mercoledì 22 giugno 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Roberto Maggiani
Ad minus erronea in Fide

Il giorno 22 giugno 1633, dopo essere stato nelle carceri del Santo Uffizio, nella Sala capitolare del convento domenicano adiacente alla Chiesa di Santa Maria sopra Minerva (presso il Pantheon), viene letta in italiano, a un Galileo inginocchiato, la sentenza sottoscritta da sette inquisitori su dieci.
Sperando di fare cosa gradita, nell'anniversario di tale evento, propongo qui, al riguardo, un mio testo poetico:

Ad minus erronea in Fide.
Così era considerato in teologia il pensiero
che la Terra non fosse centro del mondo, né immobile.

Questione di fede e potere
se furono attuate censure e pene
nel nome di Nostro Signore
e di sua Madre la Vergine Maria:
E acciocché questo tuo grave e pernicioso errore…
… non resti del tutto impunito…
Ordiniamo che per pubblico editto sia proibito il libro
de’ Dialoghi di Galileo Galilei...
E così diciamo, pronunziamo, sentenziamo, dichiariamo,
ordiniamo e reservamo in questo
e in ogni altro meglior modo e forma
che di ragione potemo e dovemo.[1]

martedì 21 giugno 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Raffaele Ciccarone
Post


andavano dentro o fuori
questo non si capiva
giravano forse attorno
prima cerchia o seconda
se prendi la mappa si capisce
le case non si vedono, quelle
canaline disegnate sono strade
il sole brillava assai-
poco vuoi cortina nebulosa
vuoi cappa plexigassosa
di gas o fumi gasati profumati
merito dei mezzi o tutti interi
circolanti; i polmoni o mantici
non più efficienti desueti
lavoravano a basso regime
prossimi a dismissione
prepensionamento o pensionamento
ma prima si deve far quadrare i conti
e poi tanto, tanta aria
a chi serve ancora?

giovedì 16 giugno 2011

CRITICA (DEI COSTUMI LETTERARI)
Samizdat
AAA Critici «guastafeste» cercansi


 

Lunedì 13 giugno, ore 20,45. Alla Libreria popolare di via Tadino (Milano) c’è stato il primo incontro della «Festa del Novantatrè in due Movimenti a cura di Biagio Cepollaro e Paolo Gentiluomo» per lanciare l’antologia poetica del Gruppo 93 appena pubblicata. Per chi ignorasse la storia dei gruppi letterari italiani, esso nacque puntualmente trent’anni dopo il suo predecessore più famoso ed editorialmente e accademicamente pompatissimo, il Gruppo 63 (Sanguineti, Balestrini, Eco, Pagliarani, etc.). In un rapporto – questione questa controversa -  di competizione e/o filiazione con il primo. Ci sono andato, vincendo alcune resistenze. Quali? Ve le dico subito.

martedì 14 giugno 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Massimo Guidi
Non si sa dire più

 
Non si sa dire più
di quanto già si dica,
e si dice per dire,
come non si dicesse.
Si dice per non dire,
forse, dicendo ancora
ciò che si sente dire
e tutti sanno dire.
Così, chi dice, dice
e non fatica a dire,
o parla senza dire,
dicendo e già tacendo.
 * Nota

lunedì 13 giugno 2011

SCRIVERE AL PRESENTE
Rita Simonitto
Sulla velocità del tempo
e la poesia
come tentativo di presentificare l’assente


A volte, e non solo a volte, la velocità del tempo e degli eventi supera le nostre misere risorse per cui facciamo davvero fatica a starci dietro: dopo pochi giorni ciò che avevamo in animo di dire sembra essere già in via di superamento, nel senso che dell’altro ha preso quel posto.
Proprio in risposta a questa situazione di continuo (anche se a volte apparente) superamento dei fatti, io tento di intervenire utilizzando il dire poetico, ovvero tento di rappresentare attraverso di esso (poi non so con quali risultati) le sensazioni, i ricordi e le riflessioni che mi sono state sollecitate nell’immediato da quel particolare evento. Il quale, a questo punto, cessa di essere delimitato/definito da un nome, o da una situazione ‘precisa’ (a meno che questa stessa non richieda esplicitamente di essere nominata) e si trasforma invece in un personaggio, in una “funzione rappresentativa”. In questo modo, la poesia ricorda a me quel singolo momento e al lettore momenti analoghi in cui si sono verificate quelle specifiche congiunture.
Il problema che si pone, e che è un grosso problema, è quello di riuscire ad esprimere nel particolare una risonanza universale. Credo sia questa una delle funzioni della poesia. Qui rimane lo sforzo della memoria storica personale/collettiva affinchè il tempo che passa non si trasformi in un tempo ormai senza parole. Con tutta la pena che il ricordo comporta quando si rapporta con la luce della verità, ma anche il confronto con l’abuso del ricordo come arroganza o melanconico rifugio. [R.S.]

Illusioni perdute

Immagina che venga giorno, anche se mutevole di sole
e di equilibri stanco e di promesse. E che ogni senso
tenda ancora antiche corde irriconoscibili a dirsi
e sleghi ipotesi di nebbia a pali ormai vetusti.

sabato 11 giugno 2011

SEGNALAZIONE
Maria Maddalena Monti
a Saronno
sabato 11 giugno ore 18

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Paolo Pezzaglia
Storiella



Una volta, anni fa ero in Arizona e visitando una ghost town avevo visto un poster con questa storiella.
L’ho ritrovata  in questi giorni e tradotta in italiano. A me pare istruttiva anche a proposito di letteratura…[P.P.]


Al ragazzo brillavano gli occhi,
disse voglio cercare l’oro.
 Bravo, datti da fare,
dissero quelli seduti
intorno al fuoco in cerchio
- a tutti brillavano gli occhi -.
Cominciò a dire il vecchio: attento!

martedì 7 giugno 2011

CONTRIBUTI
Donato Salzarulo
"Meteo" di Zanzotto:
le previsioni della poesia



1. Innanzitutto il titolo[1]. Tratto di filato dalle note rubriche televisive di previsioni del tempo. Ma anche ME-TEO, ME-DIO, conoscendo il presupposto teorico di base della ricerca zanzottiana che, a partire da La Beltà, istituisce il significante come produttore e depositario in proprio di senso. Evidente l’intento di instaurare un legame tra l’atto poetico e quello scientifico-conoscitivo del fare previsioni. Poesia come meteorologia, quindi. Come presa diretta, dal vivo, live delle alte e basse pressioni affettivo - sociali, dei loro nuclei di condensazione, della loro distribuzione, dei loro moti e precipitazioni.
Poi la Nota in fondo, di pagina 81 «Questa silloge vuol essere soltanto uno specimen di lavori in corso, che hanno un’estensione più ampia. Si tratta quasi sempre di ‘incerti frammenti’, risalenti a tutto il periodo successivo e in parte temporaneo a Idioma (1986). Non tutti sono datati e comunque sono qui organizzati provvisoriamente per temi e non secondo una sequenza temporale precisa, ma forse ‘metereologica’ ».
Il lettore di Zanzotto è ormai abituato a queste “note che fanno testo”. Ne ha incontrate di simili sia nella prima raccolta della “pseudo - trilogia”, Il Galateo in Bosco, che in Fosfeni e in Idioma. Sebbene qui l’autore usi il singolare, non ne appare mutata la funzione. La Nota, più che consentire una maggiore intelligibilità dei testi antologizzati e, per l’occasione, offerti come campioni o prove di lavori in corso, ne incrementa le ambiguità.

CRITICA
Ennio Abate
Samizdat e il poeta esodante
Dialoghetto n.2
Sulla tradizione




In un bar di Via Broletto a Milano


Samizdat –
Mentre venivo in metrò qui da te, mi chiedevo cosa m’avresti detto sulla tradizione. Bye-bye, no?

Il poeta –
Che fretta! Sapendoti, invece, moderno o quasi postmoderno, ho pensato di frenare la tua corsa parlandoti di un saggio di quelli tosti. L’ho letto giorni fa sulla rivista «L’Ospite ingrato» (n.2, nuova serie) del Centro Franco Fortini di Siena. Titolo:Tipologie della modernità ebraica. Autore: Stéphane Mosès. Partirei da qui per la nostra chiacchierata.  

Samizdat –
Pronto ad ascoltarti. Prima dimmi, però, chi è Stéphane Mosès, che non conosco

lunedì 6 giugno 2011

SEGNALAZIONE
VIII RASSEGNA POESIARTE MILANO
‘SCONCERTI’
13 - 14 giugno 2011

 Con la collaborazione di Milanocosa 
VIII RASSEGNA
POESIARTE MILANO
Quintocortile  Viale Bligny 42 - 20136 Milano - tel. 338. 800. 7617
‘SCONCERTI’

13 - 14  giugno 2011
(ore 17 - 21)
 
a cura di Mavi Ferrando,  Donatella Airoldi (Associazione Quintocortile)
con la collaborazione di Adam Vaccaro, Claudia Azzola,
Luigi Cannillo, Laura Cantelmo, Giuliano Zosi (Associazione Milanocosa)

venerdì 3 giugno 2011

OMAGGIO 2
IN MORTE
DI GIOVANNI GIUDICI (1924-2011)
di Larry Massino

     
Succedon robe strane nel nostran letterativo, sopraditutto quello che dovrebbe da essere il più avanzato (a chi?): mi riferisco ai blog, che se la cantan e se la suonan e pubblican di poeti che non si posson da guarda’, ma poi...  Infatti, la poesia qui la poesia là, Sanguineti su Sanguineti giù, poi muore uno non qualunque come Giovanni Giudici e nessun gli manda nemmen un saluto. Boh.

La classifica dei blog letterari qui. L’unico che si ricorda è il bravo Giuseppe Genna  qui, che  in classifica tra i primi trenta blog non risulta (rettifico, Primo Amore si era ricordato, qui.)

giovedì 2 giugno 2011

MOLTINPOESIA
SCRIVERE AL PRESENTE
Li Zo Wen
Arbasinata

 







 Leonardo Terzo, Il cielo sopra Milano, 31 maggio 2011.




Ribolle
L’accerchiamento
Mettere mano al portafoglio
E la resa dei conti
Fa tirare un sospiro di sollievo
Era ora

martedì 31 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Emilia Banfi
Setteorequarantadueminuti














Sette ore e quarantadue minuti
d'inserimento dati
sette ore e quarantadue minuti.
Né uno di più né uno di meno.
Poesie nel cassetto
ogni tanto uno sguardo
ormai lo sapeva, quando arrivava
la porta cigolava
e tac, si chiudeva il cassetto.

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Anna Maria Moramarco
A mia madre


E ti prego,
o madre dolorosa,
quando all’improvviso staccherai la fune
-        e mi lascerai sull’altra riva -
non ti dimenticare che anch’io ti rivedrò.

Ma non staccare la fune
se vicino a te - la mia mano nella tua -
possa ancora invocare di non lasciarmi.

Ti abbandoni il tuo dolore
dopo tanta tenacia e tanto accanito ardore,
che ti ha prostrata
e mostrata a te stessa e a me
come mai fosti,
come mai più sarai.


31.5.2011

domenica 29 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Matteo Bonsante
Poesie d'amore



1)

Io dedico i miei versi
a tutti coloro che sanno saltare
di fiore in fiore, di stella in
stella, di canto in canto,
portando nella bisaccia acqua, pane,
vino,
la musica di Mozart,

e il volto gentile di una donna.

venerdì 27 maggio 2011

OMAGGIO
IN MORTE
DI GIOVANNI GIUDICI
(1924-2011)


autore e titolare del copyright della foto RINO BIANCHI:rinobianchiphotographer@gmail.com

È morto in questi giorni il poeta Giovanni Giudici.  Non ha avuto gli onori della Merini. Poeta minore rispetto a lei? No, maggiore. Solo che la sua figura di piccolo borghese d’antan  - ruminatore prima    delle sue “gioie” de L’educazione cattolica (la sua prima raccolta del 1963), poi  del «vissuto dell'uomo impiegatizio nella sua versione più tetra» (Zanzotto) e infine, da vecchio, ritiratosi a Le Grazie (in provincia di La Spezia) dov’era nato nel 1924 -  non attizzava più i giornali o la TV  della società spettacolare. A differenza della poetessa Merini, tanto “folle e infelice”, la sua infelicità era troppo fredda e riservata, non  rientrava in nessuna delle  recite previste per il pubblico snob-democratico d’oggi.  Ho letto alcune anodine “preci” di poeti e critici che hanno avuto occasioni d’incontrarlo. Ne parlano compassati, attingendo ai loro antichi ricordi («Una volta, in un'intervista del 2000, Giovanni Giudici disse che Saba gli aveva insegnato la pazienza»). Una volta! Non un cenno a come si era e a come  si è  ridotta oggi l’Italia  (di sinistra), che  almeno  tra anni Sessanta e Settanta lo accolse e un po’  del suo  autobiografismo si servì.  Si buttano appunto sulla biografia (staccata dalla storia), sugli sforzi fatti da Giovannino per  uscire dalla miseria, arrivare alla Olivetti, frequentare i letterati già  col successo in tasca. Viene ricordato  pure che «letteratura e politica»  sono stati «i due interessi prevalenti della sua vita, insieme con il giornalismo». Di quale politica si tratta? Silenzio. Si rischia di dover parlare dei suoi legami col socialismo italiano e poi della sua adesione al PCI: fastidiosi fantasmi  da prima repubblica, che oggi potrebbero turbare le inossidabili speranze  dei lettori democratici.  Come fastidioso sarebbe parlare della sua vecchiaia, della malattia, della scelta di isolarsi. Un conoscente mi raccontò di come Giudici si lamentasse perché tutti l’avevano  ormai completamente trascurato o dimenticato. Capita ai comunisti. Capita ai poeti. Capita ai vecchi. Ma  per un giorno o due ci sono stati i «coccodrilli» a  piagnucolare in suo onore. Questo lo concede ancora ai poeti la Grande Stampa. Meglio lasciar perdere e rileggere o leggersi per la prima volta qualcuna delle sue poesie. Queste due che ho scelto mi paiono in tema e fuori tema allo stesso tempo. Una morte  immaginata così impiegatizia e piena ancora di sentimenti tremebondi, ma ancora “naturale”,   quasi da augurarsela rispetto a quelle che ci preparano guerre e disastri nucleari. [E.A.]

CONTRIBUTI
Paolo Pezzaglia
"Partire"
Una poesia dedicata
a stanziali e giramondo

La bella “lezione” di Donato Salzarulo su Zanzotto dell’altra sera [24 maggio 2011] alla Palazzina Liberty a Milano mi ha fatto ripensare alla condizione di quelli che sono restati nel loro paese tutta la vita, lieti di starci, ma insieme agli altri, che di quel paese si sono sempre sentiti prigionieri. Vincolati dalle circostanze, avrebbero sempre voluto partire ma non ci sono riusciti.
A stanziali e giramondo (anche solo virtuali) dedico la mia poesia “Partire”.

sabato 21 maggio 2011

SEGNALAZIONE
martedì 24 maggio 2011 ore 18


La casa della Poesia

Milano

stagione 2010-11, ciclo moltinpoesia Palazzina Liberty, Largo Marinai d'Italia 1


laboratorio Moltinpoesia:

Andrea Zanzotto interrogato

serata a cura di Ennio Abate
Introduce Donato Salzarulo
L'incontro seguirà il percorso esistenziale, culturale e artistico di uno dei più grandi poeti del secondo Novecento attraverso tre suoi recenti libri di conversazioni:“Eterna riabilitazione da un trauma di cui s’ignora la natura”  (Nottetempo, 2007), “Viaggio musicale”  (Marsilio, 2008) e “In questo progresso scorsoio”  (Garzanti, 2009). Saranno letti e brevemente commentati testi delle sue opere.

venerdì 20 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Emilia Banfi
La galina

L'era na galina
cunt ul bèc malandà
un po' stort
cunsumà.
la ciciarava un po' tròp
la scavava fin in fund di ròp
la frùgava in del pulè
l'era semper in mesa i pè.

giovedì 19 maggio 2011

SEGNALAZIONE
La Recherche.it
Un sito quasi gemello
del Laboratorio Moltinpoesia



Questo è, prima di tutto, un luogo di partenza, di aiuto reciproco, di lavoro comune e di confronto sulla scrittura: da qui si parte, non si arriva; o meglio, qui si arriva soli per partire insieme...
Il sito LaRecherche.it è nato da un'idea di Giuliano Brenna e Roberto Maggiani.
Collaboratori: Francesco De Girolamo, Gaia Leiss di Leimburg, Marosa Santucci, Loredana Savelli
Consulenza musicale: Roberto Biagiotti (Image Producer del progetto a.R.O.M.A.)
Coordinatore e Webmaster: Roberto Maggiani
Vi è inoltre una sezione denominata "Il libro libero (e-book)" nella quale vengono pubblicati gratuitamente i libri (e-books) proposti dagli autori che non trovano un editore per la stampa, o libri di autori che pensano che sia più importante essere divulgati e letti, anche gratuitamente, che voler essere comprati a tutti i costi con il rischio, quanto mai reale, di rimanere invisibili nelle librerie o nei magazzini delle case editrici a causa della cattiva distribuzione del libro (di questo in particolare soffre la poesia).
I libri liberi pubblicati su larecherche.it sono gratuitamente a disposizione di chiunque.
E' possibile proporre un testo da pubblicare come Libro libero, dopo una attenta lettura della redazione ed eventuale editing, potrà essere accettato, all'autore non sarà corrisposto nessun compenso e il Libro libero, con autorizzazione informale, rilasciata via e-mail dall'autore, opportunamente impaginato da larecherche.it, sarà messo a disposizione gratuitamente, in formato pdf, per la libera lettura di chiunque.

mercoledì 18 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Lucio Mayoor Tosi
Website per opere d'arte



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tipografico pensiero quello di progettare un sito mentale, con tanto 
spazio vuoto e silenzioso, inutile dovunque non siano le opere da 
mostrare. Inutile quindi ricco, che non chieda ma guardi negli occhi 
come davanti un lago.  Non bugiardo, ben vestito eppure nudo.

SEGNALAZIONE
International Performance Art Festival 2011 a Monza



IX° ART ACTION FESTIVAL
HARTA PERFORMING MONZA
International Performance Art Festival 2011
(Performance Art e Poetiche Interdisciplinari)
Sala Convegni - Teatrino della Villa Reale di Monza – 19-20-21 maggio 2011
(ingresso libero)

a cura di: Associazione Culturale  Harta Performing Monza -  direzione artistica Nicola Frangione

lunedì 16 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Anna Maria Moramarco
L’Angelo tarpato
















Sei  caduto
e le tue ali si sono spezzate.
Come farai ora a volare?
Potrai  camminare, farmi compagnia.
Io, vedi, le ali non le ho più da un pezzo.
Sono ancora alla ricerca di qualche rimedio.

Solo nel sogno ancora mi rigenero,
sorvolando le grandi nuvole.
Solo a occhi chiusi, quando il cuore non ce la fa più
riesco a ricordare le mie grandi ali,
le grandi speranze.

Ora però non piangere,
fammi compagnia.
Giuro che il primo paio che troveremo insieme
sarà tuo.
E poi mi prenderai per mano
e mi riporterai tra i grandi cirri del cielo.

domenica 15 maggio 2011

CRITICA
Ennio Abate
Samizdat e il poeta esodante.
Dialoghetto n.1

      Oh, poeta esodante
In che merdume devi esodare!
Oh, poeta esodante
di cosa domani scriverai?

Toccati l’anima.
Non è umida e palpitante
di sogni e minime lussurie?
Meglio quest’umidità materna
dell’angoscia moderna
degli incubi d'un futuro che non vedrai?

           (Da Moltinpoesia e Fukushima  su http://moltinpoesia.blogspot.com/2011/03/dizionarietto-moltinpoesia-ennio-abate.html)


Samizdat -

Ti vedo mogio. Che succede? Hai perso l’ispirazione? Non hai vinto l’ultimo concorso di poesia indetto dall’assessorato di  Vattelapesca? Per pubblicare l’editore piccolo-medio alla portata delle tue tasche ti ha chiesto troppo? Al reading della Casa della poesia, mentre leggevi, il pubblico è scappato via?

sabato 14 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Emilia Banfi
Libertà

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LIBERTA'
 
In un angolo
tra faccende di malva e menta,
spuntava un iris viola
e la foglia della salvia
infastidiva il timo che fioriva,
strisciava il convolvolo
tra l'amaro della cicoria,
più sotto il trifoglio
si muoveva al vento.
 
Non volli mai fare
di tutta l'erba un fascio.

Contributi
Patrizia Gioia
Davanti a San Lorenzo



















QUESTA E’ LA MOVIDA ....DAVANTI AL SAN LORENZO DI MILANO.            

Si giocava, Arnalda ed io, ogni pomeriggio sul sagrato della Basilica di san Lorenzo, senza disegnarlo
“il mondo” , perché era lì, disegnato da quelle larghe pietre che parevano fatte per saltarci dentro e viverlo, giocando. 
Era il ’60, la mia fine del mondo.

mercoledì 11 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Armando Tagliavento
Tre poesie



            
 






Smog  (Milano)


Sorretto dal nero bastone
il vecchio gira col cane barbone
nel centro di lu
glio.
Le belle signore vanno alle ferie
chiuse in cartocci di latta.
Coperte allargate
sopra i balconi, geranI appassiti,
roselle tardive,
chi annaffia i fiori?
Forse verrà un bel temporale,
sì,di afa,però!
Il mare è tanto lontano!

martedì 10 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Flavio Villani
Il sogno di Telemaco














Una notte ho sognato la tua morte:
In tale paradosso eri pallido e sospeso,
sottile il naso, i denti stretti forte.
“Non ti riconosco tanto indifeso…”

Tu mi hai guardato come sorpreso
che stoltamente avessi malinteso
e l’ora ignorassi della tua sorte.
“Ulisse! hai traversato le oscure porte

e fra i vivi sei tornato!” ho urlato scosso.
Hai sorriso e sfiorato la mia mano:
“Tu sei mio figlio” lieve hai detto,

“vederti e toccarti io sempre posso.”
“Non andare…” ti sussurro invano.
Ma tu sei rimasto immobile e perfetto.   

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Anna Beltrami
Danza macabra
















Eccolo lì,il vuoto che
avanza a passo di danza
macabra scoscesa scalza.

Povero te su quel piedistallo
quando cadrai vedrai
che botto e che pena.

M’immagino la scena
e rido di gusto bambino
a mandibola stretta.

Ridammi i miei versi
che non hai cuore per loro
come per me in fondo.

In questo pazzo girotondo
la testa gira in capriole
e l’odiata resa quanto mi duole!

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Alessandro Bellasio
Requiem (25 aprile 2009)












Requiem (25 Aprile 2009)

Difficile dire di Voi
se rimane almeno l’Idea.
Non vi ho conosciuti, Voi,
nascosti tra foglie bucate,
non vi ho conosciuti, Voi,
bucati di albe annerite.
Non ho idea della lotta,
non ho idea del rumore spezzato di ossa,
non ho idea del piano perfetto
al quale la memoria il Paese
dei figli futuri trafisse.
Non ho idea di chi foste.

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Tina Campesi
Due poesie



BUGIA INFINITA

Sembra quasi un’illusione
trovarsi una certa dimensione.
La ricerca è infinita
a questo punto della vita.
Respiro tutto ciò che mi passa accanto
 e per la gioia finalmente, canto.
Ammiro tutto quel che vedo
ma ancora non ci credo.
Espiro la bugia infinita
di questo senso della vita.
Come onda che travolge e si frange
 sullo scoglio, solo ebbrezza ora voglio.
L’alba squarcia il buio finalmente
ora, è tutto chiaro nella mia mente.
  Che bugia infinita
un certo senso della vita.

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Matteo Schifanoia
Una poesia
da "La campagna nuova"












Le adolescenti delle campagne
sono utilizzate dai genitori
per gettare il secchio dell’immondizia.
Escono di casa in tuta
con il viso soffice che scalda l’aria
e i passi leggeri della giovinezza,
le più forti
reggono anche un sacco per mano,
le più carine
quelle fatte per passeggiare in centro
a malo modo ne portano uno
gettandolo con fatica e negligenza,
quelle cercheranno una vita comoda.

sabato 7 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Matteo Bonsante
Due poesie su Polignano












SERA A POLIGNANO A MARE, D’ESTATE.

Antiche le tue parole
- latte di nottola
- alito bianco.
Subito il mare.

Il mare - varco e desiderio -
è nel vento caldo.
Nelle trasparenze di cielo
che girano e si volgono
ai tepori della notte.

mercoledì 4 maggio 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Autori vari
Poesie da laboratorio


 Alberto Accorsi, Emilia Banfi (Semy), Enzo Giarmoleo, Anna Maria Moramarco

SEGNALAZIONE
Brunivo Buttarelli
Ciò che rimane del tempo
Sculture 1992- 2011


galleria Ostrakon, Teatro Verdi, parco di Villa Hanau
Milano 10 maggio – 10 giugno 2011
personale antologica
a cura di
Piero Del Giudice


Brunivo Buttarelli (Casalmaggiore di Cremona, 1946) è al tempo stesso un outsider e una presenza forte
nel non esaltante panorama della scultura italiana. Docente prima di tecniche pittoriche applicate, scultore
scenografo del Teatro Regio di Parma, dal 1991 si dedica con crescente esclusiva passione alla scultura.

martedì 3 maggio 2011

CONTRIBUTI
Ennio Abate
Le ceneri di Pasolini

Questo articolo uscirà sul prossimo numero 5 della "rivista di poesia e arte sociale" FAREPOESIA, pubblicazione quadrimestrale a cura di EDIZIONI  FAREPOESIA, un progetto editoriale di Tito Truglia (titoxy@libero.it) 


Insomma, c’è l’opera Pasolini; e c’è la leggenda Pasolini,
 e questa presso la maggioranza prevale sull’altra.
(A. Asor Rosa, La Repubblica, 21 ott. 2005)


1. Carta d’identità di un lettore né filo/né anti-Pasolini

Non sono stato un lettore appassionato  di Pasolini, ma non credo  per pregiudizi omofobi. Semplicemente Pasolini per me è appartenuto a lungo a un altro mondo che sentivo fuori dalla mia portata. Ricordo di aver letto di lui e in ritardo, da giovane, solo Ragazzi di vita. Il primo scrittore italiano, che mi prese tanto che ne lessi quasi tutti i libri, fu Cesare Pavese. A fine liceo, feci letture convulse di vari narratori americani che uscivano nei primi Oscar Mondadori, della Recherche di Proust, dell’Ulisse di Joyce.

lunedì 2 maggio 2011

PROMEMORIA
Palazzina Liberty
martedì 3 maggio 2011 ore 18
Vizi e virtù del blog MOLTINPOESIA



 La casa della Poesia Milano
Laboratorio Moltinpoesia a cura di Ennio Abate 

Vizi e virtù del blog MOLTINPOESIA
con lettura e discussione di testi  pubblicati