MUSIGA E PUESIA
La puesia l’è quand stem
La puesia l’è quand stem
col nas in soeu
a guarda i nivul che passen
in un ciel che l’è peu
quel d’una volta.
Celestin de matena prest
e senza un’ umbrìa de foeum.
La puesìa la canta pian
se pensum a quand serum giuvin
all’amur.....
quand ghe tremaven i gamb
insema al coeur.
La puesìa l’è peu quela
vusata da la stanza
quand fasevum i mistè
e vedevum i fiuritt
bei, bianc e ross.
L’è un parlà fra nung
in confidenza,
un fil d’acqua, una rugeta ligera
de sentì senza parlà
intant che la passa.
Poesia è quando stiamo
col naso in aria
a guardare le nuvole che passano
in un cielo che non è più
quello di una volta.
Azzurrino alla mattina presto
e senza ombra di smog.
La poesia canta piano
se pensiamo a quando eravamo giovani,
all’amore..
Quando ci tremavano le gambe
insieme al cuore.
La poesia non è più quella
gridata da una stanza
mentre facevamo i lavori domestici
e vedevamo i bambini
belli, bianchi e rossi.
E’ un parlare fra noi,
in confidenza,
un filo d’acqua,
un rivoletto leggero
d’ascoltare senza parlare
intanto che via via scorre.
Dialetto della Bassa Comasca
2 commenti:
Poesia, poesia, poesia.
Oggettivamente poesia, senza aggiunte o considerazioni.
Questa di M.M. Monti é una poesia che "canta piano", parla sommessamente di sentimenti universali ed é poesia intima che si percepisce se almeno una volta l'abbiamo provata.
Giuseppe Beppe Provenzale
Il dialetto in questa poesia esalta il contenuto lo eleva nel suo stretto significato. Dolcezza , forza e saggezza di un mondo forse lontano ma che accostato al presente si veste di una luce nuova che potrebbe aiutarci a scrivere e a vivere meglio.
Brava Maddalena ! Come al solito il tuo animo mi colpisce e mi consola. Ciao Emy
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