Quintocortile
Viale Bligny 42 - 20136 Milano -
tel. 338. 800. 7617
con la
collaborazione di Milanocosa
Comunicato Stampa
IX RASSEGNA
POESIARTE
MILANO
ALTRO
ORO
Moneta
e mondo – oro e terra. Termini e orizzonti entro i quali si colloca la
necessità di definire il valore delle cose e delle persone. Possono i linguaggi
delle arti restituire a queste smarrite identità un nuovo baricentro di senso e
di valore?
11 e 12 giugno 2012
(h 17-20)
In
questo nostro tempo il denaro è ormai un flusso disciolto nel sistema
arterioso-venoso del corpo sociale, serpe inafferrabile, svincolato dalle cose,
valore narcisisticamente collassante su sé stesso. Valore virtuale e pure tanto
addentro nella minuta realtà delle cose e dei rapporti da esserne l’unica, non
separabile ragione. Nemico mascherato da mondo.
Il segno
acceso di ogni forma d’arte potrà forse restituire identità alle parti in
gioco, quella misura e distanza fra oro e terra, segno e mondo dalla quale,
entro la quale, scocchi un’alchimia che irrompa fortemente nel dominio chiuso
in atto e apra a un altro valore, significato, senso.
Poesiarte Milano si svolgerà a Quintocortile nei giorni
di lunedì 11 e martedì 12 giugno 2012 dalle ore 17,00 alle ore
20,00 con opere e interventi sul tema di oltre cinquanta fra poeti, artisti
e musicisti.
Organizzazione a cura di: Mavi Ferrando,
Donatella Airoldi (Associazione Quintocortile)
Con la collaborazione di: Adam
Vaccaro, Claudia Azzola, Laura
Cantelmo, Annamaria de Pietro e Giuliano
Zosi (Associazione Milanocosa)
artisti:
Adalberto Borioli, Antonino Bove, Salvatore Carbone, Giulia
Comenduni, Albino De Francesco, Giuseppe Denti, Fernanda Fedi, Jane Kennedy,
Mavi Ferrando, Gino Gini, Maria Luisa Grimani, Nadia Magnabosco, Marilde Magni,
Ruggero Maggi, Libera Mazzoleni, Gi Morandini, Antonella Prota Giurleo,
Raffaele Romano, Ottavio Rossani, Evelina Schatz, Roberto Sommariva, Rosanna
Veronesi.
poeti:
Ennio Abate, Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Luigi Cannillo,
Laura Cantelmo, Annamaria De Pietro, Mariella De Santis, Gilberto Finzi,
Gabriella Galzio, Eugenio Grandinetti, Gilberto Isella, Gianmario Lucini,
Meeten Nasr, Giampiero Neri, Guido Oldani, Maria Pia Quintavalla, Franco
Romanò, Anthony Robbins, Ottavio Rossani, Tiziano Rossi, Tiziano Salari, Fausta Squatriti, Adam Vaccaro, Giuliano
Zosi.
musicisti:
Adalberto Borioli e il duo Poemus, Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti.
PROGRAMMA
ore 17,00 -
20,00: letture dei poeti con intermezzi musicali e visione delle opere esposte
ore
20,00: aperitivo
Lunedì 11 giugno
Presentazioni
Franco Romanò
Eugenio Grandinetti
Gabriella Galzio
Intermezzo musicale con Adalberto
Borioli
Tiziano
Salari
Maria Pia Quintavalla
Gilberto Isella
Intervallo con visione opere esposte
Tiziano Rossi
Annamaria De Pietro
Giuliano Zosi
Intermezzo musicale con Adalberto Borioli
Giampiero Neri
Fausta Squatriti
Luigi Cannillo
Martedì 12 giugno
Ennio
Abate
Laura Cantelmo
Adam Vaccaro
Intermezzo
musicale col Duo Poemus, Barbara Gabotto e Giacomo
Guidetti
Guido Oldani
Mariella De Santis
Meeten Nasr
Intervallo con visione opere esposte
Claudia Azzola
Anthony Robbins
Gilberto Finzi
Intermezzo
musicale col Duo Poemus, Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti
Gianmario Lucini
Ottavio Rossani
Rinaldo Caddeo
Il denaro nasce e si
istituisce come controvalore convenzionale delle cose.
Il potere del denaro – di coloro che lo detengono – si
pone come luogo socialmente, politicamente individuato, altro rispetto alla
massa di coloro che non lo detengono, che sono attraversati dalla
convenzione-valore delle cose, essi stessi e i materiali modesti di cui
dispongono, fino a diventare essi stessi moneta di scambio, strumenti, lavoro,
fra il denaro e le cose.
Questo è avvenuto storicamente.
Ma ora viviamo qualcosa di diverso: il denaro,
identificato coi suoi detentori, non è più blocco contro il quale
sociologicamente, politicamente ci si possa opporre, ma è ormai un flusso
disciolto nel sistema arterioso-venoso del corpo sociale, serpe inafferrabile,
svincolato dalle cose, valore narcisisticamente collassante su sé stesso. E
coinvolge in un cerchio malato chi lo detiene e chi non lo detiene. Valore
virtuale, e pure tanto addentro nella minuta realtà delle cose e dei rapporti
da esserne l’unica, non separabile ragione. Valore di sé stesso, nemico
mascherato da mondo.
Re-istituire la misura di giusta distanza fra moneta e
cosa, fra oro e terra, vuol dire re-istituire il valore. Che è sempre
confronto, lotta, l’affondo sconcertante di un aguzzo baricentro.
Ars può tentare, di fianco, di ritrovare – in fuoco alchemico – il valore
smarrito fra le cose e re-istituire il segno: moneta buona, altro oro.
Associazione Milanocosa
Milano, 24 aprile 2012
e
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