali che sono
intervenute favorendo o ostacolando la tua ricerca poetica…
7.3.7. Esprimi inoltre
sinteticamente come vedi il rapporto tra poesia e ”extra-poetico” (altri saperi
o attività: economia, politica, storia, impegno sociale, filosofia,
scienze, ecc.) o tra poeti e “estranei
alla poesia” (lavoratori intellettuali in ambiti extraletterari, lavoratori
manuali, strati sociali colti, masse poco acculturate).
7.3.8. A questo proposito, con
quali altri saperi è connessa la tua poesia?
7.3.9. Pensi che sia possibile
o da ricercare un rapporto con gli “esterni” alla poesia per non ridursi a far
circolare i testi solo fra gli addetti ai lavori (cioè fra soli poeti o critici
professionali)?
7.3.10.
A quali destinatari ti rivolgi idealmente quando scrivi poesia?
(Livello
sistema della letteratura)
PUNTO
8. Rapporti avuti con i componenti dell’attuale Sistema della letteratura
8.1.1. Perché, a un certo
punto, hai deciso - o deciderai - di pubblicare?
8.1.2. Che cosa ti aspetti
dalla pubblicazione? Se hai pubblicato, sei soddisfatto o deluso? Perché?
8.1.3. Quante raccolte hai
pubblicato? In quanti anni?
8.2.1. Hai proposto tuoi testi
a riviste letterarie? Con quali risultati?
8.2.2. Come giudichi il
comportamento di tali riviste con i mittenti di manoscritti?
8.3.1. Per pubblicare la tua
raccolta, a quale editore ti sei rivolto?
8.3.2. Con quale esito e a
quali condizioni contrattuali?
8.3.3. Ritieni che l’Editore si
sia comportato correttamente e abbia fatto la sua parte? In caso contrario,
dove ha mancato?
8.4.1. Il tuo libro ha ricevuto
recensioni? Vuoi specificare su quali periodici?
8.4.2 Ti risulta l’esistenza di
un “mercato” delle recensioni o comunque di una qualche discriminazione nella
scelta dei libri da recensire? Se sì, cosa ne pensi?
8.5.1. Hai partecipato a premi
letterari con testi inediti o con un tuo libro?
8.5.2. Che idea ti sei fatta
dei premi e secondo te a cosa servono?
8.6.1. Nel caso invece che tu
non abbia fatto nessun tentativo o abbia rimandato o rinunciato del tutto alla
pubblicazione, quali sentimenti o ragionamenti ti hanno indotto a farlo? E, in
uno di questi casi, cosa ha sostituito la gratificazione o la verifica che ci si
può aspettare dalla pubblicazione?
8.6.2. Nell’un caso o
nell’altro, racconta brevemente se ci sono state conseguenze e quali nella tua
pratica poetica (temi, stile, tempo dedicato ecc.) e nel tuo atteggiamento
verso le istituzioni che si occupano di poesia.
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