Se l’anima delle cose avesse un’anima,
quella trasfusa in una età lontana
negli idoli di legno, nei frammenti
di una conchiglia che ha perduto il mare;
se il corpo delle cose avesse un corpo,
mille occhi per lacrimare,
sarebbe già sgorgata una fontana
a vincere quel fuoco.
Mai torneranno i teneri stranieri
intorno all’amaro gioco
evocato dal fango a meraviglia.
Se il vento conservasse la memoria
che chiamiamo innocenza
smetterebbe per sempre di ingannare
con sdolcinate stanze il disonore .
Questo è il messaggio:l’urlo delle madri
partorite alla morte
dei loro figli e al rogo dell’orrore.
Milano, 8 febbraio ’11
1 commento:
GRANDE poesia GRANDE Giorgio. Emy
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