Al mare d’inverno
vai
via da me in libertà sofferta solitaria uccelli scuri volano bassi e pochi
La fine della terra profonda solida
ti maratona
lingua di parole fatte sabbia
e pensieri
fuori dalle lenzuola sahara
Sì e no
abbiamo smesso
interrotto
non continuato più
passione e quel gioco di carte
senza fante di cuori
Ora nel mentre del tuo pietroso mare d’inverno
Ora
e per dopo
rimetterò questa carta nel suo mazzo
con il re di spade
e le famiglie di rovi
che sulla spiaggia rotolano
e graffiano le mie spalle lontane
Giuseppe Beppe Provenzale
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