ADAGIO CON MOTO
Dal mare sorge la luna.
improvvisa:
nella pienezza della sua
essenza
circolare
tranquilla
onniveggente
e si disvela il mondo
le fragili frange
delle nuvole basse
agli orizzonti
gli stagni taciti
tra i canneti
i muschi, le raganelle
e le maree e i tetti
in marcia
nella fresca notte.
SENZA NOTTE
Schiume, incontinenza e sonno delle
cose.
(Non hai forbici. Non recidi
il passato. Non hai mani di fata
che possano slegarti e darti alla libertà
dell’aria. Del vento. Delle nuvole
che passano basse. Aperte. E che tornano a
sciogliersi. A cessare. Senza notte.
PRIMAVERA
Sulla battigia è il tempo.
- Col vento dei morti.
Il mare - scarabeo d’oro -
allarga l’aurora con le sue luci.
- Non chiedo dove approdi il giorno,
senz’ancora e senza orme.
da Bilico, Forum / Quinta Generazione, Forlì 1986
1 commento:
La prima e la terza poesia mi sembrano le fresche annotazioni di un extraterrestre ( da non leggere negativamente però).
La seconda poesia la capisco poco, sarà per via dell'incontinenza che a me fa venire in mente altre faccende.
Grazie
mayoor
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