* Enzo Paci (Ancona 1911 - Milano nel 1976). Dal 1958 insegnò filosofia teoretica all'Università statale di Milano. È stato uno dei più significativi rappresentanti dell' esistenzialismo italiano, da cui si allontanò per passare agli studi su Whitehead e Dewey e infine alla Fenomenologia . Fondò la rivista "Aut-aut e aderì con entusiasmo ai movimenti studenteschi e operai del 1968-69. Tra le opere principali: " Nietzsche " (1941); " Esistenzialismo e storicismo " (1950); " L'Esistenzialismo " (1952); " Funzione delle scienze e significato dell'uomo " (1964); " Relazioni e significati, I : Filosofia e fenomenologia della cultura " (1965).
Il significato della parola non è nel segno linguistico ma in ciò che esso significa; il significato dei versi non è nei versi ma nel modo con cui l’uomo in essi vive, sia come lettore che come poeta. Ciò vuol dire non accettare una poesia che voglia isolarsi nella propria purezza ma vuol anche dire non contrapporre alla poesia oggettivata, feticizzata, isolata, un altro pezzo della realtà anch’esso oggettivato e feticizzato, sia esso la realtà oggettivata della filosofia o quella della psicologia e della sociologia.