Oh, poeta esodante
In che merdume devi esodare!
Oh, poeta esodante
di cosa domani scriverai?
Toccati l’anima.
Non è umida e palpitante
di sogni e minime lussurie?
Meglio quest’umidità materna
dell’angoscia moderna
degli incubi d'un futuro che non vedrai?
(Da Moltinpoesia e Fukushima su http://moltinpoesia.blogspot.com/2011/03/dizionarietto-moltinpoesia-ennio-abate.html)
In che merdume devi esodare!
Oh, poeta esodante
di cosa domani scriverai?
Toccati l’anima.
Non è umida e palpitante
di sogni e minime lussurie?
Meglio quest’umidità materna
dell’angoscia moderna
degli incubi d'un futuro che non vedrai?
(Da Moltinpoesia e Fukushima su http://moltinpoesia.blogspot.com/2011/03/dizionarietto-moltinpoesia-ennio-abate.html)
Samizdat -
Ti vedo mogio. Che succede? Hai perso l’ispirazione? Non hai vinto l’ultimo concorso di poesia indetto dall’assessorato di Vattelapesca? Per pubblicare l’editore piccolo-medio alla portata delle tue tasche ti ha chiesto troppo? Al reading della Casa della poesia, mentre leggevi, il pubblico è scappato via?
Il poeta -
Non bastonarmi anche tu. Che tempi! Ce l’avete tutti con i poeti senza laurea!
Samizdat -
No! Che vuoi che conti oggi una laurea! E in poesia poi chi te la dà? È tutto un fai-da-te (o un fai-per-te). Che confusione…Il poeta -
Ma nella confusione ci son di quelli che alle gerarchie ci tengono e si vantano. Loro sarebbero i poeti di serie A e noi saremmo di serie B o C e, come funghi dopo un temporale, ci moltiplicheremmo infastidendoli! Toh, leggi questo articolo. Vedi che titolo:«I moltinpoesia: una genia ignorante e presuntuosissima di narcisi accecati, scribacchianti e sgomitanti».
Samizdat -
Eh, sì, caro mio! Sono finiti i tempi di Castelporziano,[1] quando i famosissimi (americani al solito!) Ginsberg e Corso leggevano sullo stesso palco assieme a poetanti e poetastri anonimi e improvvisati…
Il poeta -
Tutti pentiti oggi. Tutti a tenere come possono le distanze dalla plebaglia poetica! I loro cuori battono per l’aristocrazia…
Samizdat -
Ma esiste ancora un’aristocrazia? E in poesia?
Il poeta –
No, di certo. Ma oggi i cuori battono per gli Spiriti Magni di una volta. C’è chi propone di rivisitare il Castello degli Spiriti Magni[2] o di scalare nuovamente il Parnaso (o almeno dei monti analoghi).
Samizdat -
Queste sono le fisime degli uomini senza qualità d’oggi. Secondo me è un bluff…
Il poeta -
Lo credo io pure. Lo fanno per distinguersi e per svillaneggiarci («Ehi, pelandroni, salite anche voi, se avete la stoffa!»). E qualcuno si dà l’aria di averla persino scalata la Montagna degli Spiriti Magni. Ma io le uniche arrampicate che ho visto praticare negli ultimi decenni sono quelle per le scalinate di qualche grossa casa editrice o assessorato. Non mi va la spocchia, capisci. Questi fingono di fare lotta greco-romana con Leopardi. Te lo vedi uno di loro a sfidare Leopardi? Può solo sperare che la gobba gli sia d’impedimento. E rabbrividisco al pensiero che sveglino lo spirto guerrier che rugge in Foscolo. Vedersela con Dante poi fa ridere!
Samizdat -
Sono pensate cervellotiche, è vero. A scuola però mi dicevano che il Passaaaato, la Tradizioooone sono cose importanti. E saperne oggi quasi nulla o ben poco, perché anch’io ho studiato in una scuola colabrodo, mi rode.
Il poeta -
Mettiti il cuore in pace. Nulla da fare. Ricordati di Palazzeschi:
Infine io ò pienamente ragione,
i tempi sono molto cambiati,
gli uomini non dimandano
più nulla dai poeti,
e lasciatemi divertire!..
i tempi sono molto cambiati,
gli uomini non dimandano
più nulla dai poeti,
e lasciatemi divertire!..
Non lo trovi un classico o uno spirito magno che stia giusto nelle pause che strappiamo al sonno, al lavoro, alle persone care, alle insidie della vita quotidiana, alla depressione delle continue brutte notizie. La lettura a spezzatino di Omero o di Dante è la prova dell’abisso che divide il presente da quel passato…
Samizdat -
Beh, allora che fai? Non mi dire che Palazzeschi si divertirebbe in questa Babele di TV o Internet!
Il poeta -
No, no! Era solo per dire che mettersi oggi a scimmiottare gli Spiriti Magni mi pare una fesseria. Della deriva d’oggi e se sia possibile resistervi o bisogna, volenti o nolenti, annegarci, parleremo al prossimo incontro. Ciao!
[1] Il Primo festival internazionale di poesia si tenne sulla spiaggia di Castelporziano nel 1979. Una testimonianza di Franco Cordelli e un video si trovano su http://asidel.wordpress.com/2011/01/11/le-manifestazioni-storiche-di-poesia/
[2] Degli ospiti del Castello degli spiriti magni (troiani e antichi romani, uomini e donne, nobili per nascita o di pensiero come filosofi, poeti, medici, matematici e astronomi) Dante fa un nutrito elenco nel canto IV dell’Inferno (vv. 106-151).
*Il disegno di questo post è tratto dal Narratorio grafico di Tabea Nineo
*Il disegno di questo post è tratto dal Narratorio grafico di Tabea Nineo
4 commenti:
Poeta
Io toglierei da questo fascio qualche erba.
affinchè nella merda
non si perda
con la luarea o senza laurea
oggi il mondo va scombussolato
criticato, educato, liberato
non bombardato
e che si salvi comunque sia
nostra madre poesia.
Certo non la mia,
che son poeta per magìa
per avere solo per gioco
acceso un grande fuoco.
Emy
Se si tratta di un dialogo immaginario, almeno così sembra, dobbiamo tessere le lodi di Ennio visto che l’ironia è la nota dominante del tutto. La cosa che mi ha relativamente colpito è il giudizio che i poeti di serie A hanno nei confronti dei Moltinpoesia “una genia….. di narcisi scribacchianti e sgomitanti”giudizio anche questo credo immaginario. In realtà per i poeti di serie A , noi non esistiamo. D’altra parte quando le veline sono preoccupate e occupate nell’arte di apparire non hanno tempo per altro. Invece la cosa che mi sorprende è che nonostante tutto c’è ancora qualcuno tra i moltinpoesia che corre dietro, e non si capisce perché, questi poeti di serie A. Si, lo so qualcuno mi dirà sai non si sa mai , questi possono servire prima o poi, bisogna tenerseli buoni etc, etc….. Anch’io, se ne avessi avuto l’occasione, sarei andato a Castelporziano se non altro perché faceva un sacco figo. Ma quello che non capisco è perché da tempo, tutti , non solo i poeti di serie A, prendono le distanze da quel tipo di poesia beat che dal palco tremolante, era riuscita in parte a soddisfare gli animi dei giovani arrabbiati. Enzo
eh sì, era un'altra storia quella di Castelporziano. Uno che non era nessuno poteva incontrare Fernanda Pivano, parlarci e diventarne anche amico gentilmente corrisposto. E' successo a me, come a tanti altri, e mi ha lasciato un bel ricordo. Fernanda era di serie A eppure aveva molta attenzione per i giovani, ai quali regalava volentieri il suo parere. Anche perché sapeva scrivere, sebbene non si sia mai cimentata con la poesia. Mi sembra un buon modo di f a r e critica, fin ché ce l'ha fatta si è mantenuta curiosa di tutti. Una santa.
Gran pezzo di teatro, Ennio. Complimenti.
mayoor
Hі, the ωhole thing is going perfеctlу here and οfсourse evеry one iѕ shаring datа, that's in fact fine, keep up writing.
My web page :: Highly recommended Web-site
Also see my webpage: HTTP://skaay.com
Posta un commento